L’inflazione in Eurozona corre ancora: è sfida aperta alla Bce

Violetta Silvestri

31/05/2022

Nuovo record per l’inflazione in Eurozona: i prezzi a livello annuale schizzano dell’8,1% nei Paesi a moneta unica. Si fa sempre più pressante la spinta alla Bce affinché intervenga.

L’inflazione in Eurozona corre ancora: è sfida aperta alla Bce

L’inflazione dell’Eurozona è balzata più velocemente del previsto a maggio, stabilendo un nuovo record per il blocco della moneta unica dell’8,1% e accumulando pressioni sulla Banca centrale europea per accelerare il ritiro della sua politica monetaria accomodante.

I prezzi sono aumentati notevolmente in tutta Europa nell’ultimo anno, inizialmente a causa dei problemi della catena di approvvigionamento dopo la pandemia, poi per la guerra della Russia in Ucraina.

L’inflazione complessiva è ora 4 volte l’obiettivo del 2% della Bce. I responsabili politici dell’Eurotower potrebbero essere più preoccupati dal rapido aumento dei prezzi sottostanti, che indicano che quello che una volta era stato visto un aumento transitorio dei prezzi, ora si sta radicando.

I prezzi in Eurozona schizzano: di quanto?

L’impennata della crescita dei prezzi della zona euro, dal 7,4% del mese precedente, è stata molto più alta di quanto previsto dagli economisti, che secondo un sondaggio Reuters si aspettavano il 7,7%.

L’aumento è stato trainato principalmente da un’accelerazione dei prezzi dell’energia, che sono aumentati del 39,2% a maggio, mentre anche quelli di cibo, alcol e tabacco sono cresciuti a un ritmo rapido del 7,5%.

L’indice principale, che esclude i prezzi più volatili dell’energia e dei generi alimentari, è salito al di sopra delle aspettative al 3,8%, dal 3,5% di aprile. I prezzi dei servizi sono aumentati del 3,5% e quelli dei beni industriali del 4,2%.

Sperando di domare l’inflazione, Christine Lagarde e il capo economista Philip Lane hanno già segnalato aumenti di 25 punti base del tasso di deposito della Bce a luglio e settembre.

Ma alcuni politici ed economisti dubitano che ciò sarà sufficiente, soprattutto perché l’inflazione di fondo non mostra segni di cedimento.

Il problema è che una volta che i prezzi elevati dell’energia si insinuano nell’economia, l’inflazione si allarga e si radica, fino a perpetuarsi attraverso una spirale prezzo-salario.

La riunione Bce del 9 giugno è molto attesa, considerando queste premesse.

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# Bce

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