Il deficit/Pil dell’Italia è il più alto dell’Ue al 7,4%

Violetta Silvestri

22/04/2024

22/04/2024 - 14:41

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L’Eurostat incorona l’Italia come peggior Paese tra i membri Ue per il deficit/Pil salito al 7,4% nell’arco del 2023.

Il deficit/Pil dell’Italia è il più alto dell’Ue al 7,4%

Da Eurostat sono arrivati i risultati definitivi su debito e disavanzo sul Pil dell’Italia del 2023: con un deficit al 7,4%, il nostro Paese ha guadagnato il primo posto tra i 27 membri Ue.

Il dato ha anche smentito le stime di Def 2023, Nadef di fine settembre e Def 2024, presentato pochi giorni fa: tutte le precedenti previsioni sono emerse, infatti, come più ottimistiche di quanto rilevato dall’ufficio di statistica europeo.

Italia, il defict 2023 è del 7,4%. Tutti i dati

Secondo l’ultima nota Eurostat sull’intero anno 2023, in Eurozona il rapporto deficit pubblico/PIL è sceso dal 3,7% nel 2022 al 3,6% nel 2023, e nell’UE è aumentato dal 3,4% al 3,5%. Nell’area dell’euro il rapporto debito pubblico/PIL è sceso dal 90,8% alla fine del 2022 all’88,6% alla fine del 2023, e nell’UE dall’83,4 % all’81,7%.

Il comunicato è stato reso noto lunedì 22 aprile, “sulla base dei dati riportati dagli Stati membri dell’UE nella prima notifica nel 2024, per l’applicazione del disavanzo eccessivo procedura (EDP)” come si legge sul sito ufficiale Eurostat.

Sul fronte deficit, l’ufficio di statistica ha evidenziato che l’anno scorso soltanto Nel 2023 Cipro e Danimarca (entrambi +3,1%), Irlanda (+1,7%) e Portogallo (+1,2%), hanno mostrato un disavanzo nei conti nazionali. I deficit più elevati sono stati registrati in Italia (-7,4%), Ungheria (-6,7%) e Romania (-6,6%). Undici Stati membri presentavano deficit superiori al 3% del Pil.

Per quanto riguarda il capitolo debito, i rapporti debito pubblico/PIL più bassi sono stati individuati in Estonia (19,6%), Bulgaria (23,1%), Lussemburgo (25,7%), Danimarca (29,3%), Svezia (31,2%) e Lituania (38,3 %). Tredici Stati membri avevano un rapporto debito pubblico superiore al 60% del Pil, con i più alti registrati in Grecia (161,9%), Italia (137,3%), Francia (110,6%), Spagna (107,7%) e Belgio (105,2%).

L’Italia, quindi, risulta ancora tra i peggiori performer in tema di ordine dei conti pubblici.

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