Detrazioni figli a carico e non solo: quali bonus spariscono con l’assegno unico e chi ci rimette

Rosaria Imparato

19 Novembre 2021 - 12:36

Quali bonus spariscono con l’assegno unico, a parte le detrazioni dei figli a carico? Vediamo come cambia il sostegno economico alle famiglie e chi ci rimette.

Detrazioni figli a carico e non solo: quali bonus spariscono con l’assegno unico e chi ci rimette

Con l’approvazione del decreto sull’assegno unico cambia il panorama delle agevolazioni a sostegno economico della famiglia: spariscono, infatti, le detrazioni per i figli a carico. Ma non solo: ci sono molte misure oggi in vigore che verranno gradualmente ridotte o abolite.

Dagli ANF (assegni al nucleo familiare) al bonus bebè, passando per il bonus mamma domani e altri ancora, l’importo di tutte queste agevolazioni verrà diminuito in modo graduale, se non verranno definitivamente cancellati.

Facciamo quindi una panoramica di come cambia la struttura a sostegno delle famiglie, quali bonus spariscono e chi ci rimette con queste novità.

Detrazioni figli a carico e non solo: quali bonus spariscono con l’assegno unico

A partire da marzo 2022 le famiglie potranno contare sull’assegno unico universale: gli importi verranno graduati in base al proprio ISEE, partendo da un minimo di 50 euro per figlio minorenne. Sono previste maggiorazioni per il terzo figlio, in caso di disabilità e per le famiglie numerose.

Per avere maggiore chiarezza sugli importi, sulle maggiorazioni e anche sui requisiti per gli stranieri che potranno richiedere l’assegno si dovrà aspettare la pubblicazione del decreto, approvato dal Consiglio dei Ministri del 18 novembre 2021, in Gazzetta Ufficiale.

Non si sa ancora con certezza quali siano le risorse messe a disposizione per l’assegno unico, a parte per i 6/7 miliardi di euro stanziati dalla Legge di Bilancio 2022, perché alcune verranno recuperate dalle misure oggi in vigore e che poi saranno “gradualmente ridotte o abolite”.

I bonus che spariranno man mano sono i seguenti:

Rimane invece in vigore il bonus asilo nido.

Chi ci rimette con l’assegno unico?

L’assegno unico cambierà la vita di molti, ma non di tutti: alcune categorie di contribuenti infatti col nuovo metodo ci rimettono. Secondo alcune simulazioni dell’ISTAT, dell’INPS e dell’Associazione famiglie numerose, infatti, la riforma porterebbe anche degli svantaggi.

Secondo l’ISTAT con l’assegno unico alcune famiglie vedrebbero il proprio reddito incrementarsi del 68% per:

  • i lavoratori autonomi, che non percepiscono assegni familiari;
  • i nuclei familiari all’interno della no tax area, e che quindi non hanno abbastanza capienza IRPEF per beneficiare delle detrazioni.

Per il 2,4% dei nuclei familiari non cambierebbe nulla. Invece, a rimetterci con l’assegno unico sarebbero il 29,7% delle famiglie:

  • con a carico figli over 21, esclusi sia dall’assegno unico che dalle attuali detrazioni le famiglie numerose;
  • le coppie di fatto: oggi per gli assegni familiari possono calcolare solo il reddito del richiedente, mentre passando all’ISEE andrebbe considerato il reddito di entrambi i genitori;
  • i nuclei familiari con redditi e patrimoni elevati.

In totale, l’assegno unico riguarda oltre 7 miliardi di famiglie: circa la metà riceverà l’importo pieno dell’assegno universale, visto che il loro ISEE non supera i 15.000 euro annui.

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