Taglio tassi Bce, cresce l’attesa per giugno. Cosa ha detto Lagarde?

Violetta Silvestri

20 Marzo 2024 - 12:03

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Tutti in attesa di giugno: cosa succederà ai tassi Bce? Lagarde è tornata a parlare della politica monetaria e di possibili diminuzioni del costo del denaro in estate.

Taglio tassi Bce, cresce l’attesa per giugno. Cosa ha detto Lagarde?

Il taglio dei tassi da parte della Bce torna in primo piano con nuove dichiarazioni di Christine Lagarde.

Dopo che la riunione di marzo non ha sorpreso le attese, con il costo del denaro ancora fermo al 4,5% gli investitori aspettano con trepidazione i prossimi meeting, valutati come decisivi per vedere l’inizio della svolta sul costo del denaro.

Come già anticipato in conferenza stampa lo scorso 7 marzo, Lagarde ha nuovamente enfatizzato il mese di giugno per le sorti della politica monetaria. Il taglio dei tassi sta davvero arrivando con l’estate? Le ultime dichiarazioni e cosa aspettarsi ora dalla Bce.

Taglio tassi Bce a giugno? Le ultime parole di Lagarde

Mercoledì 20 marzo il capo della Banca centrale europea Christine Lagarde ha ribadito che giugno è il mese in cui i politici prenderanno in considerazione la possibilità di abbassare i tassi di interesse.

Entro giugno avremo una nuova serie di proiezioni che confermeranno se il percorso dell’inflazione che avevamo previsto nelle nostre previsioni di marzo rimane valido”, ha detto Lagarde in un discorso a Francoforte.

L’incontro di giugno è considerato un potenziale punto di svolta, poiché sarà il primo per il quale saranno disponibili i dati delle trattative salariali di primavera. La Bce è in allerta per i potenziali effetti inflazionistici derivanti dall’aumento delle buste paga.

Il tono generale è stato piuttosto positivo: “A differenza delle fasi precedenti del nostro ciclo politico, ci sono ragioni per credere che il percorso disinflazionistico atteso continuerà”, ha affermato, sottolineando la fiducia nell’ultima serie di proiezioni macroeconomiche dello staff, che vedono l’inflazione in media al 2,3% nel 2024, 2% nel 2025 e dell’1,9% nel 2026.

Tuttavia, non sono mancati segnali di cautela su quanti tagli ai tassi di interesse verranno eseguiti nel corso dell’anno.

“Le nostre decisioni dovranno rimanere dipendenti dai dati e da una riunione all’altra, rispondendo alle nuove informazioni man mano che arrivano”, ha spiegato Lagarde. “Ciò implica che, anche dopo il primo taglio dei tassi, non possiamo impegnarci preventivamente su un particolare percorso dei tassi.

Lagarde ha spiegato le condizioni necessarie perché la Bce possa iniziare a tagliare i tassi: rallentamento della crescita dei salari, continuo calo dell’inflazione e nuove proiezioni interne che confermano che la crescita dei prezzi sta tornando al suo obiettivo del 2%.

“Se questi dati rivelano un grado sufficiente di allineamento tra il percorso dell’inflazione sottostante e le nostre proiezioni, e supponendo che la trasmissione rimanga forte, saremo in grado di passare alla fase di dial back del nostro ciclo politico e rendere la politica meno restrittiva”, ha chiarito.

Con la tempistica della prima riduzione sempre più chiara, il dibattito si sta quindi spostando su quanto velocemente la Bce metterà fine alla sua storica campagna di rialzi dei tassi e dove andranno a finire gli oneri finanziari.

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