Pensione anticipata a 65 anni, nel 2023 senza riforma che possibilità?

Lorenzo Rubini

20 Ottobre 2022 - 18:30

Per chi compie i 65 anni il prossimo anno quali sono le possibilità di poter accedere ad una pensione anticipata?

 Pensione anticipata a 65 anni, nel 2023 senza riforma che possibilità?

Con la scadenza di diverse misure il 31 dicembre 2022, il pensionamento anticipato diventa molto difficile il prossimo anno per chi non riesce a centrare i requisiti richiesti dalla pensione anticipata ordinaria (42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e un anno in meno per le donne). M;a vediamo quali escamotage possono essere adottati per guadagnarsi la quiescenza nel 2023.

Rispondiamo ad un lettore di Money.it che ci scrive:

Compio 65 anni il 23 gennaio 2023 e per il 31 dicembre 2022 avrò maturato 37 anni e 9 mesi di contributi. Troppo pochi per poter accedere alla quota 102. La cosa mi lascia supporre di non avere nessuna speranza di anticipare la pensione prima dei 67 anni ma prima di gettare definitivamente la spugna ho pensato di consultarvi visto che leggo che trovate sempre una soluzione a tutto. Ci sono delle possibilità per me?

Pensione con quota 102: come funziona, requisiti e perché una proroga sarebbe inutile

Pensione a 65 nel 2023

Premettiamo subito che la Legge di Bilancio potrebbe contenere qualche novità che le potrebbe permettere il pensionamento anche con i requisiti in suo possesso. Non sapendo quello che sarò inserito in manovra il nostro consiglio parte dal presupposto di prendere in considerazione la normativa attuale.

Ovviamente con la scadenza della quota 102 non avrà possibilità di pensionarsi il prossimo anno e l’alternativa, per lei sarebbe quella di attendere il compimento dei 67 anni. Se la quota 102, però venisse prorogata potrebbe cogliere il pensionamento non appena raggiunge i 38 anni di contributi versati. Ma se questo non avvenisse? Il nostro consiglio, al momento è quello di attendere, perché con una eventuale proroga il pensionamento sarebbe a costo zero. Se poi non dovesse esserci avrebbe tutto il tempo di agire anche nel 2023 riuscendo, in ogni caso a pensionarsi se ce ne fossero i presupposti.

Le mancherebbero, per riuscire a cogliere il pensionamento con la quota 102, circa 4 mesi di contributi. Se riuscisse a trovare, nel corso della sua carriera 4 mesi che sia possibile riscattare, chiedendo il riscatto anche nel 2023, questi periodi, indipendentemente da quando se ne paga l’onere, si collocherebbero temporalmente quando avrebbero dovuto essere originariamente versati, E le permetterebbero di soddisfare il requisito dei 38 anni di contributi entro il 31 dicembre 2022. Anche, per dire, il riconoscimento del periodo di servizio di leva sarebbe sufficiente. E il riscatto di parte del periodo di studio che ha portato al conseguimento della Laurea. O un periodo per cui c’è stata omissione contributiva. O, ancora, un periodo che si colloca tra un contratto a tempo determinato e l’altro (ma solo dopo il 1996).

Se la quota 102, quindi, non dovesse essere prorogata, le consiglio di rivolgersi al suo patronato di fiducia per indagare tutto il suo periodo lavorativo alla ricerca di qualsiasi periodo riscattabile che le permetta di recuperare questi 4 mesi di contributi mancanti che le permettano il pensionamento già il prossimo anno, senza dover attendere il compimento dei 67 anni.

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