Qual è il principale rischio legato alla mafia in Italia? Il sondaggio

Alessandro Cipolla

20/01/2023

Il sondaggio di Money.it: quale sarebbe il principale rischio legato al radicamento e all’espansione della mafia in Italia?

Qual è il principale rischio legato alla mafia in Italia? Il sondaggio

Qual è il principale rischio legato alla mafia in Italia? Questo è il sondaggio che Money.it ha voluto proporre ai suoi lettori dopo che l’arresto di Matteo Messina Denaro, il super boss preso dopo quasi trent’anni di latitanza, ci ha fatto capire quanto Cosa Nostra e tutte le altre organizzazioni criminali nel nostro Paese siano radicate nel territorio.

SONDAGGIO CHIUSO QUI I RISULTATI

La rete di coperture di cui ha potuto godere Matteo Messina Denaro durante la sua lunga latitanza, è il perfetto esempio del potere della mafia che da molto tempo non è più un fenomeno riguardante la sola Sicilia.

Dalla ndrangheta alla camorra passando per la sacra corona unita, le diverse organizzazioni malavitose presenti in Italia, spesso interconnettendosi tra di loro, da diversi anni sono riuscite a infiltrarsi nel tessuto politico e amministrativo, gestendo non solo le tradizionali attività criminali ma anche appalti e fondi pubblici, creando una sorta di economia sommersa parallela che da sempre rappresenta un macigno per lo sviluppo di alcune zone.

Lo scopo di questo sondaggio, che ricordiamo non ha un valore scientifico ma soltanto indicativo non essendo realizzato a campione, è stato quello di capire quale possa essere il principale rischio legato alla diffusione della mafia in Italia.

Un sondaggio sulla mafia in Italia

Il motivo di fondo del sondaggio di Money.it non è stato casuale. La mafia e la ndrangheta, a differenza della camorra, da tempo sembrerebbero aver mutato la propria strategia: niente più guerre tra famiglie e clan, meglio una sostanziale pax per potersi concentrare maggiormente sugli affari.

Una mafia dei “colletti bianchi” più che delle lupare, in qualche modo molto diversa da quella stragista o delle sanguinose faide del passato; questo non vuol dire però che sia una criminalità meno pericolosa e nociva per il Paese.

In Italia infatti le infiltrazioni malavitose ormai sono capaci di influenzare la vita politica e amministrativa, accaparrandosi appalti e fondi pubblici riuscendo anche a “lottizzare” i vari posti di lavoro.

In più ci sono le attività più classiche della criminalità organizzata: dal racket al traffico della droga e delle armi, fino allo sfruttamento della prostituzione e dell’immigrazione. Negli ultimi anni poi sono in forte aumento i reati ambientali legati alle cosiddette ecomafie. In questo scenario, la mafia appare essere una autentica zavorra che grava sulle spalle dell’Italia impedendone un pieno sviluppo.

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