Scadenza patente, l’UE cambia tutto. Cosa succede ora?

Simone Micocci

28 Febbraio 2024 - 13:21

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Nuove regole per il rinnovo della patente dall’Unione Europea (ma per l’Italia non ci saranno cambiamenti).

Scadenza patente, l’UE cambia tutto. Cosa succede ora?

L’Unione Europa sta per cambiare le regole per il rinnovo della patente, obbligando tutti gli automobilisti a superare gli esami medici ogni certo lasso di tempo. Come vedremo di seguito, per l’Italia non ci saranno conseguenze in quanto il nostro Paese già prevede delle regole più severe rispetto a quello che vuole imporre l’Unione Europea.

Ma non è ovunque così: ad esempio in Francia, dove il rinnovo della patente è una semplice formalità, è scoppiato un vero e proprio caso mediatico alla notizia del possibile cambiamento attuato dall’Ue.

Tuttavia, l’Unione Europea non sembra voler cambiare decisione, in quanto i dati degli incidenti autostradali sono ancora molto rilevanti. Ogni anno nell’area UE muoiono circa 20 mila persone, mentre 160 mila ne rimangono gravemente ferite.

Per rendere le strade più sicure nei 27 Paesi dell’Unione serve quindi un cambio di regole, a partire dal rendere più severe le norme per il rinnovo della patente laddove vengano ritenute troppo permissive.

Nel dettaglio, circa la metà dei Paesi sarebbero coinvolti dalle nuove regole previste dalla bozza del provvedimento presentato da alcuni deputati europei e in discussione in queste ore.

Come funziona il rinnovo della patente in Italia

Prima di vedere quali potrebbero essere le nuove regole introdotte dall’Unione Europea, ricordiamo come funziona oggi il rinnovo della patente in Italia.

Nel dettaglio, le patenti AM, A1, A2, A, B1, B, BE devono essere rinnovate:

  • ogni 10 anni fino al compimento dei 50 anni
  • ogni 5 anni fino al compimento dei 70 anni
  • ogni 3 anni fino al compimento degli 80 anni
  • ogni 2 anni dopo il compimento degli 80 anni

In ogni caso il rinnovo consiste in una visita per l’accertamento dei requisiti fisici e psichici di idoneità alla guida, del quale si occupano medici abilitati.

Nel caso delle patenti C1, C1E, C, CE, il rinnovo deve avvenire:

  • ogni 5 anni fino al compimento dei 65 anni
  • ogni 2 anni dopo il compimento dei 65 anni

Compiuti i 65 anni la visita di conferma va effettuata presso una Commissione medica locale. Tra i 65 e i 68 anni, invece, per la patente CE per la conduzione di autotreni e autoarticolati di massa complessiva a pieno carico maggiore di 20 t bisogna essere in possesso di un attestato di validità annuale, rilasciato in seguito a una visita specialistica in Commissione medica locale. Al compimento dei 68 anni, invece, non si possono guidare questi mezzi.

Per quanto riguarda le patenti D1, D1E, D, DE, il rinnovo va effettuato:

  • ogni 5 anni fino al compimento dei 70 anni
  • ogni 3 anni fino al compimento degli 80 anni
  • ogni 2 anni dopo il compimento degli 80 anni

Dopo i 60 anni però ci sono delle ulteriori limitazioni. Ad esempio, con la patente D1 e D gli Over 60 possono condurre solamente mezzi per i quali è sufficiente la patente B.

Le nuove regole Ue

La proposta dell’Unione Europea, nell’ottica di una strategia che mira a ridurre del 50% il numero di morti e feriti da incidente stradale entro il 2030 (con l’obiettivo abbastanza utopistico di zero morti entro il 2050) prevede che in ogni caso il rinnovo della patente, alle relative scadenze, avvenga sempre previo controllo medico.

In Italia è così, ma in altri Paesi no: si pensi ad esempio alla Francia, dove la patente B scade ogni 15 anni ma il rinnovo è un semplice iter amministrativo dove non bisogna né superare un esame di guida né tantomeno un controllo medico. Di fatto, eccetto il caso in cui intervengano delle restrizioni individuali, la patente è a vita.

Regole simili ci sono in altri Paesi e per questo motivo l’Ue sta valutando di intervenire stabilendo che i conducenti di auto, moto e trattori si sottopongano a un controllo medico ogni 15 anni, mentre per autobus e camion l’accertamento dovrà avvenire ogni 5 anni.

Una prima decisione a riguardo potrebbe arrivare già nelle prossime ore, ma le discussioni andranno avanti anche con la prossima legislatura (quindi dopo le elezioni europee di giugno). In ogni caso, il nostro Paese ne sarà solamente spettatore, visto che in ogni caso non è previsto un cambio di regole per il rinnovo delle nostre patenti.

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