Regno Unito, viaggi all’estero vietati: si rischia una multa da 5.000 sterline

Martino Grassi - Laura Pellegrini

23/03/2021

23/03/2021 - 16:09

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Il Regno Unito introduce una nuova stretta sui viaggi all’estero per limitare la diffusione del virus, prevedendo delle maxi multe per trasgressori.

Regno Unito, viaggi all’estero vietati: si rischia una multa da 5.000 sterline

Esattamente a un anno dall’introduzione del primo lockdown nel Regno Unito, il 23 marzo 2020, Boris Johnson blinda i confini e introduce il divieto di pianificare e realizzare viaggi all’estero se non per giustificati motivi.

Ciò significa che a partire dalla prossima settimana una legge specifica vieterà gli spostamenti al di fuori del Regno Unito se non motivati da salute, lavoro, istruzione o necessità urgenti. Le multe previste per i trasgressori ammontano a 5.000 sterline, che equivalgono a circa 5.801 euro.

Ecco tutte le regole da rispettare per viaggiare verso il Regno Unito.

Regno Unito, vietato fare viaggi all’estero

In un momento particolarmente delicato per tutti gli Stati europei, impegnati nelle loro campagne vaccinali e al lavoro sulle restrizioni per ridurre i contagi da Covid-19, il Regno Unito impone il divieto di effettuare viaggi all’estero se non per estreme urgenze.

Ciascun cittadino che necessità di spostarsi, quindi, deve compilare - a partire da lunedì - la Dichiarazione di viaggio, indicando un motivo valido tra i seguenti:

  • lavoro,
  • istruzione;
  • motivi di salute;
  • estrema necessità.

Il primo ministro Boris Johnson e i ministri dell’Interno e della Sanità, Priti Patel e Matt Hanckock, da tempo sconsigliavano di lasciare i confini se non per motivi di salute o lavoro. L’aumento dei contagi nei vari Stati europei ha rafforzato la necessità di introdurre questa nuova limitazione sugli spostamenti dei cittadini britannici e non.

Viaggi all’estero vietati: cosa si rischia?

A partire dalla prossima settimana, il divieto diverrà legge e perciò saranno previste delle sanzioni per i trasgressori. In particolare, chi deciderà di spostarsi all’estero senza un valido motivo, incorrerà nel pagamento di una multa da 5.000 sterline.

Nel nuovo provvedimento che verrà discusso giovedì in Parlamento, per evitare di vanificare gli effetti della campagna di vaccinazione, potrebbe arrivare una nuova stretta fino alla fine del mese di giugno. Al momento la scadenza per le limitazioni sui viaggi all’estero era fissata per il 17 maggio.

Attualmente l’Europa si trova a dover fare i conti con una violenta terza ondata, e il governo britannico teme che i viaggi possano favorire l’importazione di pericolose varianti del virus che potrebbero compromettere la campagna di vaccinazione, che recentemente ha battuto un nuovo record di vaccini somministrati in un giorno.

Il Regno Unito è già riuscito a vaccinare più della metà della popolazione adulta, e i risultati si stanno facendo vedere: dallo scorso settembre il tasso di mortalità causato dal coronavirus è crollato. Per non correre rischi dunque non è possibile escludere che Londra consideri tutta l’Europa zona rossa, come già sta facendo per i Paesi sudamericani e dell’Africa centro-meridionale

Cosa fare per tornare nel Regno Unito?

Un ministro del Governo Johnson ha ricordato che il provvedimento potrebbe inserire tutti gli Stati europei all’interno di una lista rossa, che prevedrebbe particolari restrizioni sui viaggi da e verso il Regno Unito.

Al momento, i viaggiatori che approdano nel Regno Unito da un Paese della zona rossa sono obbligati a svolgere una quarantena di due settimane all’interno di specifici hotel a proprie spese. Per i viaggiatori provenienti dall’Europa invece è previsto un auto isolamento della durata di 10 giorni.

Una task force del governo è al lavoro per studiare delle ulteriori misure da adottare per i viaggi all’estero per ridurre la possibilità di diffusione del virus. Il documento dovrebbe essere pronto entro il 12 aprile. Stando alle prime indiscrezioni il governo britannico potrebbe introdurre un sistema a semaforo per la prossima estate, autorizzando i viaggi verso i Paesi verdi e prevedendo delle restrizioni per quelli classificati come arancioni e rossi.

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