Gas, è allarme per autunno e inverno: serve un piano per ridurre i consumi

Giorgia Bonamoneta

18/07/2022

Allarme gas inverno. In vista delle stagioni più fredde, l’Italia deve fare i conti con la possibilità di non riempire le riserve. Secondo il presidente di Arera è tempo di un piano di emergenza.

Gas, è allarme per autunno e inverno: serve un piano per ridurre i consumi

Da diversi mesi è scoppiato l’allarme per il gas: tra l’autunno e l’inverno potrebbe essere necessario diminuire i consumi. In previsione dell’inverno, il presidente di Arera, ha avvertito sulla necessità di fare scorta e risparmiare, o a pagarne le conseguenze saranno famiglie e imprese.

Stefano Besseghini, presidente dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, ha dichiarato che sarà necessario promuovere, attraverso una campagna di informazione, il risparmio energetico.

L’Italia ha aumentato le forniture dall’Algeria e diversificato l’arrivo del gas metano, distaccandosi sempre di più dal rifornimento proveniente dalla Russia, ma gli eventi delle ultime settimane hanno reso ancora più necessario parlare di risparmio e di attenzione ai consumi. In particolare è la corsa alle scorte a preoccupare gli esperti, perché il tempo potrebbe non bastare per garantire il minimo necessario per il superamento dell’inverno senza limitazioni e disagi per la popolazione.

Besseghini spiega inoltre che non servono tifoserie e schieramenti in questo contesto, quanto invece è necessaria un’assunzione di responsabilità nelle decisioni e nel dialogo con l’italiani. E sul gas per l’autunno e l’inverno il presidente di Arera sconsiglia agli italiani di guardare al mercato libero.

Caos gas, è allarme per le riserve: autunno e inverno a rischio razionamento?

La situazione energetica in Italia continua a mutare. Mese dopo mese sono cambiate le necessità del Paese, che si è visto costretto ad affrontare la sempre maggior diminuzione della fornitura russa. La diversificazione dei rifornimenti ha permesso all’Italia di sganciarsi dal gas russo, ma non totalmente.

In merito alla situazione energetica si è espresso Stefano Besseghini, presidente dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. Secondo Besseghini, la situazione dell’energia è drammaticamente cambiata con l’aggressione della Russia all’Ucraina e l’autunno, così come il prossimo inverno, saranno i momenti più delicati da affrontare.

Più che rischio di razionamento si tratta di rischio aumento dei prezzi. Per quanto il Governo ha sostenuto e continuerà a sostenere - si presuppone anche in caso di dimissioni di Mario Draghi - i decreti bollette, questi non coprono tutte le famiglie o le imprese italiane. Per chi rimane fuori dai sostegni il prezzo del gas, e non solo, risulterà piuttosto salato.

Allarme gas: le soluzioni tra risparmio energetico e campagne informative

Come si risolve la crisi energetica? La risposta non è affatto semplice vista la complessa situazione internazionale e non sarà neanche possibile trovare una risposta in tempi brevi. Ma nel frattempo le famiglie e le imprese italiane devono prepararsi ad affrontare l’autunno e soprattutto l’inverno, stagioni fredde nel quale il consumo energetico sia di luce che di gas tende ad aumentare notevolmente. La situazione è quindi drammatica, soprattutto nel caso in cui l’Italia non riuscirà a fare scorta, cioè riempire le riserve necessarie per affrontare il freddo.

Besseghini auspica che in un momento simile si inizi a progettare un piano di emergenza che tenga conto delle necessità di tutti. E si auspica, inoltre, che il governo si attivi per informare tramite delle campagne apposite i cittadini su come risparmiare energia e su come ridurre il consumo. «Tutti possiamo contribuire», dice il presidente di Arera.

Ai cittadini lascia infine un consiglio, ovvero quello di non passare al mercato libero. Al momento, dice, non conviene perché si esce fuori dal mercato tutelato con le tariffe stabilite trimestralmente dalla stessa Arera. Secondo le ultime stime, sembra infatti che il passaggio ai servizi del mercato libero non si traduca in un vantaggio economico. E sulla possibilità e libertà di scegliere il mercato libero consiglia di attendere almeno gennaio 2023.

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