Falso in bilancio, cos’è e quali sono le pene

Caterina Gastaldi

1 Dicembre 2022 - 10:20

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Cos’è e quando avviene il falso in bilancio? Quando i documenti contabili vengono falsificati, si può incorrere in diverse pene, compresa la reclusione.

Falso in bilancio, cos’è e quali sono le pene

Imprese, ditte individuali, società di persone, e società di capitali sono tenuti per legge alla stesura di una serie di documenti contabili. Questi documenti servono a rappresentare in modo veritiero lo stato sia economico, sia patrimoniale, dell’impresa. In breve, quando si parla di falso in bilancio è perché questi documenti sono stati falsificati, magari inserendo fatti inesistenti, oppure omettendo informazioni necessarie.

Il falso in bilancio viene fatto con lo scopo di ottenere dei vantaggi, ed è un reato. Tra le diverse conseguenze di queste azioni, infatti, c’è anche il rischio di reclusione.

Questo articolo ha lo scopo di spiegare le basi del falso in bilancio, i rischi che si corrono a commetterlo, le diverse tipologie, e le pene previste.

Cos’è il falso in bilancio

Prima di tutto, il falso in bilancio è disciplinato dal diritto societario, e si può definire una “tecnica” contabile scorretta. Prevede la compilazione, errata oppure modificata, dei documenti che attestano il bilancio di un’azienda. Lo scopo è quello di dare un’immagine sbagliata della situazione economica e patrimoniale dell’impresa, nascondendo dei ricavi. Questo porta dei vantaggi agli amministratori dell’azienda.

A venire falsificato è quindi un documento detto “bilancio d’esercizio”, che ogni periodo amministrativo deve essere compilato con le seguenti informazioni:

  • lo stato patrimoniale dell’impresa;
  • lo stato economico dell’impresa nel periodo di riferimento;
  • la nota integrativa, che integra le eventuali informazioni necessarie riguardo la situazione patrimoniale e il conto economico;
  • il rendiconto finanziario, che riassume i flussi di cassa aziendali nel periodo in questione.

Siccome la falsificazione è di tipo contabile, a volte ci si riferisce a questo reato anche come “frode contabile”.

Tipologie di falso in bilancio

All’interno di un bilancio d’azienda possono essere falsificate o modificate tre tipologie di dati. Per questo motivo esistono tre tipologie di falso in bilancio:

  • falso in bilancio oggettivo: nei documenti sono presenti dei dati non veri, oppure mancano delle informazioni;
  • falso in bilancio valutativo: le valutazioni presenti nel bilancio sono errate e ritoccate. Per esempio, quando viene sottostimato il valore degli immobili;
  • falso in bilancio qualitativo: le voci del bilancio non vengono presentate in modo corretto. Per esempio, quando si vuole far passare l’utilizzo illecito di fondi, come lecito.

Falso in bilancio: alcuni esempi

Quali possono essere alcuni esempi di frode contabile? Per esempio, un doppio pagamento fatto a un fornitore, che verrà considerato complice nel caso la consegna pagata non fosse mai avvenuta.

Un’altra modalità simile è quella delle false fatture fatte per consulenze mai avvenute, per giustificare la mancanza di soldi.

In generale, comunque, qualunque sia la modalità, lo scopo di questa pratica è quello di portare un vantaggio, spesso di tipo economico, alle poche persone coinvolte, a scapito sia delle altre persone parte dell’azienda, sia del fisco.

Quali sono le pene per il falso in bilancio

Nel corso degli anni le pene per il reato di falso in bilancio sono spesso state modificate. Non solo, ci sono stati periodi in cui si è provato a depenalizzare la frode contabile. Tuttavia risulta sempre essere un reato di tipo penale, e quindi per cui è prevista la reclusione.

A seconda della situazione le conseguenze e il tempo di reclusione per questo reato sono diverse:

  • da 1 a 5 anni, quando sono gli amministratori o i dirigenti a presentare dati falsi, con l’intenzione di creare un vantaggio per loro stessi o terzi;
  • da 6 mesi a 3 anni, quando il falso in bilancio è considerato di “lieve entità”, valutata tenendo conto sia dell’azienda stessa, sia della situazione che ha permesso la nascita del falso in bilancio;
  • da 3 a 8 anni, quando l’impresa è quotata in borsa.

Il falso in bilancio va in prescrizione?

Come la maggior parte dei reati, anche il falso in bilancio (o frode contabile) può cadere in prescrizione. Questo avviene al trascorrere di una determinata quantità di anni. Ovvero, come previsto dall’articolo 157 del Codice Penale, il reato in questione cade in prescrizione allo scadere del sesto anno.

Nel caso di interruzione, il termine di prescrizione sale a 7 anni e 6 mesi. Questo termine viene calcolato a partire dal momento in cui è stato consumato il reato. Il che significa che bisognerà calcolarlo dal momento in cui il bilancio falsificato è stato reso noto a chi di dovere (come i soci). Infatti non esiste il reato di “tentato falso in bilancio”, e diventa punibile solo nel momento in cui viene comunicato.

Una volta scaduti i 7 anni e 6 mesi previsti per la prescrizione, tutte le persone coinvolte non sono più perseguibili.

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