Amnistia e indulto: riforma del processo penale approvata in Commissione

Simone Micocci

2 Agosto 2016 - 16:21

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Amnistia e indulto, novità: la riforma del processo penale torna in aula dopo essere stata approvata in Commissione. Soluzione vicina per il sovraffollamento delle carceri?

Amnistia e indulto: riforma del processo penale approvata in Commissione

Amnistia e indulto, novità: la riforma del processo penale verrà approvata a breve?

Importante novità sul fronte della riforma del processo penale: la commissione Giustizia di Palazzo Madama in seduta notturna ha approvato il testo della riforma che contiene le modifiche su prescrizione e intercettazioni.

La riforma del processo penale è molto importante per coloro che aspettano la concessione dell’amnistia e l’indulto, in quanto andrà a risolvere seppur parzialmente il problema del sovraffollamento delle carceri italiane.

Infatti, secondo gli ultimi report il tasso di sovraffollamento nelle carceri ha raggiunto il 108%. Il Ministro della Giustizia Orlando ha dichiarato che questo dato sta diminuendo grazie alle misure adottate dal Governo, ma la riforma del processo penale potrebbe velocizzare questo processo.

Amnistia e indulto: riforma del processo penale approvata in Commissione

Finalmente è stato raggiunto un accordo sul tema della prescrizione e delle intercettazioni trattato nella riforma del processo penale. Infatti, nella notte la Commissione Giustizia del Senato ha approvato il testo che contiene le modifiche a questi due istituti.

Il testo adesso verrà incardinato in aula entro la fine della settimana, anche perché il 5 agosto i lavori parlamentari si interromperanno per le vacanze estive. Per la ripresa dei lavori bisognerà aspettare il 13 settembre.

Nel dettaglio, il testo approvato contiene l’emendamento per cui per le intercettazioni sarà il Governo ad avere potere di delega legislativa. Al Governo quindi sarà affidata la messa a punto di una nuova normativa che tenga conto sia della libertà di stampa che dei principi previsti dalla Corte di Strasburgo.

Tre senatori del Movimento 5 Stelle, però, hanno votato contro la riforma del processo penale. Le motivazioni sono state spiegate da Maurizio Buccarella:

“Una delle cose più pericolose di questo provvedimento è che si punisce sino a 4 anni di carcere il cittadino che diffonde immagini, video o conversazioni, pur registrati in sua presenza, recando danno all’immagine o reputazione altrui, se acquisiti fraudolentemente. Resta anche il dubbio interpretativo sull’ avverbio e, a nostro avviso, si limita la libertà di critica di ognuno di noi. Ma non si voleva depenalizzare il reato di diffamazione?”

Inoltre, i pentastellati si sono lamentati del fatto che molti esponenti delle opposizioni, Forza Italia compresa, erano assenti al momento del voto. Nonostante le opinioni contrarie, però, il testo della riforma del processo penale torna in aula, e la commissione ha dato mandato ai relatori Felice Casson e Giuseppe Cucca del PD a riferire in aula.

Amnistia e indulto: gli effetti della riforma del processo penale sulle carceri

Con la riforma del processo penale verranno riformati alcuni articoli del codice penale e, soprattutto, del codice di procedura penale.

Queste modifiche sono orientate verso il raggiungimento di un duplice obiettivo: il primo riguarda il rafforzamento delle garanzie difensive, mentre il secondo è quello di rendere ragionevole la durata dei processi.

Ed è proprio quest’ultimo aspetto ad essere collegato alla situazione delle carceri italiane. Infatti, stando all’ultimo report “Galere d’Italia” il 34,65% dei detenuti è in attesa di una sentenza definitiva. Questo dato è preoccupante perché ad esempio nel resto d’Europa la media dei detenuti in attesa di giudizio è del 20,4%. Per questo motivo che è fondamentale che una riforma che vada a snellire la durata dei processi venga approvata al più presto.

Per tutte le altre informazioni sulla riforma del processo penale vi consigliamo di leggere: “Amnistia e indulto, ultime novità: cosa cambia con la riforma del processo penale”?

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