Italia: Euro 2020 fondamentale per gli introiti della FIGC

Massimiliano Carrà

26 Marzo 2019 - 16:11

La qualificazione dell’Italia a Euro 2020 è fondamentale non solo dal punto di vista sportivo, ma anche per gli introiti della FIGC

Italia: Euro 2020 fondamentale per gli introiti della FIGC

Dopo la vittoria per 2 a 0 contro la Finlandia, l’Italia di Roberto Mancini questa sera al Tardini di Parma sfiderà il Liechtenstein. Un match che potrebbe garantire agli azzurri un’altra importante vittoria nel cammino di qualificazione che porta a Euro 2020, obiettivo fondamentale per gli introiti della FIGC.

Un cammino non troppo complesso per i giocatori allenati da Mancini per due motivi: la composizione del girone e il numero delle Nazionali che si qualificano alla competizione, ossia, 24.

Dopo la mancata qualificazione ai mondiali di Russia 2018, per l’Italia partecipare al prossimo europeo non è un solo un obbligo sportivo, ma anche e soprattutto economico. La maggior parte degli introiti della FIGC infatti dipendono dagli sponsor, che non gradirebbero un altro flop.

L’Italia e Euro 2020: gli introiti della FIGC e gli sponsor

L’importanza degli sponsor per gli introiti della FIGC è evidente anche nel fatturato relativo al 31 Dicembre 2017 della Federazione. Infatti, il 27% dei 163 milioni di euro incassati dalla FIGC, ossia 44 milioni di euro, derivano proprio dagli introiti garantiti da pubblicità e sponsorizzazioni.

La Federazione Italiana Giuoco Calcio è legata a 13 sponsor distribuiti su vari livelli di partnership. Lo sponsor tecnico Puma nel 2017 ha garantito 18,9 milioni di euro a stagione, cui bisogna aggiungere royalties per 600mila euro.

Bisogna poi fare una divisione tra i top sponsor e i premium partner. Tra i primi troviamo Fiat, Eni, Tim e Poste Italiane, tra i secondi invece figurano: Acqua Lete e Lidl. Con quest’ultimo la Federazione ha da poco rinnovato il suo accordo.

Introiti FIGC: meno contributi dal CONI

È importante notare che il CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano), durante la gestione Malagò, ha ridotto notevolmente i contributi previsti per la Federazione: fino al 2011 si attestavano a 80 milioni di euro, adesso a 40.

19,8 milioni di euro sono invece la somma totale delle quote pagate dagli associati. Importante il contributo dei diritti tv. Nonostante l’assenza nel 2017 di competizioni internazionali importanti, hanno portato nelle casse della FIGC 39 milioni di euro.

Il contratto stipulato con la Rai, permette alla FIGC di ricavare 3 milioni di euro per i match contro le contro le Nazionali europee più importanti e contro Brasile e Argentina.

Per le partite contro le Nazionali meno blasonate invece il contributo scende notevolmente, ma comunque non può andare al di sotto di un limite ben preciso fissato dalle due parti.

Attenzione alla differenza tra la FIGC e la Federazione inglese. La Football Associaton infatti incamera più di 350 milioni di euro, ossia più del doppio rispetto alle entrate della Federazione Italiana.

Euro 2020: il primo europeo a sedi miste

Oltre ad essere il secondo europeo, dopo Francia 2016, che prevede la partecipazione a 24 squadre, Euro 2020 sarà il primo europeo a sedi miste e nessuna Nazionale sarà qualificata come squadra ospitante.

L’idea di questa scelta è nata per festeggiare il 60° anniversario dalla nascita del torneo. La fase finale di Euro 2020 sarà quindi giocata in 12 distinte città europee.

La partita inaugurale si terrà allo stadio Olimpico di Roma, dove si giocheranno anche altri due match della fase a gironi e uno dei quarti di finale, mentre le semifinali e le finali saranno disputate al Wembley di Londra.

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