Tasse non pagate dal defunto, gli obblighi per gli eredi

Ilena D’Errico

20 Gennaio 2024 - 23:11

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Gli obblighi (e i rischi) per gli eredi a causa delle tasse non pagate dal defunto, quali si trasmettono e come scoprirle.

Tasse non pagate dal defunto, gli obblighi per gli eredi

Anche in un momento delicato come quello della successione ereditaria bisogna pensare alle tasse. Non soltanto l’imposta di successione, che spetta agli eredi in misura del patrimonio ricevuto, ma anche alle tasse non pagate dal defunto. Sappiamo, infatti, che accettando l’eredità si acquisisce il patrimonio del defunto. Questo può comprendere beni e crediti, ma anche debiti.

Le tasse non pagate rappresentano spesso buona parte dei debiti, dunque è fondamentale capire cosa comportano per gli eredi. Si può infatti evitare di accettare l’eredità nel caso in cui risulti troppo onerosa o perlomeno accettare con beneficio d’inventario, così che soltanto il patrimonio ereditario sia aggredibile dai creditori (in questo caso dal Fisco).

Quest’ultimo non può in ogni caso obbligare i chiamati ad accettare, ma può agire legalmente per ottenere la fissazione di un termine massimo entro cui decidere, al pari di qualsiasi altro creditore del defunto. Oltretutto, nel caso in cui si accetti è importante sapere quali tasse del defunto si trasmettono agli eredi, per pagarle nei tempi corretti ed evitare sanzioni. Ecco cosa c’è da sapere.

Le tasse non pagate dal defunto si trasmettono agli eredi?

I chiamati all’eredità assumono il ruolo di eredi soltanto dopo aver accettato, anche in modo tacito. Da questo momento in poi sono titolari, in proporzione della quota stabilita dalla legge o dal testamento, del patrimonio del defunto. I debiti tributari, dunque le tasse non pagate, ne fanno parte. Ne consegue che anche questi debiti si trasmettono agli eredi, i quali sono tenuti al pagamento.

In caso di inadempimento, il Fisco potrà agire con un’azione di recupero crediti, aggredendo il patrimonio ereditario e anche quello personale degli eredi, salvo che ci sia stata un’accettazione con beneficio d’inventario. Per questo motivo è importante informarsi con attenzione e soprattutto il prima possibile. A livello di pura probabilità, infatti, si può presumere che essendovi ancora debiti tributari il defunto non avesse un patrimonio tale da poterli soddisfare.

Il patrimonio degli eredi, al contrario, può essere molto più appetibile. Accettare con beneficio d’inventario per evitare l’aggressione ai propri beni a causa dei debiti tributari non configura affatto un’evasione o una frode al Fisco, poiché il sistema della rinuncia e dell’accettazione con beneficio d’inventario è previsto dalla legge proprio per tutelare gli eredi dai debiti del defunto. Ricordiamo anche che la dichiarazione di successione non configura accettazione tacita dell’eredità, dunque non sarà dovuto alcun obbligo soltanto in virtù di questo adempimento.

Quali tasse passano gli eredi

Gli eredi subentrano in tutti i debiti tributari del defunto, non c’è alcun tipo di selezione tra i diversi tipi di tasse e imposte. Tutti i tributi non pagati dal defunto si trasmettono agli eredi e devono essere pagati. C’è però un importante principio da tenere a mente, ovvero la personalità delle sanzioni. Queste ultime, anche se comminate al defunto per l’inadempimento, non sono trasmissibili agli eredi.

Di conseguenza, questi ultimi sono tenuti al pagamento degli importi base, precisamente quelli che il defunto doveva pagare in prima istanza, senza alcun aggravio. Oltretutto, è bene assicurarsi che nel frattempo non si siano prescritti. In questo caso, gli eredi possono opporre la prescrizione e rifiutarsi di pagare. Si tratta di un’eventualità piuttosto remota, ma vale la pena verificare.

Come scoprire se il defunto aveva debiti con il Fisco

I chiamati all’eredità devono conoscere esattamente come è composto il patrimonio ereditario, per sapere se accettare o meno. Riguardo alle tasse non pagate, è possibile rivolgersi direttamente all’Agenzia delle Entrate Riscossione e chiedere un estratto di ruolo (anche telematicamente), allegando alla richiesta:

  • certificato di morte del defunto;
  • documento di identità e codice fiscale;
  • dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà della successione;
  • delega degli altri chiamati all’eredità.

Anche questa richiesta, ovviamente, non configura accettazione dell’eredità.

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