Sondaggio crisi di governo: meglio elezioni subito, non convince maggioranza M5S-PD

Alessandro Cipolla

22 Agosto 2019 - 11:16

I risultati del nostro sondaggio sugli scenari a seguito delle dimissioni di Conte: per il 57% dei nostri lettori la soluzione migliore è quella delle elezioni, non piace per nulla l’ipotesi di un nuova maggioranza gialloverde mentre si ferma al 31% di gradimento la possibilità di un’alleanza tra il PD e i 5 Stelle.

Sondaggio crisi di governo: meglio elezioni subito, non convince maggioranza M5S-PD

Meglio elezioni anticipate a fine ottobre che la nascita di una nuova maggioranza, di qualsiasi colore essa sia. Questo è il responso del nostro sondaggio, lanciato nella giornata di ieri, su quale potrebbe essere la soluzione migliore a questa crisi di governo in atto.

Per il 57,6% dei lettori che hanno risposto al sondaggio, che ricordiamo ha valore soltanto indicativo e non scientifico visto che non è stato realizzato a campione, lo scenario migliore sarebbe quello delle elezioni anticipate.

Per il 30,9% dei partecipanti invece sarebbe auspicabile un nuovo governo formato da Movimento 5 Stelle e Partito Democratico, mentre soltanto il 9,4% fa il tifo per una pace tra pentastellati e Lega per dare il via a un bis della maggioranza gialloverde. Il 2,1% infine non ha espresso alcuna preferenza.

Nel pieno delle consultazioni lampo subito imposte dal Colle, del resto il tempo a disposizione è veramente poco, al momento sarebbe in atto un tentativo di accordo tra PD e 5 Stelle. Se però entro lunedì Mattarella non avrà il nome del premier sulla sua scrivania, il Presidente non potrà fare altro che sciogliere le Camere e indire delle elezioni anticipate.

Sondaggio: meglio il ritorno alle urne

L’idea sbagliata che uno potrebbe farsi guardando i risultati del nostro sondaggio è quella di pensare, date le varie percentuali, che i numeri in questione possano in qualche modo rispecchiare la preferenza per un partito o un altro.

Mai come in questo momento gli elettori di tutte le forze politiche sono così spaccati. In teoria soltanto i simpatizzanti di Fratelli d’Italia potrebbero non avere dubbi nel preferire delle elezioni immediate, al pari di quelli di Forza Italia specie se il centrodestra dovesse presentarsi unito.

Anche nella Lega oggettivamente la maggioranza sembrerebbe propendere per questa ipotesi, ma c’è pure chi vorrebbe un secondo governo con il Movimento 5 Stelle.

I più machiavellici poi potrebbero fare il tifo per un accordo tra i grillini e il PD, confidando in un loro insuccesso per vedere crescere ancora di più la popolarità di Salvini: in teoria sarebbe la strategia dei popcorn evocata da Renzi a maggio 2018 questa volta ribaltata nei protagonisti.

Diviso naturalmente è il popolo dei 5 Stelle tra chi vorrebbe continuare con il Carroccio, chi invece provare con il Partito Democratico e chi invece, sulle ali dell’entusiasmo per la crescente popolarità di Conte, provare a misurarsi alle urne con l’ex premier come candidato.

Pure tra gli elettori del Partito Democratico c’è forte scetticismo in merito alla possibilità di un accordo con il Movimento, idea questa lanciata da Renzi mentre il segretario Zingaretti non ha mai nascosto di pensare al voto.

Soltanto sommando tutti questi punti di vista si può avere una chiave di lettura per il sondaggio. In generale i nostri lettori spingono per un rapido ritorno alle urne, ma una buona fetta spera nella formazione di un nuovo governo forse più spaventati dal pericolo dell’aumento dell’Iva che veramente convinti che una maggioranza giallorossa, o anche un bis di quella gialloverde, possa veramente essere la soluzione migliore.

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