Questi sono i soldi che perdi lavorando 4 giorni a settimana

Simone Micocci

23/04/2024

24/04/2024 - 07:49

condividi

Lavorare per 4 giorni a settimana conviene? Si perde sullo stipendio (ecco quanto) ma si guadagna tempo libero (per quanto siano meno i giorni di ferie maturati).

Questi sono i soldi che perdi lavorando 4 giorni a settimana

Mentre va avanti il dibattito sulla possibile introduzione della settimana corta in Italia, arrivato persino nelle stanze del Parlamento, ci sono sempre più offerte di lavoro che strizzano l’occhio alla possibilità di lavorare per meno giorni a settimana, accettando però una riduzione dello stipendio.

Non si tratta quindi di vere e proprie proposte di lavoro con settimana corta: ricordiamo, infatti, che uno dei principi cardine di questa misura è che pur lavorando di meno lo stipendio dovrebbe restare lo stesso.

Le proposte lavorative di cui vi abbiamo anticipato, invece, si sviluppano sulla base del part-time verticale, quella forma di lavoro dove si lavora per lo stesso numero di ore giornaliere previste da un contratto full-time ma per meno giornate.

Di fatto, il lavoratore ha più tempo libero a disposizione, ma così come per tutti i part-time lo stipendio viene proporzionato in base alle ore di lavoro. Bisogna quindi partire da qui per capire oggi quanti soldi si perdono laddove si decida di accettare un part-time verticale da 4 giorni a settimana.

Come si calcola lo stipendio nel part-time verticale

Oggi la tipologia di part-time più conosciuta è sicuramente quella orizzontale, dove il lavoratore è impiegato negli stessi giorni dei colleghi full-time ma per meno ore.

Tuttavia, negli ultimi anni sta prendendo piede una diversa forma di part-time, di tipo verticale: con questa non è l’orario giornaliero a essere ridotto, bensì le giornate in cui si va al lavoro.

Ad esempio, nel part-time verticale si potrebbe lavorare solo dal lunedì al giovedì, oppure per sole due settimane al mese. Il tutto però con una riduzione dello stipendio: per quanto la retribuzione oraria sia la stessa di un contratto a tempo pieno, infatti, l’importo in busta paga sarà più basso in quanto alla fine del mese risultano meno ore lavorate.

Calcolare lo stipendio di un part-time verticale, quindi, è piuttosto semplice: basta moltiplicare la retribuzione lorda mensile per la percentuale di ore lavorate.

Ad esempio, consideriamo che un lavoratore sia impiegato per 8 ore al giorno ma per 4 giorni a settimana anziché 5. Di fatto, si tratta di un part-time verticale all’80% (per calcolare la percentuale basta dividere le ore lavorate in part-time con quelle del full time e poi moltiplicare tutto per 100).

A questo punto, basta prendere la retribuzione lorda prevista dal contratto e applicarvi la percentuale. Consideriamo ad esempio che si tratti di 2.000 euro lordi: con il part-time verticale ne spettano 1.600 euro (per arrivare al risultato va moltiplicata la retribuzione lorda per 0,8), con una perdita quindi di 400 euro al mese.

Lavorando 4 giorni a settimana rinunci al 20% di stipendio (ma non sempre)

Generalmente in un Ccnl da 40 ore settimanali lavorando per soli 4 giorni, “tagliando” quindi le 8 ore di una giornata, si rinuncia al 20% dello stipendio.

Il che sta a significare che si perdono 200 euro lordi (al netto la cifra è più bassa) su uno stipendio di 1.000 euro (con una busta paga quindi di 800 euro), 300 euro per chi ne guadagna 1.500 e 500 euro a fronte di una retribuzione di 2.500 euro.

Come anticipato, però, tutto dipende dalla percentuale di ore lavorate.

Pensiamo ad esempio a un part time di 4 giorni su un orario full time di 36 ore tra il lunedì e il sabato. Lavorando per sole 4 giornate le ore lavorate sarebbero solamente 24, con un part-time del 66%. Su uno stipendio di 1.000 euro, quindi, si perdono circa 334 euro, con uno di 1.500 il “taglio” è di 560 euro mensili.

Attenzione alle ferie

C’è un altro aspetto da considerare nel caso del part-time verticale: la maturazione delle ferie. A differenza di quanto succede nel contratto part-time orizzontale, dove i giorni di ferie vengono maturati al pari degli altri colleghi in full-time visto che le giornate di lavoro svolte sono sempre le stesse, nel part-time verticale non è così.

Dal momento che si lavora per meno giorni, nonostante lo stesso numero di ore, si maturano meno ferie. Per il calcolo basta utilizzare la seguente formula:

Ferie riconosciute ogni anno dal Ccnl * (Numero giorni lavorati in settimana/Totale dei giorni della settimana lavorativa).

Prendiamo come esempio un contratto collettivo che riconosce 24 giorni di ferie l’anno. Quanti di questi spettano a chi lavora 4 giorni anziché 5? Il calcolo è semplice:

24 * (4/5) = 19,2

Adesso consideriamo un lavoratore dello stesso settore che invece è impiegato 4 giorni anziché 6. Dal calcolo ne risultano 16 giorni di ferie maturati ogni anno.

Iscriviti a Money.it