Mercati: i quattro temi caldi della prossima settimana

Luca Fiore

14 Aprile 2019 - 18:00

Trimestrali statunitensi, elezioni in India e Indonesia, Brexit e dati cinesi: questi i temi caldi della settimana che inizierà il prossimo 15 aprile.

Mercati: i quattro temi caldi della prossima settimana

Earning season entra nel vivo

Dopo un avvio positivo con JPMorgan e Well Fargo, la earning season a stelle e strisce entra nel vivo. John Butters, Senior Earnings Analyst di FactSet, stima che nel primo trimestre gli utili delle società facenti parte dello S&P500 segneranno un calo del 4,2%. Se il dato venisse confermato, si tratterebbe del primo segno meno dal secondo trimestre 2016.

Leggermente migliore la stima elaborata dal provider Refinitiv, secondo cui i conti dei primi tre mesi registreranno un -2,5%.

Per Nicholas Colas, co-fondatore di DataTrek Research, i numeri societari potrebbero innescare un’inversione di tendenza.

Finora a spingere i listini, ha detto l’esperto, sono state le notizie relative la politica monetaria ma “una volta che gli investitori si troveranno di fronte i risultati societari, credo che la storia sia destinata a cambiare”.

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Elezioni in India e Indonesia

India e Indonesia alle urne. La prima e la terza, in termini demografici, democrazia al mondo si recano alle urne per eleggere il nuovo parlamento. Nel subcontinente le operazioni, iniziate l’11 aprile, si concluderanno cinque settimane dopo, il 19 maggio, mentre in Indonesia le consultazioni inizieranno il 17 aprile.

In entrambi i casi, i vincitori delle elezioni del 2014, Narendra Modi e Joko Widodo non solo dovrebbero essere confermati alla guida dei rispettivi Paesi, ma anche veder rafforzata la propria posizione.

Brexit: si è avverato lo scenario peggiore

Dopo il nuovo rinvio della deadline per l’uscita di Londra dall’Unione Europea, e con i membri del parlamento britannico in vacanza per due settimane, nei prossimi giorni non dovremmo sentir parlare di Brexit.

La nuova estensione, ha rilevato Michael Hewson, Chief Market Analyst di CMC Markets, “rappresenta lo scenario peggiore per il mondo degli affari visto che vuol dire altri sei mesi di ritardi e temporeggiamenti”.

Con più tempo a disposizione, continua l’esperto, “ci sarebbe stato un certo margine di manovra per nuove elezioni, e un nuovo punto di vista, ma nella situazione attuale è difficile superare lo stallo, con nessuno dei due schieramenti favorevole a cedere terreno”.

Cina: colloqui in dirittura d’arrivo, mercoledì focus sul Pil

Con i colloqui Washington-Pechino in dirittura d’arrivo, molti nodi centrali sarebbero stati risolti (resta da definire il monitoraggio dell’accordo e il futuro dei dazi), mercoledì indicazioni particolarmente importanti sullo stato di salute dell’economia cinese arriveranno dai numeri relativi la crescita economica del primo trimestre.

Per il periodo gennaio-marzo, gli analisti stimano un incremento annuo della ricchezza prodotta del 6,3%, dal 6,4% precedente. Lo stesso giorno sarà anche la volta dei numeri relativi investimenti e produzione industriale, attesi rispettivamente al 6,4 e al 5,6 annuo, contro il 6,1 e il 5,3% della precedente rilevazione.

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