Diritto d’autore scaduto nel 2024, ecco cosa è diventato di pubblico dominio

Ilena D’Errico

2 Gennaio 2024 - 19:29

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Ecco cosa è diventato di pubblico nel 2024, con tutti i diritti d’autore scaduti quest’anno di opere letterarie, teatrali e artistiche.

Diritto d’autore scaduto nel 2024, ecco cosa è diventato di pubblico dominio

La protezione fornita dal copyright alle opere letterarie, drammatiche, musicali e artistiche in genere non ha una durata illimitata. Precisamente, in Europa il copyright dura finché l’autore è in vita e per i 70 anni successivi alla sua morte o, nel caso di collaborazioni, dalla morte dell’ultimo collaboratore sopravvissuto. Per gli Stati Uniti il tempo è di 95 anni dalla prima pubblicazione dell’opera, mentre in Cina, Canada e Nuova Zelanda di soli 50 anni.

Quando scade il diritto d’autore, le opere diventano di dominio libero e gratuito. Questo si traduce nella possibilità di accedere alle opere originali gratuitamente, ma anche nella libertà di riprodurle, crearne nuove versioni o modificarle.

È per questo motivo, ad esempio, che si trovano versioni gratuite della Divina Commedia e chiunque può fare un libero adattamento dell’opera di Dante. Essendo il diritto d’autore scaduto, infatti, è possibile adattare le opere alle proprie creazioni e trarne un ricavo economico. Un’occasione importante per case editrici e cinematografiche, ma anche per il pubblico che può apprezzare i classici in nuove vesti. Anche per i piccoli autori la scadenza del copyright può essere molto utile, per riportare in auge testi e cinematografia d’autore che finora erano limitati dai diritti degli eredi.

Arrivati nel 2024 il diritto d’autore è scaduto per molteplici opere, letterarie e non, che potranno essere rappresentate, modificate e apprezzate in nuove vesti. Tra queste, c’è anche una particolare versione del cartone animato più famoso di tutti i tempi, ovvero Topolino. Ecco cosa è diventato di pubblico dominio, con un elenco diviso per opera o autore, a seconda della legge sul copyright da applicare.

Mickey Mouse, il nostro Topolino

Tra i molteplici diritti d’autore scaduti nel 2024 non possiamo che iniziare da Topolino, precisamente il cortometraggio in bianco e nero Steambot Willie del 1928. Questo cartone è il primo ad aver dato vita ai personaggi di Mickey Mouse e Minnie, ma è anche al centro di questioni particolari.

Intanto, proprio per Topolino gli Stati Uniti hanno prolungato i diritti d’autore da 75 a 95 anni dalla prima pubblicazione dell’opera con il “Mickey Mouse Protection Act” (1998) chiesto dalla Disney proprio per disporre dei diritti d’autore su Steambot Willie fino al 2024.

Da quest’anno, la riproduzione in bianco e nero del 1928 di Topolino, Minnie e Clarabella è libera dai diritti d’autore. La Disney conserva ancora i diritti sulle riproduzioni moderne di Mickey Mouse, che resta la mascotte del brand a livello mondiale.

Tigro

Nel 2022 sono scaduti i diritti d’autore su alcune opere di Winnie the Pooh di Alan Alexander Milne, tanto che l’anno seguente è stato prodotto un film horror (Winnie-the-Pooh - Sangue e miele) che vede protagonisti proprio l’orsetto e Pimpi. Dal 2024 anche il personaggio di Tigro è libero dai diritti d’autore, essendo apparso per la prima volta nel racconto The House at Pooh Corner del 1928.

Peter Pan

Il diritto d’autore è scaduto anche per il Peter Pan di James Matthew Barrie nella versione teatrale “Il ragazzo che non voleva crescere”, la cui sceneggiatura è stata pubblicata nel 1928.

L’amante di Lady Chatterley

I diritti sono scaduti anche per il romanzo L’amante di Lady Chatterley di David Herbert Lawrence, uno tra i romanzi più famosi di tutto il XX secolo, che da oggi potrà essere riadattato in nuove versioni cinematografiche.

Orlando, di Virginia Woolf

Diritti scaduti anche per “Orlando: a biography” (da noi conosciuto solo come “Orlando”, in cui la penna di Virginia Woolf riporta la storia dell’amica romanziera Vita Sackville-West.

Milioni di gatti

Da ieri sono caduti i diritti d’autore anche per Millions of cats (Milioni di gatti), il libro illustrato di Wanda Gág, in cui i gatti protagonisti si fanno portavoce di tematiche moderne riproponendo le morali delle fiabe classiche.

Colette

Sono passati 70 anni dalla morte della scrittrice Colette (pseudonomo di Sidonie-Gabrielle Colette) e scadono i diritti d’autore per le sue opere, tra cui Il puro e l’impuro, Claudine, Sido e Chéri. Non tutti i suoi testi sono stati trasposti in italiano in questi anni, perciò la scadenza del copyright potrebbe essere un’ottima occasione per riportare in vita le opere della scrittrice e attrice teatrale francese.

Jacinto Benavente

Nel 2024 si commemora anche il 70° anniversario dalla morte del drammaturgo spagnolo Jacinto Benavente y Martínez (premio Nobel per la letteratura nel 1922). Sono quindi scaduti i diritti d’autore che tutelevano le sue opere, tra cui De muy buena familia, Los intereses creados, La malquerida e La princesa Bebé.

Frida Kahlo

Quest’anno anche i diari e le lettere di Frida Kahlo perdono la tutela del diritto d’autore, mentre continuano le cause per i diritti d’immagine della pittrice messicana.

Henri Matisse

Nel 2024 scadono i diritti d’autore sulle opere (e gli scritti artistici) di Henri Matisse, tra cui si citano La gioia di vivere e Donna con cappello.

Stig Dagerman

70 anni fa è deceduto Stig Dagerman e scadono quindi i diritti d’autore sulle opere dello scrittore e giornalista svedese, tra cui Bambino bruciato, I giochi della notte e Il nostro bisogno di consolazione

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