Cos’è il missile Onyx con cui la Russia minaccia l’Aia

Giorgia Bonamoneta

20 Marzo 2023 - 22:52

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Medvedev ha minacciato la Corte penale internazionale con un missile ipersonico (Onyx) per il mandato di arresto contro Putin. Ecco cosa ha detto e quali sono le conseguenze.

Cos’è il missile Onyx con cui la Russia minaccia l’Aia

La Corte penale internazionale ha emesso un mandato d’arresto per il leader russo Vladimir Putin e questo a sua volta ha risposto con un indagine contro il procuratore della Corte Karim Khan che ha emesso il mandato. Sullo sfondo del botta e risposta è tornato a minacciare l’inizio di un conflitto mondiale Dmitry Medvedev, l’ex presidente della Russia.

Medvedev, invece delle più banali dichiarazioni rivolte alla stampa, ha deciso di rispondere con una minaccia all’Aia. Questa infatti è rivolta direttamente contro la Corte penale internazionale. L’ex presidente russo ha lanciato su Telegram una minaccia dai toni bizzarri e preoccupanti.

Il protagonista della minaccia però non è il braccio destro di Putin, ma il missile Onyx citato dallo stesso Medvedev come arma intimidatoria.

Il mandato contro Putin scalda Medvedev: la minaccia contro l’Occidente

La Corte penale internazionale ha emesso alcuni giorni fa un mandato d’arresto per Vladimir Putin, accusato di crimini di guerra nei confronti dell’Ucraina per aver deportato dei bambini in Russia. Si tratterebbe, secondo i dati forniti alla Corte, di almeno 6.000 minori di età compresa tra i 4 mesi e i 17 anni. La condanna aumenta la tensione internazionale e il rischio, ormai sempre più discusso, di una guerra ampia.

Sono proprio le parole dell’ex presidente russo Medvedev a richiamare tale possibilità. La minaccia è arrivata tramite un post su Telegram, nel quale il politico ha scritto un messaggio confuso:

Signori, tutti camminano sotto Dio e missili. È del tutto possibile immaginare l’uso mirato di un missile Onyx ipersonico da una nave russa del Mare del Nord al tribunale dell’Aia. E aggiungo che il tribunale è solo una miserabile organizzazione internazionale e non il popolo di un Paese della NATO. Pertanto, non inizieranno una guerra. Avranno paura. E nessuno se ne pentirà. Quindi, cittadini del giudice, guardate attentamente il cielo.

In questo messaggio però si evince l’intenzione, almeno da parte di Dmitry Medvedev, di spaventare e minacciare un’escalation militare e quindi di minaccia allo scontro con l’utilizzo di un missile ipersonico, tale Onyx.

Che cos’è il missile Onyx e quali sono le sue caratteristiche?

Il missile citato da Medvedev è il cosiddetto missile Onyx, ovvero il P-800 Onix noto anche come 3M55 Oniks o come Yakhont. Nello specifico si tratta di un missile da crociera supersonico anti-nave ed è stato sviluppato dall’NPO Mashinostroyeniya a partire dal 1982 per conto della marina sovietica e commissionato alla Marina russa nel 2002.

A oggi è uno dei missili più comuni della Marina militare russa e affianca i già noti missili ipersonici Zircon. Si tratta di missili in grado di colpire gli obiettivi anche a terra e degli esempi di utilizzo sono quelli utilizzati contro gli obiettivi dell’Isis. I maggiori utilizzatori dei missili Onyx, dopo la Russia che ne possiede un numero imprecisato, sono Siria (72 missili), Vietnam (40 missili), Hezbollah (12 missile) e infine Indonesia (numero imprecisato).

Indagine contro indagine: la Russia apre un’indagine contro la Corte penale internazionale

In risposta al mandato di arresto di Putin, oltre alla scomposta minaccia di Medvedev, è giunta anche la notizia dell’apertura di un’indagine penale contro il procuratore della Corte penale internazionale Karim Khan e diversi giudici della Cpi.

Le agenzie di stampa russe hanno riportato le dichiarazioni del Comitato investigativo russo, che accusa la Corte di aver emesso un mandato di arresta per una persona notoriamente non colpevole. Si legge infatti che le azioni intraprese dai giudici della Corte penale internazionale contengono “segni di crimini come un atto consapevolmente illegale di custodia cautelare”. Nel testo inoltre si fa riferimento a presunti “preparativi per un attacco a un rappresentante di uno Stato straniero” che ha diritto alla protezione internazionale. Il motivo, secondo il Comitato, è di complicare le relazioni internazionali. In altre parole se scoppia una guerra ampia la colpa è dell’Occidente che ha condannato Putin.

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