Trump sostiene le criptovalute, ma frena sul dollaro digitale

James Hydzik

13 Marzo 2024 - 11:18

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Durante un’intervista telefonica alla CNBC l’11 marzo, l’ex presidente Trump ha detto agli ascoltatori essere a suo agio nel ricevere pagamenti in Bitcoin. Ma con un dollaro digitale sarebbe diverso.

Trump sostiene le criptovalute, ma frena sul dollaro digitale

Il candidato del partito repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti, Donald Trump, afferma che “a questo punto” lascerebbe in pace le criptovalute se venisse rieletto.

L’ex presidente ha dichiarato a Squawk Box della CNBC che una delle sue società ha dimostrato ultimamente molta esperienza nell’acquisizione di criptovalute da parte dei clienti al dettaglio.

Trump ha detto che quando ha lanciato la sua linea di scarpe da ginnastica, “ho notato che così tante di loro sono state pagate con questa nuova valuta... sai, criptovaluta e non potevo credere all’ammontare dell’importo”. Non ha mai acquistato alcuna criptovaluta personalmente, ma il tycoon ha affermato che a volte le persone possono pagare tramite Bitcoin.

Il dollaro digitale su cui sta lavorando il Dipartimento del Tesoro, tuttavia, sembra destinato a subire un destino diverso. Il 4 febbraio Forbes ha pubblicato un articolo in cui affermava che l’ex presidente possedeva circa 3 milioni di dollari in Bitcoin. Tuttavia, durante la campagna elettorale nel New Hampshire, ha dichiarato che le valute digitali della Banca centrale come il dollaro digitale erano “molto pericolose” e che, se rieletto, ne avrebbe ostacolato lo sviluppo negli Stati Uniti.

“A questo punto”, cosa farà Trump?

I tempi e le cose cambiano, e per l’ex presidente Trump esprimersi in questi termini non è una sorpresa. Tuttavia, data la sua recente svolta nei confronti della piattaforma di social media TikTok di origine cinese, la questione se abbia diamonds hands - ovvero se sia tollerante al rischio di possedere criptovalute - è del tutto irrilevante.

Trump ha lanciato una rumorosa campagna contro TikTok quando era presidente, ma con un sostanziale donatore che è anche comproprietario della app e una persona a lui sempre più vicina, il tono è cambiato.

Quindi, quando Trump dice: “A questo punto, ora come ora...”, non sta mentendo. Guardare le azioni dell’amministrazione Trump non è utile a questo riguardo. Il panorama è significativamente diverso adesso, con gli ETF Bitcoin già negli Stati Uniti e presto in arrivo anche sui mercati di Londra.

Una connessione seria

C’è una cosa su cui Trump e il suo elettorato concordano: che le valute digitali della Banca Centrale sono “opera del Diavolo”. Il livello di controllo sui flussi di denaro e sulle informazioni sui conti che una CBDC (central bank digital currency - valuta digitale della banca centrale) offre a un governo, soprattutto in una controversia giudiziaria, può essere considerevole. La probabilità che una CBDC venga resa disponibile ai consumatori e alle aziende è quindi altamente improbabile.

In un certo senso, quindi, Donald Trump ha sperimentato il lato positivo delle criptovalute: è stato pagato da qualcuno in Bitcoin e, probabilmente, rimarrà favorevole al loro uso, finché non verrà ostacolato personalmente.

Articolo pubblicato su Money.it edizione internazionale il 2024-03-12 21:42:00. Titolo originale: Trump sees no problem with crypto, but CBDCs...

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