Fondo perduto e finanziamenti agevolati per l’imprenditoria femminile: come funzionano gli incentivi

Rosaria Imparato

12 Febbraio 2022 - 13:36

Contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati per l’imprenditoria femminile: il decreto in GU spiega come funzionano gli incentivi sia per consolidare le imprese che per la nascita di start up.

Fondo perduto e finanziamenti agevolati per l’imprenditoria femminile: come funzionano gli incentivi

Il decreto del ministero dello Sviluppo Economico con gli incentivi per l’imprenditoria femminile è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Gli aiuti consistono in contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati, sovvenzionati con 400 milioni di euro previsti dal PNRR.

Con queste misure si punta a incentivare le donne a entrare nel mondo delle imprese. Il decreto, in particolare, finanzia:

  • il nuovo Fondo per l’imprenditoria femminile;
  • le misure già avviate come Nuove Imprese a Tasso zero, a supporto della creazione di piccole e medie imprese e auto imprenditoria, e Smart&Start, che supporta start-up e PMI innovative.

L’obiettivo è di sostenere almeno 2400 imprese femminili, agevolando la realizzazione di progetti imprenditoriali innovativi, supportando le startup femminili con attività di mentoring, assistenza tecnico-manageriale e misure per la conciliazione vita-lavoro, creare un clima culturale favorevole che valorizzi l’imprenditorialità femminile.

Per la domanda bisognerà attendere uno specifico provvedimento del Mise, ma è già noto che gli aiuti andranno chiesti sul sito di Invitalia.

Fondo perduto e finanziamenti agevolati per l’imprenditoria femminile: a chi spettano e requisiti

Gli incentivi promossi dal Mise hanno come obiettivo quello di sostenere le imprese femminili, intese come a prevalente partecipazione femminile e lavoratrici autonome, di qualsiasi dimensione, con sede legale e/o operativa in tutto il territorio nazionale, sia già costituite che start up. Con questi aiuti il Mite punta sia a far nascere nuove imprese che a consolidare quelle già esistenti.

I settori interessati dagli incentivi sono:

  • produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato e della trasformazione dei prodotti agricoli;
  • fornitura di servizi, in qualsiasi settore;
  • commercio e turismo.

Le iniziative devono, inoltre:

  • essere realizzate entro ventiquattro mesi dalla data di trasmissione del provvedimento di concessione delle agevolazioni;
  • prevedere spese ammissibili non superiori a 250.000 euro al netto d’IVA per i programmi di investimento che prevedono la costituzione e l’avvio di una nuova impresa femminile, e non superiori a 400.000 euro al netto d’IVA per i programmi di investimento volti allo sviluppo e al consolidamento di imprese femminili.

Possono fare domanda per gli incentivi:

  • le imprese femminili costituite da meno di dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione;
  • le lavoratrici autonome in possesso della partita IVA aperta da meno di dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione.

Le persone fisiche che intendono costituire una nuova impresa femminile possono richiedere solo gli incentivi relativi alla nascita e allo sviluppo di start up.

Fondo perduto e finanziamenti agevolati per l’imprenditoria femminile: come funzionano gli incentivi

Gli incentivi messi a disposizione dal Mise consistono in contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati, anche in forma combinata tra loro. Il finanziamento dura massima 8 anni, è a tasso zero e non è assistito da forme di garanzia.

La forma e la misura delle agevolazioni sono articolate in funzione delle linee di azione e dell’ammontare delle spese ammissibili previste nei programmi di investimento.

In particolare, per gli incentivi per la nascita e lo sviluppo delle imprese femminili, le agevolazioni assumono la sola forma del contributo a fondo perduto per un importo massimo pari a:

  • 80% delle spese ammissibili e comunque fino a euro 50.000,00, per i programmi di investimento che prevedono spese ammissibili non superiori a euro 100.000,00;
  • 50% delle spese ammissibili, per i programmi di investimento che prevedono spese ammissibili superiori a euro 100.000,00 e fino a euro 250.000,00;

Gli incentivi per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili si articolano sia come fondo perduto che come finanziamento agevolato:

  • per le imprese femminili costituite da non più di 36 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione, gli incentivi sono concessi fino a copertura dell’’80% delle spese ammissibili, in egual misura in forma di contributo a fondo perduto e in forma di finanziamento agevolato;
  • per le imprese femminili costituite da oltre 36 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione, gli aiuti sono erogati come al punto precedente per le spese di investimento, mentre le esigenze di capitale circolante costituenti spese ammissibili sono agevolate nella forma del contributo a fondo perduto.

Incentivi imprenditoria femminile 2022: quali sono le spese ammissibili?

Sono ammesse tra le spese agevolate i costi relativi a:

  • immobilizzazioni materiali e immateriali;
  • servizi cloud funzionali ai processi portanti della gestione aziendale;
  • personale dipendente ed esigenze di capitale circolante.

Tutte le condizioni e i limiti vengono stabiliti dal decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 1° febbraio 2022.

Inoltre, per le imprese beneficiarie sono previsti servizi di assistenza tecnico-gestionale, fino all’importo massimo di 5.000 euro per impresa fruibile in parte attraverso servizi erogati dal Soggetto gestore, in parte in forma di voucher per l’acquisto di servizi specialistici presso terzi.

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