Tornano le mascherine con il boom di casi e ricoveri da Omicron 5: “Necessarie per evitare nuovo lockdown”

Stefano Rizzuti

7 Luglio 2022 - 12:00

Con l’aumento di casi, ricoveri e decessi dovuto all’alta circolazione di Omicron 5 c’è chi chiede di tornare a utilizzare le mascherine in alcuni contesti per evitare “un lockdown di fatto”.

Tornano le mascherine con il boom di casi e ricoveri da Omicron 5: “Necessarie per evitare nuovo lockdown”

Aumentano i contagi, i ricoveri ordinari Covid e l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva. Omicron 5 è ormai la sottovariante predominante in tutto il mondo e si torna a parlare di mascherine e lockdown. L’uso dei dispositivi di protezione individuale potrebbe tornare almeno in alcuni contesti, con l’obiettivo di evitare un lockdown di fatto dei servizi.

In Italia intanto i contagi continuano a salire con la variante Omicron e il picco, secondo gli esperti, è atteso intorno al 25 luglio, quando probabilmente si raggiungerà una cifra superiore ai 200mila casi al giorno, forse addirittura vicina ai 300mila. In ogni caso il governo non vuole reintrodurre restrizioni di alcun genere.

Nonostante questo si torna a parlare di mascherina e di chiedere di indossarla in alcuni contesti, come può essere quello dei maxi-eventi e dei concerti. La Fondazione Gimbe, diffondendo i nuovi dati settimanali, evidenzia come sia necessario utilizzare le mascherine per evitare un lockdown di fatto.

Aumentano casi, ricoveri e terapie intensive in Italia

Il monitoraggio della Fondazione Gimbe per il periodo compreso tra il 29 giugno e il 5 luglio evidenzia un netto aumento dei contagi: i nuovi casi sono cresciuti del 55%, con un trend negativo in tutte le regioni e le province italiane. A salire sono anche i ricoveri ordinari nei reparti Covid (+32,6%) e quelli in terapia intensiva (+36,3%), oltre che i decessi (+18,4%).

Nell’ultima settimana si sono registrati quasi 600mila contagi, contro i 384mila della settimana precedente. I decessi sono passati da 392 a 464 e crescono del 40% sia le persone attualmente positive che quelle in isolamento domiciliare a causa del Covid.

Omicron 5 è la variante predominante nel mondo

L’ultimo rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità fa emergere come la sottovariante BA.5, conosciuta come Omicron 5, sia quella prevalente in tutto il mondo. In generale le diverse sottovarianti di Omicron rappresentano il 92% dei casi di Covid a giugno, ma crescono soprattutto Omicron 4 e ancor di più 5.

Omicron 5 è presente in 83 paesi ed è salita al 52% dei casi, mentre per Omicron 4 siamo al 12% del totale. Scende al di sotto del 10% Omicron 2. Per ora, comunque, non c’è nessuna evidenzia che sia cambiata la gravità della malattia con Omicron 4 e 5, ma c’è stato un aumento dei casi e di ospedalizzazioni, terapie intensive e morti. Inoltre si affaccia anche la nuova sottovariante scoperta in India che preoccupa per la sua contagiosità.

Tornano le mascherine per evitare il lockdown?

In Italia, con l’aumento dei casi e dei ricoveri, l’invito della Fondazione Gimbe è quello di tornare a usare le mascherine. Oggi l’obbligo esiste ancora solamente sui mezzi di trasporto e nelle strutture sanitarie. Con l’alta circolazione del virus, sottolinea la fondazione, si rischia “un lockdown di fatto su vari servizi, inclusi quelli turistici”.

Anche l’Oms consiglia di tornare a utilizzare le mascherine nelle situazioni a rischio, chiedendo anche ai positivi di isolarsi e non andare in giro. Per quanto riguarda la mascherina, l’invito è quello di indossarla nei luoghi affollati e in quelli in cui c’è una scarsa ventilazione.

L’incognita maxi-eventi: serve la mascherina?

L’uso delle mascherine potrebbe tornare anche in altri contesti, come i maxi-eventi e i concerti. Difficile che si torni a un obbligo in questi casi, ma sicuramente la raccomandazione è sempre più forte. Giovanni Rezza, direttore generale Prevenzione del ministero della Salute, sottolinea che bisogna mantenere la massima prudenza in occasione di grandi aggregazioni. Un invito a indossare le mascherine che si accompagna a quello per farsi somministrare la seconda dose booster per i fragili e gli anziani.

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