Ristori inclusi nel provvedimento di zona rossa: la richiesta delle Regioni

Mario D’Angelo

21/02/2021

Vaccinazione più rapida, revisione parametri e ristori inclusi nei decreti di chiusura: le richieste delle Regioni al Governo.

Ristori inclusi nel provvedimento di zona rossa: la richiesta delle Regioni

Ore cruciali quelle di domenica tardo pomeriggio nelle trattative fra Governo e Regioni per definire le regole anti-Covid delle prossime settimane. Alle 19 di domenica si è tenuta la conferenza fra i territori e la ministra per gli Affari regionali Mariastella Gelmini, al termine della quale è emerso un documento con le richieste delle Regioni all’esecutivo nell’ambito della situazione epidemiologica.

Fra di esse spiccano l’inclusione dei ristori nel provvedimento che istituisce una data zona rossa e il coinvolgimento delle aziende locali in alcune fasi della produzione dei vaccini.

Richieste molto precise cui il Governo Draghi sarà chiamato a rispondere nel Decreto Covid, che prenderà forma già nel Consiglio dei Ministri convocato per domattina.

Campagna di vaccinazione

La priorità per tutte le Regioni sono i vaccini. “Il meccanismo sta andando troppo a rilento, si legge nel documento, il problema adesso risiede nell’approvvigionamento delle dosi, che dipende dal Governo”. I governatori chiedono adesso un diretto coinvolgimento delle aziende locali nel processo produttivo, “tenendo presente che vi sono aziende e filiere nazionali in grado di realizzare alcune fasi della produzione”.

Allo scopo di rendere più rapida e capillare la vaccinazione, è stato appena raggiunto un protocollo d’intesa sul coinvolgimento dei medici di famiglia.

Revisione dei parametri colori

Altro nodo molto importante è la richiesta di rivedere i parametri in base ai quali si categorizzano le Regioni. Questo significherebbe non solo una semplificazione dei parametri, ma anche “un cambio di passo che consenta di coniugare le misure di sicurezza sanitaria con la ripresa economica e delle attività culturali e sociali”.

Tempistica dei provvedimenti

Gli eventuali nuovi provvedimenti (DPCM, ordinanze del Ministero della Salute) - questa è l’altra richiesta delle Regioni - siano comunicati “con congruo anticipo”. Dovrebbero essere più chiare le indicazioni da parte di CTS e ISS riguardo le limitazioni e le attività da chiudere.

Ristori

Secondo le Regioni i provvedimenti di chiusura per i singoli territori dovrebbero attivare contemporaneamente gli indennizzi per le attività che chiudono. Pertanto le Regioni chiedono l’ampliamento della cabina di regia “ai ministri dello Sviluppo economico, dell’Economia e degli Affari regionali”. Nello specifico si tratterebbe di un ministro della Lega (Giorgetti), una di Forza Italia (Gelmini) e un tecnico (Franco).

Scuola

Quanto alla scuola e all’università, per le Regioni una parziale soluzione sarebbe di elaborare “un’apposita numerazione di rischio”. Sono state chieste, inoltre, “forme di congedo parentale e ulteriori risorse economiche a sostegno dei genitori” nei contesti in cui è attiva la dad.

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