Borsa di Milano oggi 14 febbraio: Ftse Mib positivo, frena l’inflazione Usa

Violetta Silvestri - Giacomo Andreoli

14/02/2023

14/02/2023 - 18:00

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Borsa di Milano oggi 14 febbraio: il Ftse Mib chiude in rialzo in una giornata di attesa nei mercati, con l’inflazione Usa in calo (ma meno delle attese) in focus.

Borsa di Milano oggi 14 febbraio: Ftse Mib positivo, frena l’inflazione Usa

Borsa di Milano oggi 14 febbraio: il Ftse Mib chiude con guadagni, superando i 27.438 punti di chiusura di ieri.

In Italia, le elezioni regionali di Lazio e Lombardia dominano ancora il dibattito politico, sebbene non ci siano state grandi sorprese con la vittoria dei due candidati di centrodestra e la tenuta dei partiti dell’attuale maggioranza di Governo.

Dopo le previsioni Ue che hanno scongiurato la recessione, oggi il dato preliminare sul Pil dell’Eurozona ha centrato le attese con un +1,9% annuale nel quarto trimestre. L’ultimo trimestre del 2022 è cresciuto dello 0,1% sui tre mesi precedenti. Gli investitori salutano positivamente il calo dell’inflazione negli Usa, un vero e proprio faro per le decisioni della Fed e per chiarire dove si dirigerà l’economia globale.

Lo spread è in calo sui 170 punti, con il Btp decennale che rende il 4,2%. Il Tesoro in mattinata lancia le riaperture dei Btp con scadenza 3, 7 e 5 anni per un collocamento da 8,5 miliardi di euro. Ieri, i rendimenti dei primi due titoli segnavano importanti massimi. Minimi da luglio per la scadenza a lungo termine.

Il Ftse Mib scambia in rialzo. Sul listino milanese i bancari sono misti, positivi invece quasi tutti i titoli energetici e industriali. In focus c’è Telecom, con un guadagno di mezzo punto percentuale, in attesa del cda per l’approvazione dei conti.

In Europa, il Dax tedesco e il Cac francese scambiano sopra la parità. Anche il Ftse 100 avanza.

Borsa di Milano oggi 14 febbraio aggiornamento ore 18.00: Ftse Mib chiude positiva

Il Ftse Mib guadagna lo 0,22% e chiude a 27.498,26. A Piazza Affari bene Leonardo (+0,80%), Saipem (+1,80%), Tenaris (+2,11%), Azimut (+0,83%) e Unicredit (+1,32%).

In coda, invece, Iveco (-2,37%), dopo i rialzi delle due precedenti sedute. Male anche Interpump (-0,58%) e Banco Bpm (-0,60%).

Aggiornamento ore 13.00: Ftse Mib in rialzo

Il Ftse Mib continua l’avanzata con un +0,44%. Il listino milanese è spinto da Unicredit +1,03%, Tenaris +1,80%, Saipem +1,87%, Pirelli & C +1,27%, Moncler +1,21%.

Bene anche gli energetici Enel +0,28 %, Eni +0,83%, Erg +0,36%. Iveco e Prysmian in rosso.

Aggiornamento ore 10.40: Ftse Mib resta positivo

Il Ftse Mib guadagna lo 0,52%. Sul listino milanese in focus ci sono Telecom, a +0,61% in attesa dei conti 2022, Saipem che recupera dal tonfo di ieri e avanza dell’1,83%. Indiscrezioni raccontano che le perdite della precedente seduta siano state spinte da disinvestimenti di banche che avevano preso parte all’acquisto di quote durante l’aumento di capitale.

In evidenza anche Leonardo, -0,45%, che starebbe rafforzando collaborazioni commerciali con la Grecia.

Guadagnano oltre l’1% Pirelli, UniCredit, Tenaris, Diasorin.

Asia mista, futures Usa in rosso

I mercati dell’Asia-Pacifico sono stati scambiati in modo misto, mentre il Giappone avrebbe annunciato la sua nomina di Kazuo Ueda come nuovo governatore della Banca del Giappone, secondo Reuters.

Dopo la notizia, il Nikkei 225 è salito dello 0,64% chiudendo a 27.602,77 e il Topix è salito dello 0,78%, mentre lo yen giapponese si è rafforzato a 131,90 contro il dollaro USA. Il rendimento del titolo di stato giapponese a 10 anni è rimasto al limite superiore dell’intervallo di tolleranza della banca centrale dello 0,5%.

L’indice Hang Seng ha cancellato i guadagni precedenti ed è sceso dello 0,04%, e anche l’indice Hang Seng Tech è diminuito dello 0,97%. Nella Cina continentale, lo Shanghai Composite ha chiuso a +0,28% e lo Shenzhen Component ha perso lo 0,15%.

I futures sulle azioni Usa scambiano in rosso. Le azioni stanno uscendo da una giornata vincente, con tutti e tre i principali indici che hanno chiuso la sessione di lunedì in rialzo di oltre l′1%. Ciò ha segnato una svolta rispetto alla scorsa settimana, quando il Nasdaq Composite e S&P 500 hanno mostrato le loro peggiori performance settimanali da dicembre.

Gli investitori si sono ampiamente posizionati in anticipo rispetto alla lettura dell’indice dei prezzi al consumo per gennaio che sarà svelata alle 14.30 italiane.

Gli economisti intervistati da Dow Jones prevedono che l’IPC sia aumentato dello 0,4% da dicembre e che l’indice sia salito del 6,2% rispetto all’anno precedente. L’IPC core, che esclude cibo ed energia, dovrebbe aumentare dello 0,3% rispetto al mese precedente e del 5,5% rispetto allo stesso mese di un anno fa.

“Tutti gli occhi sono puntati sul rapporto CPI di martedì per valutare la probabile rotta di volo del mercato per il saldo del primo trimestre e oltre”, ha affermato Greg Bassuk, CEO di AXS Investments.

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