Quanto vale Expo 2030? Orario del voto, città candidate e previsioni per Roma

Alessandro Cipolla

28 Novembre 2023 - 11:40

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Oggi è il giorno decisivo per l’assegnazione di Expo 2030: l’orario del voto, le città candidate e quali sono le previsioni per Roma che non parte con i favori del pronostico.

Quanto vale Expo 2030? Orario del voto, città candidate e previsioni per Roma

Expo 2030 oggi è il gran giorno. Tutto pronto a Parigi per l’assegnazione dell’Esposizione Universale e Internazionale, con Roma che è in ballo insieme a Riad (Arabia Saudita) e Busan (Corea del Sud). La candidatura di Mosca invece è stata declinata dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.

Le operazioni di assegnazione di Expo 2030 prenderanno il via alle 13.30 quando le tre città presenteranno i loro dossier; subito dopo prenderanno il via le operazioni di voto con il responso che dovrebbe arrivare a metà pomeriggio intorno alle ore 17:00, ma per il verdetto finale potrebbe occorrere più tempo.

Il regolamento infatti prevede che una città debba ottenere alla prima votazione circa 120 voti - due terzi dei 182 votanti totali - altrimenti sarà necessario un ballottaggio tra i due candidati più gettonati.

La speranza di Roma è proprio questa: arrivare al ballottaggio con Riad - grande favorita per l’assegnazione dell’Expo 2030 - sperando poi di calamitare i voti presi da Busan nella prima votazione.

Al momento Roma viene accreditata di circa 50 voti contro i 90 di Riad: nelle ultime ore però tra i corridoi di Parigi sarebbero in corso serrate trattative, con diversi Paesi che alla prima votazione potrebbero scegliere una città per poi cambiare idea al ballottaggio. Tutto si potrebbe decidere di conseguenza nei quindici minuti di pausa tra il primo e il secondo voto.

Quanto vale Expo 2030

L’assegnazione di Expo 2030 sarebbe fondamentale per Roma, scesa in campo nel 2021 su spinta dell’allora premier Mario Draghi. A Parigi per il voto finale non sarà presente l’attuale premier Giorgia Meloni, un’assenza che ha suscitato più di un malumore politico.

Ce l’abbiamo messa tutta - ha dichiarato Massimo Scaccabarozzi presidente della fondazione Roma Expo 2030 -, ci abbiamo sempre creduto e continuiamo a crederci. Roma, il Lazio e l’Italia hanno le carte in regola per aggiudicarsi l’Expo grazie ad un progetto senza eguali e grazie a principi di valori e cultura che da sempre contraddistinguono il nostro Paese”.

Il dossier di Roma per Expo 2030 - la Capitale doveva ospitare l’esposizione del 1942 tanto che fu creato ad hoc il quartiere Eur ma poi l’evento venne cancellato a causa della Seconda Guerra Mondiale - è un voluminoso faldone di 618 pagine.
Come da tradizione e da regolamento, poco sappiamo del programma presentato da ogni città candidata; per quanto riguarda Roma l’unica cosa che è trapelata riguarda una sorta di suddivisione in tre aree: la Città, il Boulevard e il Parco.

L’assegnazione di Expo 2030 potrebbe garantire a Roma l’arrivo di circa 30 milioni di turisti, tanto che si stima che l’evento possa valere 50 miliardi di euro e il 3% del Pil.

Per Expo 2015 a Milano sono stati oltre 21 milioni i visitatori, con lo Stato che complessivamente avrebbe sborsato 2,3 miliardi per sostenere l’organizzazione dell’evento; per quanto riguarda il Pil l’impatto sarebbe stato tra lo 0,3 e lo 0,4%, con un impatto sull’economia italiana quantificato in 2,7 miliardi.

Per Expo 2030 i numeri sembrerebbero essere ben diversi, ma prima di fare ogni calcolo Roma dovrà vincere la sua partita parigina superando la grande favorita Riad: dopo l’assegnazione dei Mondiali di calcio 2030, l’Arabia Saudita sarebbe vicina ora anche all’esposizione universale.

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