Stop riforma Fornero, com’è andato l’incontro tra sindacati e governo

Simone Micocci

19/01/2023

24/01/2023 - 15:26

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Riforma pensioni, si è tenuto oggi il primo confronto tra ministero del Lavoro e sindacati. Resta il dubbio riguardo alla fattibilità di un’operazione che porti al superamento della legge Fornero.

Stop riforma Fornero, com’è andato l’incontro tra sindacati e governo

È stato un incontro preliminare, con qualche momento di tensione, quello a cui hanno preso parte oggi i vertici del ministero del Lavoro, compresa la ministra Marina Calderone, e le parti sociali per discutere della riforma delle pensioni che, almeno stando ai proclami di una parte della maggioranza, dovrebbe portare all’addio della legge Fornero.

Per il momento, però, Calderone - almeno stando a quanto dichiarato dai presenti - non ha fatto menzione a come si cercherà di superare le regole ormai in vigore dal 2011, né tantomeno se si punterà sull’estensione della Quota 41 oppure su altre misure di flessibilità.

L’unico impegno che si è preso la ministra riguarda Opzione donna, per la quale con la legge di Bilancio 2023 ne è stata limitata la platea delle potenziali beneficiarie. A tal proposito, ha garantito che già oggi la questione verrà posta in Consiglio dei ministri, assicurando che verrà fatto il possibile per rivedere Opzione donna già da quest’anno.

Riforma delle pensioni, quello di oggi è solamente l’inizio di un lungo confronto

Per il governo hanno preso parte all’incontro la ministra del Lavoro, Marina Calderone, il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, e il sottosegretario all’Economia Federico Freni. A questi si sono aggiunti i vertici dei sindacati Cgil, Cisl e Uil, ossia i segretari Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri. Presente anche il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico.

In apertura, la ministra del Lavoro si sarebbe rivolta ai presenti annunciando di voler pianificare un percorso di lungo periodo. Una riforma che dovrebbe seguire determinati step, così da arrivare a un risultato finale entro la fine della legislatura.

Risultato che potrebbe portare al - parziale o totale - superamento della legge Fornero, come da tempo chiedono i sindacati oltre a essere nel programma della Lega, di cui però la ministra non ha parlato.

Ha però annunciato una rottura rispetto al passato, perlomeno nel modus operandi: non ci saranno, infatti, interventi tampone, come ad esempio sono state Quota 100 o la più recente Quota 103, in quanto l’obiettivo è di attuare una riforma strutturale per dare certezze a chi pianifica il proprio percorso verso la pensione.

Addio Fornero? Dal presidente dell’Inps non arrivano buone notizie

Tuttavia, a spegnere gli entusiasmi per quella che potrebbe essere una riforma delle pensioni che rivedrà completamente le regole dettate nell’inverno del 2021 ci ha pensato il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico.

Questo ha fatto presente che nei prossimi anni la situazione sarà delicata, in quanto il bilancio non appare ottimistico. Nel dettaglio, al 2029 si stima che il rapporto tra lavoratori e pensioni calerà dall’1,4 all’1,3 per cento, mentre nel 2050 sarà persino di 1 a 1. In questo modo aumenterà la spesa pensionistica, ma allo stesso tempo caleranno le entrate per l’Istituto; una prospettiva che di certo non agevola la riforma, in quanto non sarà semplice garantire sostenibilità al sistema e nel contempo permettere persino a un maggior numero di persone di andare in pensione.

Dubbi sulle risorse

A tal proposito una domanda che si sono posti i sindacati riguarda le risorse a disposizione per la riforma delle pensioni. D’altronde solamente Quota 41 per tutti - individuata come soluzione per l’addio alla legge Fornero, almeno per quanto riguarda la pensione anticipata - costerebbe subito dai 4 ai 5 miliardi.

Tuttavia, dal governo non sono arrivate risposte a riguardo e a ribattere a uno stizzito Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, è stato il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, il quale ha spiegato che prima di parlare di risorse servirà capire quali interventi mettere in campo. “Siamo qui per capirlo insieme e per condividere un metodo”, avrebbe poi concluso il sottosegretario.

Sarà un tavolo allargato

Un nuovo incontro è in programma l’8 febbraio, quando il confronto dovrebbe entrare nel vivo tanto da prospettare alcune soluzioni pratiche. L’obiettivo è di arrivare a un accordo per la riforma delle pensioni - che Calderone ha descritto come “un impegno preso insieme, una priorità” - entro la primavera, così da iscrivere le risorse nel Def.

Per farlo si ascolteranno tutti coloro che “vorranno portare contributi”, creando così “un’agenda per le riflessioni sul sistema pensionistico italiano”.

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