Energia, il mercato libero slitta di un anno: più garanzie per le famiglie

Laura Pellegrini

22 Febbraio 2021 - 17:52

Il mercato tutelato resterà attivo ancora per un altro anno: questa è la decisione presa dalle commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera.

Energia, il mercato libero slitta di un anno: più garanzie per le famiglie

Si tratta del quarto slittamento nel corso degli ultimi tre anni: un altro emendamento al Decreto Milleproroghe ha rinviato di un anno il passaggio al mercato libero dell’energia per i clienti domestici.

Mentre per questi ultimi il termine è slittato dal 1° gennaio 2022 al 1° gennaio 2023, per le piccole imprese (con meno di 50 occupati e fatturato non superiore a 10 milioni di euro), invece, il mercato libero è stato avviato gradualmente dal 1° gennaio 2021.

Quali sono le novità per i clienti domestici? Come avverrà il passaggio e quali sono i vantaggi e gli svantaggi?

Mercato libero dell’energia: nuovo rinvio di un anno

Inizialmente era prevista per il 1° luglio 2020 la fine del mercato tutelato dell’energia, poi posticipata al 1° gennaio 2022. Ma a seguito di numerose proroghe - l’ultima approvata dalle commissioni Affari costituzionali e bilancio alla Camera - il termine è stato rinviato di un altro anno.

Ciò significa che l’obbligo - per i clienti domestici e le micro imprese - di sottoscrivere un nuovo contratto per fornitura di energia elettrica è slittato al 1° gennaio 2023.

Il passaggio, comunque, sarà obbligatorio e gratuito: gli utenti che non sceglieranno autonomamente un fornitore entro il 31 dicembre 2022, infatti, verranno assegnati in automatico sul Mercato di Salvaguardia. Ma conviene davvero il mercato libero rispetto a quello tutelato?

Energia, mercato libero VS mercato tutelato: quale conviene?

Il mercato tutelato prevede una serie di tariffe sull’energia elettrica controllate da ARERA, mentre con la liberalizzazione del mercato dell’energia le famiglie potrebbero avere convenienza e risparmiare trovando l’offerta giusta in base alle proprie esigenze.

Quale regime conviene davvero per i consumi domestici? Per rispondere a questa domanda occorre valutare l’utilizzo dell’energia elettrica e del gas che fa la propria famiglia.

I benefici che derivano dal passaggio al mercato libero sono diversi:

  • proprio la libera concorrenza dei fornitori permette ai cittadini di scegliere l’alternativa migliore sulla base delle loro esigenze di consumo, valutando tra i servizi di maggior qualità ai prezzi più competitivi;
  • si possono contrattare offerte ad hoc per energia elettrica e gas tramite un unico fornitore;
  • la correttezza è sempre garantita dai controlli dall’ARERA e dall’Antitrust;
  • esistono dei servizi aggiuntivi che permettono di personalizzare le offerte disponibili sul mercato.

Alla luce di ciò, il cliente domestico sembrerebbe avere più convenienza con il passaggio a un regime libero, ma esiste anche il pericolo di incorrere in truffe. A tal fine, quindi, l’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente ha ampliato gli strumenti a disposizione dei singoli utenti per difendersi dai raggiri.

Come effettuare il passaggio al mercato libero

Il passaggio al mercato libero, come detto, è gratuito e può avvenire anche prima della scadenza dei termini fissati dal Parlamento. Ciascuna famiglia può decidere in qualsiasi momento di passare a un fornitore presente nel mercato libero dell’energia, scegliendo l’alternativa più conveniente.

Una volta scelto il fornitore ideale, è necessario sottoscrivere il contratto di fornitura nel quale i contraenti fissano tutte le indicazioni necessarie per la fornitura. La disdetta del vecchio contratto, inoltre, sarà a carico del nuovo fornitore.

A distanza di un mese, infine, il cliente domestico riceverà la bolletta di conguaglio del vecchio fornitore e inizierà a fruire del nuovo servizio.

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