3 motivi per i quali nel 2024 aumenteranno gli arrivi dei migranti secondo Frontex

Giorgia Bonamoneta

4 Settembre 2023 - 20:50

Frontex lancia l’allarme: nel 2024 aumento di migranti verso l’Europa. Quali sono i principali motivi per i quali il fenomeno migratorio subirà un incremento?

3 motivi per i quali nel 2024 aumenteranno gli arrivi dei migranti secondo Frontex

Sono almeno 3 i motivi che porteranno a un aumento degli arrivi di migranti in Europa secondo Frontex. Nel documento di analisi del fenomeno migratorio, l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera presenta i rischi per le frontiere esterne dell’Ue, tra cui emergono gli alti numeri di ingressi previsti per il prossimo anno.

L’aumento è da intendersi anche alla luce di diversi anni al ribasso, sui quali è pesato l’impatto della pandemia di Covid-19 nei diversi Paesi colpiti. La guerra in Ucraina ha condizionato a sua volta l’aumento del fenomeno migratorio, in particolar modo quello terreste.

Appare evidente quindi che i motivi per i quali nel 2024 aumenteranno gli arrivi dei migranti sono legati alla crisi economica globale, alla crisi umanitaria e alla crisi climatica. Sono tutti fattori di spinta socioeconomici che hanno sempre contraddistinto i flussi migratori e che, in una situazione di crisi globale accentuata da fenomeni estremi quali guerra, carestie e colpi di Stato da parte dei militari, influenzeranno l’aumento delle migrazioni verso l’Europa.

Crisi economica, umanitaria e climatica: i 3 motivi degli aumenti dei migranti

Secondo quanto si può leggere dall’analisi di Frontex, i principali motivi che andranno ad aumentare gli arrivi di migranti in Europa sono legati alle “crisi globali”. Queste vanno dalla crisi economica a quella dei diritti umani, fino alla crisi climatica sempre più estrema.

L’agenzia europea ritiene molto probabile che l’instabilità geopolitica nei Paesi dell’Est del Sud dell’Europa potrebbe anche comportare flussi di rifugiati sul larga scala. Questo, anche a fronte della risposta positiva dei rifugiati ucraini nel 2022, potrebbe comunque rappresentare una grande sfida per la capacità dell’Unione europea di ospitare nuove popolazioni.

I flussi migratori sono infatti alimentati dalle crisi emergenti e sempre più profonde, in particolare delle recessioni economiche, le emergenze ambientali causate del cambiamento climatico e ultimo, ma non per importanza, i conflitti e le pressioni demografiche in molti Paesi di origine (come nel caso di un’eventuale guerra in Niger).

Frontex: i dati del 2022 sui flussi migratori

Il documento prodotto da Frontex mette a confronto l’analisi 2023-2024 e i dati realizzati nel 2022. Secondo questo rapporto infatti il 2022 è stato un anno caratterizzato da un’elevata pressione migratoria da parte dei flussi dei rifugiati. Gli ingressi illegali segnalati sono stati 332.000, il numero più elevato segnalato dal 2016. Le principali rotte migratorie sono state i Balcani occidentali e il Mediterraneo centrale e orientale, con un ampio ingresso di migranti siriani, afghani e tunisini.

Sui dati influisce inevitabilmente l’impatto della pandemia, che nel 2022 ha diminuito la pressione dei flussi migratori in Europa. In un certo senso, scrive l’agenzia europea nel documento, grazie alla pandemia si stava tornando al numeri normali pre-pandemia, ma la guerra in Ucraina ha causato lo spostamento rapido di un ampio numero di persone. Rifugiati che, nella maggior parte dei casi, rappresentano donne e bambini. Un dato, quell’ucraino, che non si differenzia poi molto da un altro dato fondamentale: l’aumento di minori non accompagnati nel Mediterraneo.

Minori in mare: aumenta il numero di migranti vulnerabili

Nel 2022 il numero di persone vulnerabili in mare, in particolare nel Mediterraneo centrale, è stata registrata in aumento. Di 20.276 minori, ben 14.073 non erano accompagnati. Si tratta del numero più alto mai registrato negli ultimi anni. Aumentano in particolar modo i minori egiziani non accompagnati, che passano dai 40 registrati nel 2019 ai 4.356 nel 2022.

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