Stipendio colf e badanti, aumento nel 2023 con l’inflazione: quanto costa alle famiglie?

Teresa Maddonni

30 Novembre 2022 - 18:16

Possibile aumento dello stipendio colf e badanti in automatico dal 1° gennaio 2023 con l’adeguamento all’inflazione e rischio stangata per le famiglie italiane secondo Fidaldo.

Stipendio colf e badanti, aumento nel 2023 con l’inflazione: quanto costa alle famiglie?

L’aumento dello stipendio di colf e badanti potrebbe scattare in automatico dal 1° gennaio 2023 a causa dell’inflazione e il conseguente aumento dei prezzi che i cittadini italiani stanno registrando in questo caldo autunno.

Il rischio è una stangata per le famiglie italiane che si potrebbero ritrovare nel nuovo anno a pagare molto di più i collaboratori domestici, quindi colf, badanti e anche baby sitter, e con non poche difficoltà.

A lanciare l’allarme dell’aumento senza controllo dello stipendio di colf e badanti dal prossimo anno ormai alle porte è Fidaldo (Federazione Italiana dei Datori di Lavoro Domestico) in rappresentanza di Nuova Collaborazione, Assindatcolf, Adld e Adlc, tutte sigle sindacali che rappresentano i datori di lavoro domestico appunto e quindi le famiglie italiane.

Ma quanto potrebbe costare alle famiglie italiane l’aumento automatico dello stipendio di colf e badanti dal 1° gennaio? Vediamolo nel dettaglio secondo quanto riportano le associazioni di categoria e perché c’è il rischio di una stangata per i datori di lavoro.

Stipendio colf e badanti, aumento nel 2023 con l’inflazione: perché

Lo stipendio di colf e badanti rischia un aumento automatico a causa dell’inflazione a partire dal 1° gennaio e per le famiglie italiane potrebbe diventare difficile sostenerne il peso.

Il Contratto collettivo nazionale del lavoro per colf e badanti scade il prossimo 31 dicembre e se non si raggiunge un accordo economico per la parte retributiva, dal 1° gennaio 2023 potrebbe scattare l’aumento automatico con un adeguamento all’80% dell’inflazione che si basa sugli incrementi dell’indice annuo dei prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati accertati dall’Istat. L’aumento automatico calcolato per lo stipendio dei lavoratori domestici potrebbe essere del 9%.

“Dal 1° gennaio le famiglie datrici di lavoro domestico rischiano una stangata rispetto allo stipendio di colf, badanti e baby sitter. Dal 2023 scatteranno, infatti, gli aggiornamenti delle retribuzioni in base alla variazione dell’indice Istat dei prezzi al consumo: il pericolo è quello di veder lievitare la busta paga di circa il 9% rispetto agli attuali minimi. Siamo molto preoccupati perché il tempo per intervenire stringe, considerando che entro il 20 dicembre il Ministero del Lavoro dovrà convocare la Commissione nazionale per l’aggiornamento retributivo, così come previsto all’art. 38 del Ccnl, e che in assenza di accordo tra le parti sociali scatterà l’aumento in via automatica.”

Questo si legge infatti nel comunicato stampa di Assindatcolf che riporta quanto dichiarato da Fidaldo nel corso della presentazione del secondo report di ricerca sugli interventi delle regioni e delle città italiane in tema di lavoro domestico denominato “Atlante Fidaldo”, che si è svolta oggi a Roma presso la sala Einaudi della Confedilizia.

Ovviamente siamo dinanzi alla posizione di una sola delle parti chiamate in causa nel rinnovo del contratto e nell’aumento delle retribuzioni di colf e badanti. Occorrerà tenere conto anche della posizione dei sindacati che tutelano i lavoratori domestici.

Stipendio colf e badanti, aumento nel 2023 con l’inflazione: quanto costa alle famiglie

E non costerà poco alle famiglie l’aumento dello stipendio di colf e badanti, sempre secondo quanto calcolato da Fidaldo, se non si ragionerà a tavolino sul rinnovo del Ccnl almeno nella parte economica, come avvenuto per il Ccnl di docenti e collaboratori scolastici.

L’aumento in busta paga stimato dal sindacato di categoria per le famiglie che assumono regolarmente colf e badanti potrebbe arrivare fino a 125 euro in più al mese.

“Secondo i nostri calcoli – si legge infatti nel comunicato stampa sopraccitato – nel caso di una badante si potrebbe anche arrivare a dover pagare 125 euro in più al mese, che all’anno diventerebbero 2mila. Aumenti che solo in parte saranno compensati dagli adeguamenti delle pensioni, i cui beneficiari sono però una platea ristretta, e dal rinnovo dei contratti collettivi scaduti di altri comparti, ove venissero rinnovati nel corso del 2023.”

Sempre Fidaldo auspica “che attraverso un confronto con le parti sociali si possa arrivare a uno scaglionamento nel tempo di questi incrementi che peseranno sui budget familiari già gravati dagli aumenti del prezzo del gas e delle bollette.”

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