La Turchia rifiuta l’offerta della Svezia di entrare nella Nato, la Finlandia sarà la prossima?

Lorenzo Bagnato

24/01/2023

24/01/2023 - 17:29

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Dopo lunghe trattative, la Turchia ha finalmente deciso di rifiutare l’offerta della Svezia di entrare nella Nato a seguito di un grave incidente diplomatico. Cosa succederà adesso?

La Turchia rifiuta l’offerta della Svezia di entrare nella Nato, la Finlandia sarà la prossima?

La nave è salpata per Svezia e Finlandia, o almeno questo è ciò che spera il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. L’ultimo incidente diplomatico tra i Paesi europei potrebbe avere gravi ripercussioni per tutto il mondo occidentale.

Ieri domenica, un politico svedese di estrema destra ha bruciato una copia del Corano, il testo sacro islamico. Sebbene la mossa sia stata immediatamente condannata dal governo svedese, ha rotto i già fragili legami tra Svezia e Turchia.

«Le relazioni con la Turchia sono molto importanti per la Svezia e non vediamo l’ora di continuare il dialogo sulle questioni di sicurezza e difesa comuni in un secondo momento», ha affermato il ministro della Difesa svedese Pal Jonson.

Ma Erdogan non ha voluto sentirne parlare, dicendo lunedì che la Svezia «non dovrebbe aspettarsi» l’approvazione della Turchia per la sua richiesta di entrare nella Nato.

Svezia e Finlandia hanno cercato di entrare nella Nato sin dall’invasione russa dell’Ucraina. Storicamente neutrali, i due Paesi scandinavi cercavano maggiore sicurezza contro il colosso russo a est.

Per entrare nella Nato, tuttavia, un Paese ha bisogno dell’approvazione di ogni membro esistente. La Turchia, membro dell’alleanza dal 1952 e suo secondo esercito più grande, ha minacciato di porre il veto all’ingresso svedese e finlandese a meno che le condizioni non fossero soddisfatte.

I già difficili negoziati si sono interrotti bruscamente, forse chiudendo la porta all’alleanza occidentale per la Svezia.

Perché la Turchia non permetterà alla Svezia di entrare nella NATO

Una delle condizioni richieste da Erdogan per Svezia e Finlandia era l’estradizione dei «terroristi» turchi nel loro Paese d’origine. Questi presunti terroristi fanno parte dell’etnia curda, che è pesantemente oppressa dal regime turco.

Svezia e Finlandia hanno sempre detto che non avrebbero mai permesso a Erdogan una tale estradizione, perché avrebbe significato porre fine alle vite coinvolte. Ma il presidente turco ha insistito.

Ci sono molteplici ragioni per cui a Erdogan è permesso comportarsi come un bullo. Come detto sopra, la Turchia è il secondo più forte membro della Nato (dopo gli Stati Uniti) e il suo esercito non è una forza con cui fare i conti.

La Nato ha bisogno dei soldati turchi, ed Erdogan lo sa.

Inoltre, Erdogan ha una relazione speciale con il presidente russo Vladimir Putin. I due si impegnano casualmente in conversazioni amichevoli e sono diplomaticamente vicini in molti dossier internazionali.

Non solo la Nato ha bisogno dell’intelligence turca per contrastare Putin, ma Erdogan sta anche avvisando che, se la Nato lo cacciasse, cambierebbe bandiera legandosi a Mosca.

Con il fermo rifiuto di Erdogan di far entrare la Svezia, la palla è nel campo di Washington. Gli Stati Uniti, leader de facto della Nato, devono decidere: hanno bisogno di più della Svezia o della Turchia?

Per Recep Tayyip Erdogan la risposta è ovvia.

Articolo pubblicato su Money.it edizione internazionale il 2023-01-23 18:15:12. Titolo originale: Turkey refuses Sweden bid to enter NATO, will Finland be next?

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