Taxi, cosa cambia con il decreto Asset? Novità su licenze e doppia guida

Giorgia Gabrielli

10/10/2023

10/10/2023 - 15:24

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Le nuove regole sulle licenze taxi e sulla regolamentazione della doppia guida inserite all’interno del decreto Asset.

Taxi, cosa cambia con il decreto Asset? Novità su licenze e doppia guida

Il decreto Asset, approvato il 5 ottobre 2023, stabilisce un aumento del 20% delle licenze taxi nelle città metropolitane. “È evidente che il settore, negli ultimi tempi, abbia registrato deficit temporanei di offerta specialmente nelle grandi città metropolitane in virtù dell’ incremento dell’afflusso turistico”: questo è quanto si legge nel decreto legislativo in merito alle motivazioni delle riforme. Non sono mancate le proteste da parte dell’Usb (Unione Sindacale di Base) e di alcuni sindaci e cittadini italiani. Subito dopo l’approvazione del decreto, l’Usb ha indetto lo sciopero nazionale dei taxi per il 10 ottobre.

Vediamo quali sono le novità principali per possiede una licenza per taxi e le nuove norme che riguardano tutti i tassisti italiani.

Cosa cambia sulle licenze taxi con il nuovo decreto

Le modalità di rilascio della licenza per la guida del taxi variano in base al Comune. Infatti, i Comuni che non sono sede di città metropolitane “possono rilasciare, in via sperimentale, licenze aggiuntive per l’esercizio del servizio di taxi per fronteggiare lo straordinario incremento della domanda” mentre, i comuni capoluogo di regione, i comuni capoluogo sede di città metropolitane e i comuni sede di aeroporto internazionale “sono autorizzati [...] a incrementare il numero delle licenze, in misura non superiore al 20 per cento delle licenze già rilasciate”.

Nel primo caso, dunque, si autorizza al rilascio di licenze temporanee per chi è già titolare di una licenza senza alcun limite percentuale rispetto all’insieme delle licenze rilasciate. Tuttavia, specifichiamo che le licenze temporanee saranno rilasciate nei casi di aumento straordinario della richiesta legato a grandi eventi, come per esempio il Giubileo 2025 ospitato dalla Capitale, o a periodi in cui è elevato l’afflusso turistico.

Nel secondo caso, invece non sarà possibile rilasciare più del 20% delle licenze già erogate e, prosegue il decreto, esse verranno rilasciate tramite “un concorso straordinario [...] a titolo oneroso” cioè previo pagamento da parte del richiedente di un importo fissato dai comuni in base al valore locale di mercato delle licenze per l’esercizio del servizio taxi.

Un nuovo requisito per ottenere la licenza riguarda l’obbligo di utilizzare veicoli a basso livello di emissioni ricompresi nelle fasce 0-20, 21-60 e 61-135 di g/km di CO2. Per i vincitori del concorso straordinario il decreto prevede, entro la data del 31 dicembre 2024, il riconoscimento di un incentivo per l’acquisto di veicoli a basso livello di emissioni. L’incentivo è previsto anche per i titolari di licenza taxi che sostituiscono il proprio autoveicolo adibito al servizio.

Regole sulla doppia guida dei taxi

Come recita il decreto:

“Al fine di assicurare per il servizio di taxi il tempestivo adeguamento ai livelli essenziali di
offerta del servizio necessari all’esercizio del diritto degli utenti alla mobilità, ai titolari di licenze taxi è sempre consentito avvalersi di sostituti alla guida come seconde guide in turnazioni orarie aggiuntive diverse da quelle svolte dai titolari”.

Resta inalterata, dunque, la possibilità di avvalersi della doppia guida di uno stesso veicolo su turnazione, purché il secondo conducente possegga il certificato di abilitazione professionale e iscrizione al ruolo di conducenti di veicoli o natanti adibiti ad autoservizi pubblici non di linea.

Ciò su cui si concentra il decreto Asset è la semplificazione e velocizzazione delle procedure per regolamentare la doppia guida dei taxi: è ora sufficiente presentare al Comune l’inizio dell’attività tramite dichiarazione sostitutiva, entro il giorno precedente all’avvio del servizio con turnazione aggiuntiva. Inoltre, si legge nel decreto, i Comuni garantiranno il controllo sul rispetto dello svolgimento dei turni dichiarati.

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