Pensioni, quanti soldi prende (in media) chi ha più di 65 anni in Italia

Simone Micocci

09/04/2024

09/04/2024 - 11:44

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Il passaggio dal mercato del lavoro alla pensione spesso comporta una riduzione del reddito percepito. Ecco quanto guadagnano, in media, i pensionati e le loro famiglie una volta compiuti i 65 anni.

Pensioni, quanti soldi prende (in media) chi ha più di 65 anni in Italia

Solitamente il passaggio dal mercato del lavoro alla pensione è traumatico visto che il reddito percepito si abbassa notevolmente, obbligando il pensionato a rivedere i propri piani di spesa.

A tal proposito, ci sono diversi indicatori che ci aiutano a rispondere alla domanda su quanto si guadagna in media con la pensione, considerando quindi chi ha più di 65 anni. Il più importante è sicuramente l’Osservatorio Inps sulle pensioni, il quale ci dice qual è l’importo medio dei trattamenti previdenziali erogati in favore di chi si trova nella suddetta fascia di età. Ma ce ne sono altri, come il Rapporto Istat sulle condizioni di vita e reddito delle famiglie nel quale viene indicato il reddito medio dei nuclei familiari dove il principale guadagno è percepito da persone sopra i 65 anni.

Un’analisi congiunta di questi due rapporti ci restituisce quindi una panoramica approfondita rispetto a come cambia il reddito delle famiglie al momento del pensionamento.

Quanto si prende di pensione tra i 65 e i 69 anni

L’ultimo rapporto Inps sulle pensioni, riferito all’anno 2024, ci dice che in totale, per la fascia di età compresa tra i 65 e i 69 anni, sono 937.873 i trattamenti previdenziali di vecchiaia erogati dalle gestioni per dipendenti privati, a fronte di un importo medio di 2.097,28 euro lordi.

L’importo medio si riduce nel caso dei pensionati appartenenti alla gestione per lavoratori autonomi o parasubordinati: su un totale di 573.604 trattamenti di vecchiaia, infatti, il guadagno medio è pari a 1.349,81 euro.

Questi dati prendono in considerazione tutte le pensioni erogate dall’Inps, ma concentriamoci solo su quelle liquidate lo scorso anno, per le quali si fa sempre più concreto il passaggio definitivo al sistema di calcolo contributivo (visto che la quota calcolata con il retributivo si riduce sempre più).

Nel dettaglio, tra i 65 e i 69 anni sono state 225.796 le pensioni di vecchiaia (in cui sono comprese anche quelle anticipate) a fronte di un importo medio effettivamente più basso rispetto alla generalità dei trattamenti vigenti: 1.581,23 euro, a dimostrazione che più si andrà avanti con gli anni e più le pensioni liquidate avranno un importo inferiore.

Persino peggiore il caso degli ex lavoratori autonomi: su un totale di 164.835 trattamenti di vecchiaia erogati, l’importo medio di pensione è persino inferiore ai 1.000 euro, 943,48 euro lordi per l’esattezza.

Un dato che fa riflettere in quanto conferma che con il passaggio al regime di calcolo contributivo quanto versato in carriera potrebbe non bastare per assicurarsi una pensione adeguata al costo della vita, ragion per cui è opportuno intervenire con largo anticipo per valutare quali sono gli strumenti utili ad aumentare l’assegno futuro.

Quanti soldi hanno le famiglie dei pensionati

Grazie al Rapporto Istat sulle condizioni di vita e reddito delle famiglie, lo stesso che ad esempio ci dice chi appartiene alla classe media in Italia, possiamo invece vedere qual è la condizione economica delle famiglie in cui il principale percettore di reddito è una persona sopra i 65 anni.

I dati, che in questo caso riferiscono al biennio 2021-2022 (quelli aggiornati al 2023 non sono ancora disponibili) ci dicono che nel caso in cui il principale percettore di reddito abbia più di 65 anni, e quindi si presuppone sia titolare di una pensione (per quanto non è detto sia sempre così in quanto nell’indagine rientrano anche coloro che ad esempio continuano a lavorare dopo i 65 anni), il reddito medio è pari a 29.136 euro l’anno, di cui:

  • 30.821 euro al Nord Ovest;
  • 30.177 euro al Nord Est;
  • 32.210 euro al Centro;
  • 25.233 euro al Sud e alle Isole.

A far riflettere è la differenza rispetto al reddito medio delle famiglie dove il principale percettore ha un’età compresa tra i 55 e i 64 anni, quindi appena prima del pensionamento: 40.012 euro, a conferma che con l’uscita dal mercato del lavoro il reddito subisce un brusco taglio.

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