Brigate di cittadinanza (e passamontagna): cosa ha detto Grillo e perché sta facendo discutere

Giorgia Bonamoneta

18 Giugno 2023 - 17:34

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Beppe Grillo, sul palco del M5S a Roma, ha tenuto per oltre 15 minuti un discorso alla platea. Tra le parole usate alcune non sono piaciute. Cosa ha detto sulle brigate di cittadinanza?

Brigate di cittadinanza (e passamontagna): cosa ha detto Grillo e perché sta facendo discutere

Unirsi per le opposizioni è fondamentale se vogliono sopravvivere, ma è difficile per alcune realtà abbracciare il Movimento 5 Stelle. Una delle “storture” è proprio Beppe Grillo. Sul palco del M5S a Roma Grillo ha usato parole indifendibili e senza scuse, scrivono diverse voci politiche, perché parole che inneggiano alla violenza.

È il linguaggio utilizzo, ovvero le parole senza doppi significati che lasciano interdetti in molti. Giuseppe Conte, che si era portato a casa un successo della piazza e un punto di incontro con la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein, ha alzato le mani in segno di resa. Difficile mettere una pezza alle parole e placare la polemica e infatti non ci è riuscito, neanche ribadendo come quello di Grillo non fosse altro che un paradosso: se vuoi pulire un parco devi farlo clandestinamente.

Non aiuta la pubblicazione, nella mattinata di domenica 18 giugno, di una foto sul profilo Facebook di Beppe Grillo che lo ritrae con un passamontagna e una finta divisa militare (dai colori verdi) con in mano un cartello che recita “Brigata di cittadinanza: reparto d’assalto”.

Cosa ha detto Beppe Grillo sulle brigate di cittadinanza: il discorso in piazza

Il discordo di Beppe Grillo sul palco del Movimento 5 Stelle è apparso fin da subito particolare. Questa la parola più adatta se si vuole descrivere quello strano mix di battute e politica che lo ha sempre contraddistinto. Non a caso ha aperto il discorso prendendo il giro il pubblico, definendoli degli anziani presi dal circolo di bocce del quartiere.

Dopo un lungo discorso che ha spaziato da temi come tecnologia e paradisi fiscali, Grillo si è rivolto al pubblico presente:

Siete i leader di voi stessi. Fate le brigate di cittadinanza, mascheratevi con il passamontagna e di nascosto andate a fare i lavoretti: mettete a posto i marciapiedi, le aiuole, i tombini. Senza dare nell’occhio, con il passamontagna, fate il lavoro e scappate. Reagite!

Grillo è da sempre un personaggio capace di attirare su di sé l’attenzione mediatica per le sue uscite nei discorsi pubblici. In questo caso non è stato da meno e le polemiche sono velocemente arrivate.

Le critiche alle parole di Grillo: ricostruire il contesto

Le polemiche alle parole di Beppe Grillo non sono mancate e hanno fatto fin da subito il giro dei media tradizionali e non. Questo perché il riferimento al “passamontagna” e alle “brigate” hanno acceso campanelli d’allarme, facendo parlare addirittura di delirio dal palco e di parole pericolose.

Il contesto nel quale sono state pronunciate le parole, in un discorso che nel suo complesso celava una forte critica alla passività dei cittadini, hanno la necessità di essere contestualizzate. Quando Beppe Grillo usa il termine “brigate di cittadinanza” lo fa per incitare le persone a impegnarsi nella cosa pubblica. Chiede ai cittadini di non girarsi dall’altra parte davanti a un marciapiede sporco, un tombino otturato o un’aiuola rovinata.

Anche il “passamontagna” sembra un riferimento a casi dove la persona attiva nel mantenimento della decenza urbana è stata multata. È il caso del pensionato in Lombardia che è stato multato per 800 euro dal Comune per aver chiuso una buca nella strada di fronte casa sua, dopo che per mesi aveva segnato il pericolo e nessuno era intervenuto.

Le parole utilizzate da Grillo hanno servito su un piatto d’argento la possibilità di essere aspramente criticate dagli esponenti del governo, vero antagonista della manifestazione del Movimento 5 Stelle.

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