Taglio tassi Bce, come e quando secondo Panetta per evitare la stagnazione

Violetta Silvestri

26 Aprile 2024 - 10:33

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Il governatore di Bankitalia Panetta ha una strategia sul percorso Bce di tagli ai tassi: ecco come proseguire con la diminuzione del costo del denaro. Il rischio, altrimenti, è la stagnazione.

Taglio tassi Bce, come e quando secondo Panetta per evitare la stagnazione

Il governatore della Banca d’Italia Panetta ha detto la sua sulla politica monetaria della Bce. E, nello specifico, sul percorso del taglio ai tassi necessario per evitare uno scenario negativo per l’Eurozona, la stagnazione.

Il membro del board dell’Eurotower ha sottolineato l’importanza di proseguire con diminuzioni del costo del denaro tempestive e contenute per arginare il rischio di una prolungata crisi economica nell’area euro, impantanata in un contesto stagnante.

Con il calo dell’inflazione e la crescita fragile dell’economia europea, i politici della Bce sono sul punto di abbassare i tassi per la prima volta dal 2019 nella riunione di giugno. Tuttavia, se ulteriori tagli seguiranno ancora un tema fonte di disaccordo. La strategia di Panetta sui tagli al costo del denaro è chiara: perché bisogna proseguire con passi piccoli e progressivi?

La ricetta di Panetta contro la stagnazione: ecco come tagliare i tassi

Panetta, uno dei funzionari maggiormente accomodante della Bce, è stato tra i più espliciti nel chiedere riduzioni urgenti dei costi di finanziamento, anche se ha messo in guardia contro grandi passi “generalmente sgradevoli” che metterebbero a repentaglio la credibilità, “specialmente dopo un ciclo di inasprimento senza precedenti”.

Il suo ragionamento è chiaro: la banca centrale ha la necessità di iniziare presto a tagliare e di procedere a piccoli passi, facendo una pausa se l’inflazione dovesse alzare nuovamente la testa.

“Un’azione tempestiva consentirebbe alla Bce di essere agile e di muoversi per passi piccoli e progressivi. Piccoli tagli dei tassi contrasterebbero la debolezza della domanda, e potrebbero essere sospesi senza alcun costo se shock al rialzo dell’inflazione dovessero materializzarsi lungo il percorso”, ha spiegato il governatore di Bankitalia.

Panetta ha sostenuto che l’esitazione nel tagliare i tassi sarebbe un segnale negativo per le imprese che vogliono investire, ostacolando così la loro produttività e mettendole in una posizione di svantaggio rispetto ai concorrenti globali.

“D’ora in poi, dobbiamo valutare il rischio che la politica monetaria diventi troppo restrittiva, ha affermato. Una politica monetaria restrittiva potrebbe generare effetti di isteresi che aumenterebbero il rischio di un prolungato periodo di debolezza economica, ha aggiunto.

I commenti di Panetta probabilmente saranno letti come un sostegno a un taglio di 25 punti base il 6 giugno, seguito da ulteriori diminuzioni alla successiva riunione della Bce del 18 luglio.

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