Detrazioni 2024, in quali casi spettano se il figlio ha un reddito?

Nadia Pascale

25 Febbraio 2024 - 10:23

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Spettano le detrazioni fiscali per i figli se impegnati nel Servizio Civile Universale? Ecco i chiarimenti forniti dall’Agenzia delle Entrate. Ecco quali agevolazioni fiscali sono salve.

Detrazioni 2024, in quali casi spettano se il figlio ha un reddito?

Le detrazioni fiscali per le spese sostenute in favore dei figli spettano se questi hanno un reddito?

Se il figlio presta il Servizio Civile Universale può essere considerato ancora fiscalmente a carico? In caso contrario, le detrazioni 2024 sono perse? Queste le domande poste da un genitore all’Agenzia delle Entrate che ha risposto attraverso la rubrica FiscoOggi.

Ecco in quali casi spettano le detrazioni fiscali anche se il figlio ha un reddito superiore alla soglia per essere considerato fiscalmente a carico.

Il Servizio Civile Universale è un lavoro? Spettano le detrazioni 2024 ai genitori?

Per inquadrare il trattamento fiscale del Servizio Civile è necessaria una premessa. La prima domanda che molti si pongono è se l’instaurazione del rapporto tra ente e soggetto che presta il Servizio Civile Universale sia da inquadrare come rapporto di lavoro. La risposta è No. Nelle Faq presenti sul sito politichegiovanili.org si specifica che

L’attività svolta nell’ambito dei progetti di servizio civile non determina l’instaurazione di un rapporto di lavoro e non comporta la sospensione e la cancellazione dalle liste di collocamento o dalle liste di mobilità.

Il secondo “problema” riguarda il compenso. Lo stesso è di euro 507,30 mensili e l’importo annuale dell’assegno di servizio civile è di euro 6.087,60. Nel caso in cui il servizio civile sia svolto all’estero viene aggiunta un’indennità giornaliera che varia in base al Paese di destinazione.

Queste norme devono essere coordinate con le previsioni per i familiari fiscalmente a carico. Sono considerati fiscalmente a carico:

  • i familiari che maturano nell’arco dell’anno di imposta un reddito complessivo annuo non superiore a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili (ex art. 12 del TUIR);
  • il limite è elevato a 4.000 euro per i figli di età non superiore ai 24 anni (art. 1, co. 252 -253 Legge n. 205/17).

Si può notare quindi che in teoria, qualunque sia l’età del figlio, il reddito che deriva dal Servizio Civile Universale è maggiore rispetto al limite visto per non essere considerati familiari fiscalmente a carico.

Agenzia delle Entrate: ecco quando spettano le detrazioni fiscali se il figlio ha un reddito

Proprio il compenso che deriva dallo svolgimento del SCU rende necessaria la precisazione dell’Agenzia delle Entrate. Nella risposta fornita al contribuente specifica che

Dopo l’entrata in vigore del decreto legislativo n. 40/2017, che ha istituito il “Servizio civile universale”, gli assegni attribuiti agli operatori per tale servizio rientrano tra i redditi esenti da imposizioni tributarie e non sono imponibili ai fini previdenziali.

Ne consegue che i compensi erogati ai volontari non rilevano più nel calcolo del limite massimo di reddito complessivo, previsto dall’articolo 12 del Tuir, per essere considerati familiari a carico.

Per completezza viene specificato che nel caso in cui i redditi del volontario derivassero da altra tipologia di servizio civile (per esempio, un servizio civile regionale, che non è assimilabile al servizio civile universale) le somme incassate devono essere considerate redditi derivanti da collaborazioni coordinate e continuative e concorrono alla formazione del reddito complessivo.

Si ricorda che, sebbene i figli maggiorenni, fino al compimento del 21° anno di età, possano ususfruire dell’Assegno Unico e di conseguenza non siano previste le detrazioni per figli a carico, è possibile continuare a ottenere le detrazioni per le spese sostenute in favore dei figli. Ad esempio le spese universitarie, spese di affitto per studenti universitari, spese sanitarie.

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