La più grande struttura al mondo è in costruzione, il costo è incredibile

Luna Luciano

2 Marzo 2024 - 10:00

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The Line, la città verticale lunga 170 chilometri nel deserto dell’Arabia Saudita è in costruzione. Il costo è incredibile. Ecco quanto costerà la realizzazione del progetto,

La più grande struttura al mondo è in costruzione, il costo è incredibile

Chi credeva che fosse un’utopia si dovrà ricredere: la città più lunga al mondo è in fase di costruzione. I lavori per la realizzazione della città nel nord ovest dell’Arabia Saudita, The Line, procedono spediti e lo provano le immagini che giungono dall’area.

La città, una volta realizzata, dovrebbe ospitare ben 9 milioni di persone. La penisola arabica, nota per i suoi progetti ambiziosi e opulenti, come il Burj Khalifa di Dubai, che è attualmente l’edificio più alto del mondo con un’altezza di quasi 830 metri, o le isole artificiali come The World o Palm Deira, ora vanta un nuovo piano.

La città The Line non solo è un progetto avanguardistico, ma un piano per un nuovo concetto di comunità, perfettamente inserito in un sostrato urbano nel pieno rispetto dell’ambiente o quasi.

Ma quanto costerà un progetto simile? Ecco tutto quello che c’è da sapere sul progetto.

The Line, ecco quanto costa la struttura più grande al mondo

The Line non è solo una città ma un concetto: la “città del futuro”. Una città nella quale i cittadini potranno muoversi liberamente, respirando aria pulita e utilizzando unicamente energia rinnovabile.

Il progetto prevede la realizzazione di due grattacieli paralleli e intrecciati, ognuno dei quali sarà alto 500 metri e lungo 120 chilometri, la larghezza è data come 200 metri. Poiché i due grattacieli sono leggermente sfalsati l’uno dall’altro, si stima che la città dovrà estendersi in lunghezza per ben 170 chilometri. Per fornire un’idea vagamente concreta dell’imponenza della città, si può ricordare che la città nel deserto dell’Arabia Saudita coprirà la distanza tra Milano-Modena, che in auto si percorre in circa due ore.

Secondo il sito ufficiale, l’espansione finale, che dovrebbe avvenire entro il 2045, dovrebbe ospitare ben nove milioni di residenti. La costruzione sarà edificata su un’area di 34 chilometri quadrati, in modo da utilizzare meno terreno rispetto ad altre città di capacità simile, preservando il 95% del territorio, spiega Neom, la società di proprietà del principe ereditario saudita Mohammed bin Salman.

Ma il grande punto di forza della città è che le auto saranno bandite: i cittadini potranno spostarsi unicamente a piedi oppure con il treno ultra-veloce che dovrebbe essere costruito sottoterra. Inoltre, la città dovrà essere rifornita di energia nel modo più autonomo possibile, producendo zero emissioni.

Il progetto oltre a essere utopico e ambizioso e sicuramente costoso. Infatti, stando alle fonti, il costo del progetto di costruzione della città The Line è stimato tra i 200 e l’1 trilione di dollari.

The Line, città del futuro ecosostenibile?

The Line è stata presentata più volte come la “città del futuro”. Una città nella quale non esistono strade, automobili, emissioni CO2 o rifiuti.

Infatti, come hanno spiegato i progettisti, a differenza delle altre città tradizionali, The Line adopererà unicamente energia rinnovabile, dando priorità alla salute e al benessere dei cittadini, piuttosto che privilegiare trasporti e infrastrutture.

In questo modo, stando al progetto, sarà possibile consentire a un milione di residenti di incontrarsi ogni giorno nel raggio di cinque minuti a piedi e di viaggiare da un capo all’altro in soli 20 minuti, grazie al treno ultra-veloce sotterraneo.

Eppure nonostante sia presentata come una città ecosostenibile, alcuni ambientalisti hanno mosse alcune critiche alla “città del futuro”. Gli attivisti green, ad esempio, lamentano che la costruzione di quella città nel deserto, potrebbe avere ripercussioni negative sulle rotte migratorie di uccelli e altri animali. Ma non solo.

La costruzione di questa città potrebbe ledere anche i diritti di alcune popolazioni. Infatti, come riportato dal The Guardian, per la realizzazione di The Line sono stati espulsi ben 20.000 membri della tribù Howeitat che vivevano nell’area che oggi è diventata un cantiere a cielo aperto.

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