Quando ereditano gli ascendenti?

Ilena D’Errico

30 Aprile 2023 - 14:46

Ecco quando ereditano gli ascendenti se il defunto non ha lasciato testamento in loro favore e come viene ripartita l’eredità.

Quando ereditano gli ascendenti?

Il Codice civile stabilisce in modo preciso la successione in mancanza di testamento, comprendendo oltre al coniuge anche discendenti e ascendenti del defunto, che sono chiamati all’eredità in ordine di grado. Posto che il coniuge e i figli del defunto, soprattutto questi ultimi, hanno una priorità particolare, vediamo quando ereditano gli ascendenti e chi sono.

Chi sono gli ascendenti e quando ereditano

Gli ascendenti sono parenti in linea retta da cui il defunto discende, si hanno quindi:

  • I genitori, ascendenti di primo grado;
  • i nonni, ascendenti di secondo grado;
  • i bisnonni, ascendenti di terzo grado.

In assenza di testamento, gli ascendenti rientrano fra gli eredi successibili al defunto, sempre con un ordine di priorità rispetto al grado di parentela. Se sono presenti i genitori, ad esempio, i nonni non sono chiamati all’eredità e così via. Per quanto riguarda nonni e bisnonni bisogna poi considerare che non c’è alcuna distinzione rilevante fra le linee, di conseguenza il diritto di succedere dei nonni/bisnonni paterni è il medesimo della controparte materna e concorrente. Il principio di priorità dei parenti più vicini di grado si applica, tuttavia, anche quando le linee sono differenti. Per fare un esempio, se sono presenti i nonni paterni e i bisnonni materni sono i primi ad ereditare, con esclusione della chiamata all’eredità dei secondi meno vicini di grado.

Quando ereditano i genitori

Essendo la linea successoria organizzata dal punto di vista del grado di parentela, è chiaro che sono i genitori i primi potenziali chiamati all’eredità, anche per ragioni probabilistiche di età. I genitori, tuttavia, se non espressamente indicati nel testamento, non ereditano a priori, ma soltanto in mancanza di figli del defunto. La presenza dei figli esclude, infatti, la chiamata all’eredità di qualsiasi altro possibile erede oltre al coniuge. Anche quest’ultimo, se presente, è sempre chiamato all’eredità e concorre nella successione con gli altri parenti designati.

Nel dettaglio, se il defunto non aveva figli, succedono nel patrimonio ereditario il coniuge, i genitori e i fratelli o sorelle del defunto. Ai genitori, nelle ipotesi per cui è prevista la loro chiamata all’eredità (sostanzialmente in mancanza di figli del defunto) è poi spettante una misura pari a ¼ del patrimonio ereditario, chiaramente da dividere in parti uguali fra loro. Altrimenti, quando oltre ai genitori sono presenti i fratelli e le sorelle del defunto, la quota minima dei genitori è pari alla metà dell’eredità. Infine, se i genitori concorrono solo con il coniuge, è invece garantito loro 1/3 del patrimonio ereditario. I genitori sono poi chiamati a ereditare l’intero patrimonio del defunto quando mancano sia il coniuge che fratelli e sorelle (oltre ovviamente ai figli).

Quando ereditano i nonni e bisnonni

I genitori ereditano in mancanza dei figli del defunto, concorrendo con il coniuge e i fratelli. Allo stesso modo, affinché i nonni siano chiamati all’eredità è necessario che manchino tutti questi possibili eredi. In altre parole, i nonni ereditano soltanto quando il defunto non lascia coniuge, figli, genitori o fratelli (né loro discendenti). Diversamente da quanto accade per i genitori, infatti, i fratelli del defunto e i loro discendenti non concorrono con i nonni ma li escludono automaticamente dalla chiamata ereditaria. I nonni ereditano in questa ipotesi tutto il patrimonio ereditario del defunto, metà per ogni linea (¼ dell’eredità a ogni nonno se tutti in vita). L’articolo 569 del Codice civile stabilisce infatti che:

A colui che muore senza lasciare prole, ne genitori o fratelli o sorelle o loro discendenti, succedono per una metà gli ascendenti della linea paterna e per l’altra metà gli ascendenti della linea materna.

Di pari passo, i bisnonni sono chiamati all’eredità quando sono mancanti tutti i possibili chiamati indicati, compresi i nonni. A prescindere dalla presenza o meno di tutti i nonni materni o paterni, infatti, è il grado di parentela a far la differenza. Per assenza dei chiamati all’eredità, comunque si comprende genericamente anche la rinuncia all’eredità da parte dei soggetti stabiliti. Per fare un ulteriore esempio, i nonni ereditano anche quando ci sono in vita i genitori del defunto ma questi rinunciano.

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