Si può installare la stufa a pellet in condominio?

Ilena D’Errico

1 Ottobre 2023 - 23:04

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Chi ha la proprietà in un condominio può comunque installare una stufa a pellet? Ecco quando è possibile e a cosa fare attenzione per non violare la legge.

Si può installare la stufa a pellet in condominio?

Il freddo sta per arrivare e per evitare grosse spese in tanti iniziano a cercare le soluzioni più convenienti per riscaldare casa. Fra le prime scelte c’è la stufa a pellet, che unitamente al risparmio presenta anche vantaggi dal punto di vista ambientale e della gestione domestica. Oltretutto, esiste la possibilità di abbattere anche i costi di installazione grazie ad alcune agevolazioni. Chi vive in un condominio, però, deve tenere conto di più regolamentazioni rispetto alle proprietà indipendenti e non ha la stessa libertà di scelta.

Questo però non vuol dire che si debba rinunciare a installare una stufa a pellet in condominio, perché la legge non lo vieta espressamente. Anzi, l’articolo 1118 del Codice civile stabilisce che:

Il condomino può rinunciare all’utilizzo dell’impianto centralizzato di riscaldamento o di condizionamento, se dal suo distacco non derivano notevoli squilibri di funzionamento o aggravi di spesa per gli altri condomini.

Anche il condomino ha quindi diritto al riscaldamento indipendente, che può essere rappresentato dalla stufa a pellet. è però fondamentale procedere rispettando le leggi e le normative specifiche del condominio. Ecco quando (e come) si può installare una stufa a pellet in condominio.

Si può installare la stufa a pellet nel condominio

Come già detto, la legge non impedisce ai condomini di installare stufe a pellet ma anzi riconosce loro il diritto di affidarsi a impianti alternativi di riscaldamento, purché non arrechino danni agli altri condomini. Oltretutto, il semplice regolamento condominiale non può vietare l’installazione di stufe a pellet nelle abitazioni private.

Ne consegue che si può installare la stufa a pellet nel condominio. L’unica eccezione alla regola è rappresentata dalla decisione all’unanimità dei condomini (ovviamente non rilevante) e dal divieto presente nel regolamento contrattuale, ossia quello predisposto dal costruttore e originario unico proprietario del fabbricato trasformatosi in condominio.

Il regolamento e l’assemblea condominiale

Anche se il regolamento di condominio non può genericamente vietare l’installazione di stufe a pellet nelle proprietà private potrebbe prevedere alcune limitazioni legate alla salvaguardia dei beni comuni. Rientrano in questo caso le disposizioni a tutela della sicurezza dell’edificio e del decoro architettonico.

Di pari passo, nemmeno l’assemblea condominiale può vietare al condomino di installare la stufa a pellet né deve essere obbligatoriamente consultata, purché i lavori non sforino dalla proprietà privata del condomino e dal lecito utilizzo delle parti comuni.

Stufa a pellet in condominio: a cosa fare attenzione

La possibilità di installare una stufa a pellet nella proprietà facente parte di un condominio è comunque subordinata al rispetto delle leggi, ma anche delle normative locali riguardanti l’edilizia e la salvaguardia ambientale.

È quindi fondamentale assicurarsi che l’opera rispetti gli eventuali vincoli imposti dal Comune e/o dalla Regione, ma anche dalle leggi nazionali. In particolare, bisogna far riferimento alla norma Uni (ente nazionale di normazione) n. 10683/2012, la quale contiene tutti i criteri da rispettare per l’installazione di stufe a pellet e altri impianti alimentati da bio-combustibile solido.

Questa norma stabilisce anche la disciplina dello scarico dei fumi e indica le distanze minime dalle strutture infiammabili, dalle pareti e dai balconi, oltre alle caratteristiche tecniche della stufa e dell’impianto di scarico. Di norma è raccomandata la canna fumaria esterna (a meno che l’appartamento si trovi nel solaio), che il regolamento non può vietare a meno che pregiudichi la sicurezza o il decoro architettonico dello stabile.

Bisogna poi prestare particolare attenzione in presenza di altre stufe a pellet nel condominio, ricordando che:

  • Ognuna deve possedere una canna fumaria autonoma;
  • se le stufe si trovano su piani diversi deve essere garantita tra i comignoli (che devono scaricare sul tetto) una distanza minima di 50 cm;
  • lo sbocco della canna fumaria deve essere lontano da ostacoli come antenne paraboliche o pannelli solari;
  • lo scarico sul tetto (obbligatorio) deve avvenire ad almeno 1 metro dal colmo.

In ogni caso, per l’installazione della stufa a pellet in condominio è necessario presentare la Cila (comunicazione inizio lavori asservata), subordinata alla dichiarazione di un tecnico specializzato che attesti il rispetto delle normative vigenti.

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