Cosa rischia il benzinaio che non espone il prezzo medio? Sanzioni e come segnalare le irregolarità

Giacomo Astaldi

1 Agosto 2023 - 14:01

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Come segnalare il distributore di benzina che non espone i prezzi medi come previsto dal decreto in vigore da oggi, 1° agosto? Ecco sanzioni e obblighi per i benzinai.

Cosa rischia il benzinaio che non espone il prezzo medio? Sanzioni e come segnalare le irregolarità

Da oggi, 1° agosto, ogni benzinaio di Italia è obbligato ad esporre, oltre ai prezzi della propria stazione di servizio, anche il prezzo medio registrato presso tutti i benzinai del territorio di riferimento. Cosa rischia, però, il benzinaio che per volontà o distrazione decide di non adeguarsi a quanto previsto dal decreto Carburanti (decreto-legge 14 gennaio 2023 n. 5) e quali sanzioni sono previste?

La norma contiene “disposizioni urgenti in materia di trasparenza dei prezzi dei carburanti e di rafforzamento dei poteri di controllo del Garante per la sorveglianza dei prezzi” e promette di regolare il mercato della benzina e dei suoi distributori troppo spesso protagonisti di comunicazioni poco chiare verso il consumatore. Per questo sono previste sanzioni severe per i distributori di benzina che non si adeguano alle loro regole.

Cosa rischia il distributore che non espone il prezzo medio della benzina

Ogni stazione di servizio è chiamata ad adeguare la cartellonistica di pubblicizzazione dei prezzi di benzina, diesel e gas presso ogni punto vendita.

Chi non mostra i prezzi medi del territorio di riferimento è soggetto ad una sanzione amministrativa che va da 500 euro a 6.000 euro. Alla terza violazione della norma, l’attività può essere sospesa per un minimo di 7 giorni fino a un massimo di 90 giorni.

Come segnalare i benzinai che non mostrano i prezzi medi

L’accertamento dell’irregolarità rispetto all’obbligo di mostrare i prezzi medi di benzina, diesel e gas applicato ai distributori è in caso alla Guardia di Finanza, che risponde al numero 117 (il numero di pubblica utilità).
Questa è tenuta non solo a controllare la presenza della cartellonistica riportante il prezzo medio presso i distributori, ma anche la veridicità dei dati riportati e la loro corrispondenza con i dati rilevati dal Ministero delle imprese e del made in Italy.

L’applicazione delle multe previste è invece in capo al Prefetto. La metà della cifra raccolta tramite le sanzioni amministrative, si legge nel decreto, “è versata all’entrata del bilancio dello Stato e riassegnata ad apposito capitolo iscritto nello stato di previsione del Ministero delle imprese e del made in Italy, per essere destinata all’implementazione dell’infrastruttura informatica e telematica per la rilevazione dei prezzi dei carburanti per autotrazione per uso civile, nonché ad iniziative in favore dei consumatori volte a favorire la trasparenza dei prezzi dei carburanti e a diffondere il consumo consapevole e informato”.

Tutti gli obblighi per i distributori di carburante dal 1° agosto

Da oggi, 1° agosto 2023, tutte le stazioni di distribuzione di carburante sono obbligate ad esporre in maniera chiara il prezzo medio regionale o nazionale di benzina, diesel e gas, oltre ai prezzi applicati dal distributore stesso, con l’obiettivo auspicabile di far risparmiare sulla benzina i consumatori. La norma non trova l’accordo dei suoi protagonisti - i benzinai - che negli ultimi mesi hanno scioperato a più riprese, lamentando come le nuove regole contribuiscano solo confondere il consumatore. A nulla è valso il ricorso al Tar del Lazio, che il 28 luglio ha bocciato quanto richiesto dalle associazioni dei benzinai, ovvero la sospensione di applicabilità di quanto previsto del decreto Carburanti.

I distributori di benzina, a partire da oggi, sono obbligati ad esporre il cartello con i prezzi medi aggiornati ogni giorno entro 2 ore dall’entrata in servizio della stazione, e comunque non oltre le ore 10:30 di mattina nel caso di stazioni aperte h24. Inoltre, il decreto stabilisce come la dimensione dei numeri riportarti sulla cartellonistica debba essere di minimo 12 centimetri in altezza. Sul cartello si stabilisce debba essere riportato per primo, in alto, il prezzo medio del diesel e poi, a scendere, quello di benzina, GPL e metano (se presente nella stazione di servizio). Tali prezzi sono espressi in euro per litro, ad eccezione del metano, indicato in euro per kg.

Come specificato dal Ministero delle imprese e del made in Italy, i distributori in “self service” sono obbligati a riportare il prezzo medio solamente dei carburanti erogati tramite la stessa modalità e non in modalità “servito”.

I distributori in autostrada sono obbligati ad esporre il prezzo medio dei carburanti a livello nazionale, tutti gli altri esporranno la media regionale, sempre comunicata dal Ministero.

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