Obbligo vaccinale legittimo per la Corte Costituzionale, ecco le motivazioni

Ilena D’Errico

11 Febbraio 2023 - 23:20

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Per la Corte costituzionale l’obbligo vaccinale contro il Covid19 è legittimo. Ecco quali sono state le motivazioni.

Obbligo vaccinale legittimo per la Corte Costituzionale, ecco le motivazioni

Riguardo ai vaccini per il Covid19 non sono mancate di certo le polemiche e di certo ancora oggi si assiste a diversi dibattiti. La maggior parte delle discussioni, comunque, si incentra sul green-pass, avvertito come un indiretto obbligo vaccinale, e sulla sua presunta incostituzionalità. A oggi, la Corte costituzionale ha sicuramente messo una pietra sopra a tutti questi dubbi, con tre sentenze favorevoli alla legittimità dell’obbligo vaccinale in tema di Covid19.

Obbligo vaccinale Covid19 legittimo per la Corte costituzionale

Molto spesso le argomentazioni contrarie all’obbligo dei vaccini contro il Covid19 si è infatti incentrata sul presunto contrasto rispetto a quest’ultimo e alla Costituzione. In particolare, è stato spesso citato l’articolo 32, soprattutto riguardo alla frase che stabilisce che nessuno può essere obbligato a un trattamento sanitario. In realtà, l’articolo 32 contiene una precisazione fondamentale, ossia il fatto che l’obbligo a ricevere trattamenti sanitari è possibile per disposizione di legge. L’unico limite oltre la legge, che naturalmente tutela gli interessi primari, è quello del rispetto della persona umana. Il dibattito si è però raramente incentrato su quest’ultimo punto, mentre più spesso è mancata la considerazione della seconda parte dell’articolo.

Che si tratti di ignoranza, mal interpretazione o una voluta omissione è poco rilevante. Quello che è certo che dal 9 febbraio la Corte costituzionale si è pronunciata confermando la legittimità dell’obbligo vaccinale. Per farlo, sono stati approfonditi tutti i punti rilevanti, compreso il fattore di rischio per la somministrazione del vaccino. Ecco quali sono le motivazioni.

Le motivazioni di legittimità dell’obbligo vaccinale secondo la Corte costituzionale

La Corte costituzionale ha analizzato la legittimità dell’obbligo vaccinale per il Covid verificando il rispetto dei requisiti previsti dalla legge. Quest’ultima, infatti, ammette la vaccinazione obbligatoria soltanto se:

  • Il trattamento è finalizzato al miglioramento dello stato di salute del vaccinato e degli altri.
  • Non si prevede un’incisione negativa sullo stato di salute del soggetto vaccinato, fatta eccezione per le conseguenze normali negli interventi sanitari, caratterizzate da scarsa entità e temporaneità e pertanto considerate tollerabili.
  • Si prevede la corresponsione di un’equa entità a favore del danneggiato.

Riguardo ai vaccini per il Covid i giuristi hanno dimostrato pareri contrastanti rispetto al rispetto dei requisiti di legge. Per il momento, tuttavia, è necessario attenersi all’interpretazione della Corte costituzionale, secondo cui il rischio che si verifichi un evento avverso non è automaticamente indice di illegittimità, purché sia previsto un indennizzo adeguato in favore del danneggiato. Si tratta, in effetti, di un ampliamento rispetto alla norma ordinaria, motivato e giustificato dalla Corte secondo precisi criteri.

Nel dettaglio, la Corte costituzionale ha affermato che in alcuni casi il rischio che si presenti un evento avverso non è del tutto evitabile e in queste situazioni entrano in conflitto l’interesse individuale e quello collettivo. La prima impressione è quindi che la Corte abbia elevato l’interesse collettivo, affermando che è possibile sacrificare il singolo, purché quest’ultimo riceva un indennizzo.

In realtà, però, le motivazioni della Corte costituzionale si sono chiaramente delineate, seppur in questo senso, su base della situazione specifica rilevata. Nel dettaglio, la Corte ha considerato che il rischio riguardo ai vaccini contro il Covid19 è semplicemente preventivabile in astratto, dato che le rilevazioni statistiche non permettono di prevedere i soggetti potenzialmente danneggiati.

L’esito delle sentenze ha fatto storcere il naso a diversi giuristi, che dal 9 febbraio hanno condiviso diversi pareri contrastanti rispetto al sacrificio del singolo a cui, almeno in apparenza, invita la Corte costituzionale. Quest’ultima, peraltro, ha citato le scelte tragiche a cui deve sottoporsi il diritto, sottolineando la delicatezza e la complessità della situazione.

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