Reato di tortura in Italia: disciplina, pena e aggravanti

Isabella Policarpio

4 Novembre 2019 - 16:25

Reato di tortura, cos’è e come è disciplinato in Italia: pene previste, aggravanti e condotte tipiche. Cos’è il reato di tortura dopo l’intervento legislativo del 2017.

Reato di tortura in Italia: disciplina, pena e aggravanti

Il reato di tortura è stato introdotto nel nostro ordinamento dopo le pressioni esercitate in ambito europeo e internazionale in quanto nel Codice penale originario non era previsto. Così nel 2017 la legge numero 110 ha introdotto anche in Italia il reato di tortura, precisamente all’articolo 613 bis e 613 ter del Codice penale, recependo - finalmente - le indicazioni della Convenzione di New York del 1984 sulla repressione della tortura nel mondo.

Adesso in Italia la tortura è considerato un reato contro i diritti dell’uomo, ed è punita severamente in base alle lesioni inflitte sulla vittima, se questa muore il torturatore è condannato all’ergastolo. In molto Paesi tuttavia, la tortura, manifesta o celata, resta una pratica ancora legale.

Vediamo in cosa consiste il reato di tortura, come è la disciplina nel nostro ordinamento e quali sono i Paesi in cui torturare non è ancora vietato.

Reato di tortura: l’articolo 613 bis del Codice penale

Dopo diversi ammonimenti da parte dell’Unione europea, nel 2017 l’Italia si è adeguata alla disciplina internazionale introducendo il reato di tortura. Questo è previsto dall’articolo 613 bis del Codice penale come segue:

“Chiunque, con violenze o minacce gravi, ovvero agendo con crudeltà, cagiona acute sofferenze fisiche o un verificabile trauma psichico a una persona privata della libertà personale o affidata alla sua custodia, potestà, vigilanza, controllo, cura o assistenza, ovvero che si trovi in condizioni di minorata difesa, è punito con la pena della reclusione da quattro a dieci anni se il fatto è commesso mediante più condotte ovvero se comporta un trattamento inumano e degradante per la dignità della persona.”

Questa fattispecie di reato è funzionale a tutelare sia la dignità personale, intesa come libertà di autodeterminarsi e condurre una vita adeguata nel rispetto delle proprie convinzioni, sia l’integrità fisica della persona, quindi il suo stato di salute in generale.

La tortura infatti è doppiamente pericolosa perché umilia l’individuo sia dal punto di vista fisico che psicologico, quindi è una condotta più grave delle semplici lesioni poiché il torturatore ha il preciso scopo di arrecare anche un danno psicologico alla vittima.

Tortura: quali sono le pene previste

La sanzione prevista dall’articolo 613 bis del Codice penale per il torturatore è la reclusione in carcere da un minimo di 4 anni fino a 10, e può aumentare se si presentano le circostanze aggravanti che andremo ad elencare.

In particolare, la pena per il reato di tortura è aggravata se il fatto è commesso da un Pubblico ufficiale o un incaricato di un pubblico servizio (come le Forze dell’ordine ad esempio); in questo caso la reclusione va dai 5 ai 12 anni.

Inoltre la pena può essere aumentata dal giudice anche quando la vittima subisce delle lesioni particolarmente gravi: se le torture inflitte hanno i connotati di una lesione grave la pena è aumentata di un terzo, fino alla metà per lesioni gravissime, fino a 30 anni in carcere se provocano la morte non volute e l’ergastolo quando il decesso della vittima era lo scopo del torturatore.

Tortura, i Paesi in cui non è reato

Condannare la tortura potrebbe sembrare scontato, ma non lo è affatto. Basta pensare che in Italia, Paese dalla secolare cultura giuridica, il reato di tortura è stato ufficialmente introdotto solo nel 2017, circa tren’anni dopo la sua condanna a livello internazionale.

Ad oggi la tortura è ammessa in molti Stati e viene utilizzata principalmente come metodo per estorcere informazioni ai dissidenti politici o contro la criminalità organizzata.

La tortura è ancora legale o per essa si chiude un occhio in Turchia, in Iran, Russia, Egitto, Palestina e Israele. Dall’altro lato, invece, tra i Paesi più virtuosi che hanno introdotto prima il reato di tortura ci sono gli Stati Uniti, la Germania, la Francia e il Regno Unito.

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# Reato

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