Riunione Bank of England: tassi di interesse salgono al 4,25%

Violetta Silvestri

23 Marzo 2023 - 13:15

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Riunione Bank of England: i tassi di interesse aumentano ancora di 25 punti base e raggiungono il 4,25%.

Riunione Bank of England: tassi di interesse salgono al 4,25%

Riunione Bank of England: non si ferma la corsa al rialzo dei tassi e con altri 25 punti base di aumento anche la banca centrale inglese decide di continuare a lottare contro l’inflazione troppo elevata.

In poco più di una settimana tutto è cambiato nello scenario del Regno Unito, dove si stavano diffondendo speculazioni su una possibile pausa nella politica monetaria aggressiva. Così non è stato, anche a causa dei dati sull’inflazione di febbraio, che ha accelerato contrariamente alle aspettative.

Nella riunione di marzo, quindi, BoE ha optato per un ulteriore intervento sui tassi di interesse che così raggiungono il 4,25%.

Riunione Bank of England: è lotta all’inflazione con tassi al 4,25%

Il Comitato di politica monetaria della Bank of England ha votato 7 contro 2 a favore di un ulteriore rialzo di 25 punti base dei tassi.

Nonostante le turbolenze nel settore bancario, quindi, si è voluto proseguire con un intervento aggiuntivo sul costo del denaro, prevedendo anche che l’economia britannica eviterà una recessione per ora e che l’inflazione rimane un rischio.

BoE è stata la prima grande banca centrale a iniziare ad aumentare i tassi nel dicembre 2021 e sembrava probabile che si unisse alla Bank of Canada, che questo mese ha smesso di alzare i costi di prestito.

Le scommesse all’inizio della settimana sull’interruzione della serie di rialzi dei tassi da parte della Bank of England sono state ulteriormente rafforzate dal salvataggio di Credit Suisse e dal crollo della Silicon Valley Bank, che hanno mostrato come alcune banche stessero lottando per adeguarsi a costi di indebitamento più elevati.

La scelta, invece, è stata di aumentare ancora il costo del denaro con altri 25 punti base. Il punto chiave della decisione è stata la lettura dell’inflazione di febbraio, balzata al 10,4% e più in alto delle attese.

Parte dell’aumento a sorpresa è dipeso da fattori eccezionali, come la carenza di verdure legata alle condizioni meteorologiche che ha portato a scaffali vuoti nei supermercati e ha contribuito a far salire i prezzi di cibo e bevande analcoliche al loro ritmo più veloce da 45 anni.

Tuttavia prezzi più alti sono emersi anche in settori come l’ospitalità, dove il costo del lavoro gioca un ruolo importante. L’inflazione annuale dei servizi, considerata una misura chiave della pressione sui prezzi interni, è aumentata al 6,6%. Nel settore dell’ospitalità, è salita al tasso più alto mai registrato.

Non solo, nonostante il rallentamento, l’inflazione energetica nel Regno Unito rimane molto più elevata che negli Stati Uniti e nell’Eurozona, riflettendo il diverso livello di sostegno del governo al caro-bollette e l’esposizione del paese al mercato energetico internazionale.

La mossa della banca centrale del Regno Unito si allinea a quella delle altre, con Bce, Fed e Banca Nazionale Svizzera che hanno tutte proseguito con un rialzo dei tassi.

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