Busta paga, a Natale regalo fino a 15 mila euro: ecco per chi

Ilena D’Errico

16 Novembre 2023 - 08:26

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La busta paga di questi lavoratori potrà contenere fino a 15 mila euro in più per il mese di dicembre. Ecco a chi spetta questo regalo di Natale e di cosa si tratta.

Busta paga, a Natale regalo fino a 15 mila euro: ecco per chi

L’arrivo di Natale porterà ad alcuni lavoratori un regalo fino a 15 mila euro, anche se la festività è solo una curiosa coincidenza. Le motivazioni di questo “bonus”, infatti, sono da ricercare nel rinnovo contrattuale nel pubblico impiego i cui primi effetti si faranno a sentire proprio a dicembre.

Alcuni dirigenti pubblici potranno così ricevere insieme all’aumento di stipendio anche le somme arretrate, arrivando a un importo tra 12 mila e 15 mila euro in più a dicembre. Un regalo di Natale permesso dal rinnovo definitivo dei dirigenti di Ministeri, agenzie fiscali ed enti nazionali, arrivato soltanto dopo lunghe trattative tra Aran e rappresentanze sindacali.

Restano, tuttavia, ancora alcune aree contrattuali in attesa del rinnovo dei contratti collettivi nazionali, dal quale dipende la definizione degli stipendi delle corrispondenti fasce di lavoratori pubblici.

Chi si deve aspettare un regalo di Natale in busta paga

Come anticipato, a beneficiare di questo sostanzioso regalo di Natale saranno i dirigenti pubblici e in particolare di ministeri, agenzie fiscali ed enti nazionali. Sono esclusi dalla lista i dirigenti scolastici, in attesa del proprio rinnovo contrattuale, così come pure i dirigenti medici e sanitari. Ovviamente, non riceveranno gli aumenti citati nemmeno i dirigenti del comparto delle funzioni locali, che dipendono da proprio Ccnl.

Il rinnovo riguarda così circa 6.200 dirigenti e professionisti impiegati in agenzie fiscali, ministeri ed enti pubblici, che potranno beneficiare già a dicembre dell’aumento di stipendio e del riconoscimento degli arretrati, per un massimo di 15 mila euro per l’inquadramento gerarchico più elevato.

Aumenti di stipendio per i dirigenti pubblici

A poca distanza dalle festività natalizie, i dirigenti pubblici potranno trovare una piacevole sorpresa in busta paga, ma non a tutti spetta la stessa somma. In particolare, ai dirigenti di prima fascia spetta un aumento salariale di 334 euro al mese, mentre per i dirigenti di seconda fascia è previsto un incremento di 192 euro mensili.

In ogni caso, i dirigenti riceveranno insieme allo stipendio maggiorato anche gli arretrati, in media pari a 10.500 euro. Insieme all’anticipo sulla tornata contrattale successiva – tra 1.500 e 2.000 euro in base alla collocazione gerarchica – e alla tredicesima, la retribuzione natalizia dei dirigenti ammonta a 12 mila euro per i dirigenti di seconda fascia e 15.000 per quelli di prima.

Buona parte di questa cifra è composta dal bonus una tantum rappresentato dal riconoscimento degli arretrati sugli aumenti salariali. Non c’è, quindi una particolare generosità nel rinnovo contrattuale – che comunque prevede incrementi – ma più che altro un accumularsi delle somme a causa del ritardo nelle trattative.

La differenziazione della retribuzione di risultato

Un’altra importante novità prevista dal rinnovo contrattuale è la differenziazione della retribuzione di risultato, un vero e proprio superpremio per chi ottiene le valutazioni migliori. Si tratta di un riconoscimento economico che dipende dal sistema di valutazioni adottato dall’amministrazione, ma anche dalla collocazione gerarchica e dal settore d’impiego.

Una sorta di premio all’eccellenza che raggiunge vette altissime per le agenzie fiscali, per le quali rappresenta la parte più corposa della busta paga. In questo caso, infatti, le cifre arrivano fino a 16 mila euro per la seconda fascia e fino a 24 mila per la prima. Sono attese cifre considerevoli anche per gli altri dirigenti pubblici interessati dal rinnovo contrattuale, sempre in base alle valutazioni ricevute.

Tra gli elementi utili da tenere in considerazione per le valutazioni ci sono le responsabilità amministrative del dirigente, le funzioni dell’ufficio e la competenza sul Pnrr. I lavori più complessi, come quelli derivanti dal piano nazionale meritano infatti un riconoscimento anche in termini economici, con maggiorazioni fino al 30%.

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