Rinnovo contratto scuola, sindacati verso la firma definitiva: aumento stipendi e novità

Teresa Maddonni

16 Gennaio 2024 - 22:08

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Aumento degli stipendi e altre novità in arrivo con il rinnovo del contratto scuola 2019-2021 che, con la firma dei sindacati prevista il 18 gennaio presso l’Aran, sarà definitivamente esecutivo.

Rinnovo contratto scuola, sindacati verso la firma definitiva: aumento stipendi e novità

Mancano poche ore alla firma definitiva del rinnovo del contratto scuola 2019-2021 che porterà all’aumento stabile degli stipendi di insegnanti, presidi e del personale Ata amministrativo e non.

I sindacati, a esclusione di Uil Scuola Rua, sono stati convocati dall’Aran per giovedì 18 gennaio, quando verrà siglato il rinnovo del contratto Istruzione e Ricerca già parzialmente in vigore dal momento che un anticipo dell’aumento in busta paga per insegnanti e personale scolastico è già stato riconosciuto, compresi gli arretrati.

La Corte dei Conti in un comunicato odierno ha fatto sapere di aver certificato positivamente, pur con le dovute osservazioni, il Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro del comparto Istruzione e Ricerca.

Intanto si parla già del rinnovo del contratto scuola del successivo triennio 2022-2024 e il governo ha già riconosciuto in merito l’anticipo dell’Indennità di vacanza contrattuale.

Vediamo allora quali sono le novità del rinnovo del contratto scuola che sarà ufficialmente esecutivo con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale.

Rinnovo contratto scuola: l’aumento degli stipendi diventa stabile

Con la firma che porta al rinnovo definitivo del contratto scuola anche gli aumenti stipendiali diventano stabili. Una parte degli aumenti di stipendio per il personale scolastico era già stata riconosciuta a partire da dicembre 2022, anche con l’accredito degli arretrati, per il periodo di vacanza contrattuale a partire dal 2019. Anche i precari, per i periodi coperti dal contratto a tempo determinato nel triennio, hanno ottenuto il riconoscimento della somma spettante.

Ora nel 2024 viene riconosciuta la parte restante dell’aumento degli stipendi che sarà di poche decine di euro. Pertanto gli aumenti dello stipendio, con il rinnovo del contratto scuola, complessivamente dovrebbero essere di:

  • 124 euro per i docenti (si tratta di un importo medio lordo dal momento che la cifra varia a seconda dell’anzianità di servizio e dell’ordine e grado di scuola presso la quale si presta servizio);
  • 190 euro per i Direttori dei servizi generali e amministrativi.

Con il rinnovo del contratto scuola, sempre per quanto riguarda gli stipendi, vengono riconosciuti anche:

  • un incremento stabile della Retribuzione Professionale Docenti (RPD) con un importo complessivo ridefinito che va da 194,80 a 304,30 euro al mese;
  • un incremento del Compenso Individuale Accessorio (Cia) che porta a un valore rideterminato complessivo rideterminato che va da 79,40 a 87,50 euro;
  • un aumento del 10 per cento per il pagamento delle ore aggiuntive, in questo caso anche riservato al personale Ata.

Nell’ipotesi di contratto, per quanto concerne sempre la parte economica, è stato previsto anche un bonus una tantum di 66 e 44 euro, rispettivamente per insegnanti e personale Ata, per il servizio svolto nell’anno scolastico 2022/2023 ma che ancora non è chiaro quando verrà corrisposto.

Rinnovo contratto scuola: indennità di disagio

Tra le novità introdotte con il rinnovo del contratto scuola, stando all’ipotesi siglata lo scorso luglio, dovrebbe arrivare anche l’indennità di disagio per gli assistenti tecnici del primo ciclo di istruzione che si conclude con la secondaria di primo grado, la terza media per intenderci.

Gli assistenti tecnici che riceveranno l’indennità di disagio saranno coloro che vengono assegnati a più sedi con un aumento dello stipendio che andrà da un minimo di 350 a un massimo di 800 euro. L’importo dell’indennità di disagio viene definito in sede di contrattazione collettiva integrativa tenendo conto del numero di sedi cui fa capo l’assistente tecnico e la distanza da percorrere.

Per quanto riguarda la parte normativa del rinnovo del contratto scuola troviamo alcune novità e nel dettaglio:

  • la formazione avviene nell’orario di servizio degli insegnanti e fuori dall’orario di insegnamento. Se le attività avvengono fuori sede le spese sono retribuite. Il personale docente ha comunque diritto a 5 giorni nell’anno scolastico dedicati alla formazione con l’esonero dal servizio e relativa sostituzione;
  • le attività dei Glo, gruppi di lavoro operativi per l’inclusione, rientrano nelle 40 ore obbligatorie per le attività funzionali;
  • nel Ccnl entra anche il vincolo triennale nella sede assegnata ai docenti prima di poter chiedere la mobilità.

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