Superbonus e bonus edilizi a rischio: addio agli sconti con le nuove regole Ue?

Stefano Rizzuti

27/04/2023

27/04/2023 - 10:41

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Il Superbonus e l’Ecobonus potrebbero cambiare ancora una volta con le nuove regole Ue: a rischio soprattutto gli incentivi fiscali per l’installazione delle caldaie.

Superbonus e bonus edilizi a rischio: addio agli sconti con le nuove regole Ue?

Il Superbonus e i bonus edilizi potrebbero cambiare di nuovo. Stavolta a causa delle modifiche delle regole europee che dovrebbero entrare in vigore dal primo settembre del 2025. In particolare sia il Superbonus che l’Ecobonus potrebbero essere destinati soprattutto alle pompe di calore, escludendo i sistemi ibridi, ovvero con pompa di calore e caldaia a condensazione, e le caldaie a condensazione.

Le nuove norme europee in tema di riscaldamento potrebbero influire anche sui bonus attualmente esistenti in Italia per la ristrutturazione degli immobili. A Bruxelles le nuove regole sono ancora in discussione ed è atteso il consultation forum sui regolamenti Ecodesign ed Ecolabelling.

In quest’occasione verranno presentate alla Commissione europea le osservazioni dei soggetti interessati alle nuove regole. Per ora ciò che è stato reso noto sono alcune bozze che riguardano anche le agevolazioni fiscali: i regolamenti, infatti, prevedono che solo alcune tecnologie, quelle più avanzate e meno impattanti dal punto di vista energetico, potranno accedere agli sconti fiscali.

Gli sconti fiscali per l’installazione delle caldaie

Oggi l’Ecobonus prevede agevolazioni per l’installazione di caldaie a condensazione almeno in classe A, di pompe di calore ad alta efficienza, di impianti dotati di sistemi ibridi (pompe di calore integrate con caldaia a condensazione). Il bonus può andare dal 50% al 65% oppure può essere inserito all’interno del Superbonus al 90%.

Per quanto riguarda l’Ecobonus, nel 2021 con le caldaie a condensazione sono stati mossi 2,4 miliardi di euro, a cui aggiungere 945 milioni per le pompe di calore. Più bassi i numeri sui sistemi ibridi. Diverso il discorso per il Superbonus: le caldaie hanno portato movimenti per 565 milioni di euro, le pompe di calore 861 milioni, mentre i sistemi ibridi sono arrivati a 1,2 miliardi, come ricorda Il Sole 24 Ore. Non un caso, considerando che proprio questi sistemi aiutano a raggiungere facilmente il miglioramento di due classi energetiche necessario per accedere al bonus.

Superbonus ed Ecobonus, cosa cambia con le nuove regole Ue

Le regole, però, potrebbero cambiare. Già con la direttiva case green nel 2024 potrebbe arrivare il divieto di sconti fiscali per l’installazione di caldaie a gas. Anche se in quel caso si prevedono deroghe per le caldaie alimentate a gas rinnovabili e verdi.

Nei due nuovi regolamenti, inoltre, cambierà l’etichettatura energetica per i sistemi di riscaldamento. E cambieranno, di conseguenza, anche gli incentivi: si potrà accedere ai bonus casa solamente migliorando l’immobile di due classi energetiche. Serviranno, probabilmente dal settembre 2025, almeno le classi B e C.

Quali caldaie verranno escluse dai bonus

Con queste nuove regole, in sostanza, sarà vietata la vendita delle caldaie a condensazione. E non sarebbero consentiti, in moltissimi casi, neanche i sistemi ibridi. In sostanza nelle classi energetiche più alte ci sarebbero soprattutto le pompe di calore elettriche. Il che vuol dire che tutti i bonus edilizi, come Superbonus ed Ecobonus, potrebbero radicalmente cambiare, escludendo molti interventi dagli sconti fiscali.

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