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Dollaro americano: tra incertezza e volatilità, quale sarà il prossimo mega-trend?

Redazione Finance

19 Ottobre 2023 - 11:41

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Il dollaro USA si trova in una fase di consolidamento, dovuta all’indecisione e alla volatilità dei mercati. Con i rendimenti dei Treasury in aumento, cosa è possibile aspettarci dal dollaro?

Dollaro americano: tra incertezza e volatilità, quale sarà il prossimo mega-trend?

L’incertezza riguardo al futuro economico-finanziario delle economie sviluppate, in particolare degli Stati Uniti, ha ulteriormente appesantito il clima sui mercati. Questi mostrano una notevole variabilità di fronte agli eventi, manifestando una certa lateralità-ribassista negli andamenti degli asset centrali nel sistema, come ad esempio il dollaro americano. Prima del recente forte apprezzamento rispetto al suo tipico paniere di valute, ben rappresentato dall’indice DXY, iniziato ad agosto 2023 e apparentemente interrotto a ottobre dello stesso anno, si era delineata una tendenza dei mercati opposta, decisamente negativa.

Molti operatori, specialmente quelli esposti ad asset denominati in dollari, si stanno quindi chiedendo quindi se il dollaro tornerà a seguire il trend di fondo ribassista avviato nel 2022, continuando a perdere valore e influenzando negativamente i rendimenti degli investitori stranieri, come nel caso dei Treasury o delle materie prime. Oppure, se confermerà l’inversione di rotta, proseguendo verso nuovi massimi e, perché no, raggiungendo una parità con il suo stretto vicino, l’euro.

In questo articolo, in collaborazione con gli esperti di XTB analizziamo quali sono le prospettive per il dollaro statunitense in questo contesto.
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Dollaro USA, un momento di forte indecisione

Mentre le borse americane sembrano scivolare verso il basso nella giornata del 18 ottobre, con il Nasdaq e l’S&P500 in decrescita rispetto ai massimi dell’anno, il comparto delle società energetiche e delle materie prime legate a quel settore spicca in vetta alla classifica. I rendimenti obbligazionari sono in aumento, toccando o superando i massimi record degli ultimi decenni, mentre i relativi prezzi sono in calo. I beni rifugio per eccellenza stanno registrando performance positive, con particolare riferimento all’oro che è riuscito a recuperare gran parte del terreno perduto da agosto 2023.

Parallelamente, il dollaro ha mantenuto un andamento coerente con il contesto macroeconomico. Con lo scoppio della guerra in Israele, il dollaro ha registrato un ultimo rialzo, quasi come se volesse completare quanto aveva iniziato ad agosto di quest’anno, per poi stabilizzarsi in prossimità dei massimi. Sul DXY, ci troviamo a quota 106, in ribasso rispetto ai massimi dell’anno, confermando la correlazione inversa con il mondo delle materie prime, sebbene inizialmente uno dei due asset non la stesse rispettando, probabilmente a causa della improvvisa e forte domanda di oro da parte di economie estere.

Nelle ultimissime sessioni, il dollaro sembra essersi leggermente apprezzato, sulle attese delle dichiarazioni degli esponenti della Federal Reserve, con l’alimentarsi delle aspettative di una conferma del nuovo motto adottato dal presidente Powell: «tassi alti più a lungo». Questo impatterebbe probabilmente in maniera positiva sui rendimenti dei Treasury.

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EUR/USD: verso la parità o verso nuovi massimi?

La strada verso la parità sembra essersi interrotta all’inizio di ottobre, dopo aver superato al ribasso il supporto di 1,05 per poi recuperare terreno. Questo recupero evidenzia una crescente domanda di EUR e l’inizio di una certa debolezza del USD. Sul grafico giornaliero, si può notare che la risalita è avvenuta in una zona considerata ipervenduta, che storicamente rappresenta una regione di reazione del mercato. È interessante notare che questa zona ha coinciso con lo scoppio del conflitto in Medio Oriente.

Un punto di estrema centralità per comprendere a pieno i futuri movimenti nel mercato FOREX sarà sicuramente la dichiarazione dei funzionari della Federal Reserve e la relativa modificazione delle aspettative sui tassi, che è possibile monitorare dal FedWatch Tool del CME.

EUR/USD, 1D EUR/USD, 1D Grafico a candele giornaliere di EUR/USD. Fonte: teletrader.com

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