Programma scuola del Governo Draghi: dal calendario ai vaccini, cosa aspettarsi

Antonio Cosenza

9 Febbraio 2021 - 16:53

Governo Draghi, emergono i primi dettagli sul programma per la scuola: possibile revisione del calendario scolastico, priorità agli insegnanti nella campagna vaccinazione.

Programma scuola del Governo Draghi: dal calendario ai vaccini, cosa aspettarsi

In queste ore si va definendo il programma Draghi sulla scuola, almeno in un’ottica di breve periodo. Sono diverse, infatti, le indiscrezioni riguardanti la scuola che emergono dal secondo giro di consultazioni, a conferma che nel programma di Mario Draghi ci sarà un ampio spazio dedicato all’istruzione.

Già vi abbiamo parlato dell’intenzione di Mario Draghi di prolungare la fine dell’anno scolastico per le scuole superiori, così da avere più tempo per le lezioni in presenza. Ma non è solo questa la priorità di quello che sarà il prossimo Presidente del Consiglio: durante le consultazioni, infatti, sembra si sia parlato anche dell’esame di Maturità, come pure del problema delle supplenze.

E si è parlato anche di vaccini, con Mario Draghi che sembra avere le idee chiare rispetto a chi dovrà avere la precedenza. In attesa di capire chi sarà il quarto Ministro dell’Istruzione di questa legislatura (quasi impossibile la conferma della Azzolina) ecco quali saranno le sfide che questo dovrà affrontare.

Ultimo giorno di scuola ritardato

Partiamo dalla notizia che sta destando maggiori polemiche in queste ore: la possibilità che per le scuole superiori ci possa essere una revisione del calendario scolastico, con l’ultimo giorno di lezioni spostato alla fine di giugno.

Questo in quanto “le scuole italiane sono rimaste chiuse per più giorni rispetto al resto d’Europa” e per questo motivo si potrebbe pensare di spostare di qualche settimana l’ultimo giorno di scuola e - di conseguenza - anche l’esame di Maturità. Il tutto per avere più tempo per le lezioni in classe; idea che però non piace agli insegnanti, i quali ci tengono a precisare che per loro la didattica a distanza non è stata “vacanza”, in quanto il lavoro è stato continuo e semmai persino più impegnativo.

Bisogna riconoscere, però, i disagi provocati dai continui “stop and go”, dalle quarantene di insegnanti e studenti, come pure dalla riduzione della durata delle ore di lezione.

E non è tutto: causa pandemia, infatti, per gli studenti dovrà esserci un recupero tanto formativo quanto psicologico. Per questo motivo si sta riparlando del progetto riguardante l’assunzione di psicologi nelle scuole, per il quale ogni scuola ha già a disposizione 4.800 euro.

Esame di Stato: la Maturità non sarà semplificata

Idee chiare anche per l’esame di Maturità. Covid permettendo, quindi qualora non dovesse essere necessaria una nuova chiusura delle scuole, il nuovo Governo sembra propenso ad una Maturità completa, quindi compresa di scritti a differenza di com’è stato l’anno scorso (progetto che la Azzolina avrebbe voluto confermare anche per il 2021).

Almeno uno scritto - quello di italiano - ci sarà, per il resto se ne discuterà. Ma una cosa sembra certa: Mario Draghi potrebbe anche disporre un recupero delle Prove Invalsi, accantonate dalla precedente amministrazione.

Le assunzioni di docenti

Altro problema della scuola italiana è quello dell’alto numero di cattedre vacanti. Per la ripartenza serviranno circa 120 mila insegnanti ed è per questo che il Governo Draghi dovrà partire immediatamente con il piano di reclutamenti.

I concorsi scuola sono già in programma, 32 mila le assunzioni programmate. Ma con il cambio di Governo si proverà nuovamente a proporre il piano di stabilizzazione alternativo ai concorsi pensato dai sindacati, il quale prevede un percorso di formazione con un giudizio in corso di insegnamento.

La scuola e il rapporto con le Regioni

Servirà anche avere un rapporto più collaborativo con le Regioni. Come abbiamo visto in questi mesi, infatti, sono le Regioni ad avere l’ultima parola in merito ad aperture e chiusure delle scuole ed è per questo che bisognerà essere chiari e capire cosa non ha funzionato in questi mesi.

Ad esempio, bisognerà chiarire se effettivamente le scuole sono sicure o meno, aspetto che fino ad oggi è stato sottovalutato dallo stesso Comitato Tecnico Scientifico.

Vaccini: priorità agli insegnanti

Uno dei temi sui quali si è tanto dibattuto in queste settimane è quello delle vaccinazioni. Riguardo al piano vaccinale Draghi ha dimostrato di non aver alcun dubbio durante le consultazioni: insegnanti e personale scolastico dovranno avere la priorità. Inoltre, si riflette sull’implementazione dell’utilizzo dei tamponi rapidi tra gli studenti.

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