Coronavirus Piemonte: contagi in aumento e sanità al collasso

Violetta Silvestri

27/04/2020

In Piemonte i contagiati da COVID-19 continuano ad aumentare e la regione è salita al secondo posto in Italia per numero di positivi. Qual è la situazione sul territorio? E soprattutto, come riorganizzare la sanità?

Coronavirus Piemonte: contagi in aumento e sanità al collasso

Il Piemonte si è scoperto vulnerabile dinanzi alla diffusione del coronavirus. Sul territorio i contagiati continuano ad aumentare, facendo passare la regione dal terzo al secondo posto, dopo la Lombardia e prima dell’Emilia Romagna per numero nazionale di casi positivi.

Con oltre 25.000 persone infettate sull’intero territorio regionale e circa 2.900 morti dopo aver contratto il virus, il governatore Cirio ha voluto dare un segnale di speranza, ripartendo dalla sanità.

Proprio il sistema sanitario piemontese, infatti, è stato messo sotto accusa a causa di carenze rilevate durante l’esplosione dell’epidemia. Altri errori non potranno essere commessi d’ora in avanti.

Per questo, la regione ha avviato una task force specifica per il riassetto ospedaliero e degli ambulatori. Intanto, ecco in quale situazione si trova il Piemonte nel pieno della crisi per il coronavirus.

Coronavirus Piemonte: ancora in aumento i contagi

Il bollettino di lunedì 27 aprile ha offerto un quadro ancora poco rassicurante per il Piemonte. I positivi sono aumentati di 306 persone rispetto al giorno precedente e i decessi sono stati 54 in più.

Stanno calando i ricoverati, ma lo scenario continua ad essere piuttosto triste per il Piemonte. Un dato tra tutti lo ha messo in evidenza: 356 abitanti ogni 100.000 sono contagiati, un rapporto nel quale è stata superata la Lombardia (342).

Inoltre, dall’inizio di aprile, l’indice dei positivi su 100 mila abitanti è salito dell’83% in Piemonte, mentre in Italia del 31,4%. Numeri ancora molto alti, quindi, per parlare di ripresa dall’emergenza.

Il governatore Alberto Cirio non è ancora uscito dal vortice di polemiche e scetticismo sulla gestione - con diverse falle - della’emergenza sanitaria.

Lo sa bene anche il presidente, che per questo ha deciso di mettere in moto una task force con il compito di: “capire dove il sistema sanitario necessita di maggiori interventi e da lì ripartiremo per costruire una reale medicina di territorio”.

Sanità del Piemonte sotto esame: come ripartire dal coronavirus

I sistemi sanitari di tutte le regioni sono gli osservati speciali in questo difficile periodo dell’epidemia. Soprattutto in Piemonte, dove la gestione dei malati di COVID-19 ha fatto emergere criticità rilevanti.

Le accuse al sistema sanitario e alla gestione coronavirus sono state diverse: collasso delle terapie intensive; poca lungimiranza nella politica dei tamponi; scarsi test per il personale medico; inconsistenza della rete sanitaria territoriale, quella che fa capo agli ambulatori e ai medici di base.

Proprio da qui occorre ripartire. La task force avviata da Cirio è guidata da dall’ex ministro della Salute Ferruccio Fazio. Il suo compito è di costruire una efficiente - e attualmente inesistente - rete sanitaria locale e territoriale. Evitando il sovraccarico delle strutture ospedaliere, come avvenuto per far fronte alla COVID-19.

Come ribadito dallo stesso governatore, infatti, “le ferite sono ancora aperte” per il Piemonte sul fronte coronavirus. Il timore di un’ondata di nuovi micro-focolai, preannunciati anche dall’OMS, non può restare senza risposta.

Mentre la regione deve ancora risolvere la prima epidemia, spera che la sanità locale sia pronta a interventi mirati nel prossimo futuro, specialmente contro il coronavirus.

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