Bonus commercianti, soldi finiti. Nuovo aumento contributi INPS in arrivo

Anna Maria D’Andrea

10/06/2020

Bonus commercianti, esauriti i fondi per l’indennizzo cessazione attività: a comunicarlo è il messaggio INPS n. 2347 del 5 giugno 2020. Per il rifinanziamento è in arrivo un nuovo aumento dei contributi previdenziali.

Bonus commercianti, soldi finiti. Nuovo aumento contributi INPS in arrivo

Bonus commercianti, soldi finiti: per l’indennizzo cessazione attività l’INPS dispone un periodo di sospensione.

A darne notizia è il messaggio n. 2347 del 5 giugno 2020, nel quale spicca la notizia di un imminente aumento dei contributi previdenziali. L’aliquota dei contributi per i commercianti è attualmente fissata al 24,09%, con un minimo di 3.850,52 euro.

Un gioco di contrappesi: l’IND-COM, prestazione economica riconosciuta ai commercianti che chiudono definitivamente l’attività, viene finanziato proprio da una parte dei contributi corrisposti all’apposita gestione INPS.

Contributi che però non bastano a finanziare tutte le richieste per il bonus commercianti: saranno sospese le domande presentate dopo il 30 novembre 2019.

Bonus commercianti, soldi finiti. Nuovo aumento contributi INPS in arrivo

Bisognerà attendere per conoscere il destino dei commercianti che hanno richiesto l’accesso al bonus per cessazione attività a dicembre dello scorso anno o nel 2020. Le domande verranno temporaneamente sospese, e la procedura IVS74 restituirà il messaggio:

“Domanda presentata successivamente al 30 novembre 2019. Non è possibile procedere al calcolo della prestazione in attesa della verifica della capienza degli stanziamenti”.

Quel che è certo è che l’INPS, con il messaggio del 5 giugno 2020, anticipa l’imminente aumento dell’aliquota dei contributi dovuti agli iscritti alla Gestione commercianti.

Sono infatti gli stessi titolari di partita IVA a finanziare il fondo che consente di accedere all’assegno di accompagnamento alla pensione, di importo pari a circa 510 euro, e che è stato introdotto come misura strutturale a partire dal 2018.

L’indennizzo per cessazione attività viene finanziato da sempre con una percentuale di contributi versati dai commercianti, pari allo 0,09%. In caso di esaurimento delle risorse disponibili, è previsto l’adeguamento dell’aliquota dei contributi INPS ai fini dell’erogazione della misura.

Un aumento dei contributi INPS per i commercianti è quindi dietro l’angolo, e secondo quanto comunicato dal messaggio INPS, sarà il Ministero del Lavoro di concerto con il MEF a prevedere la nuova aliquota, nella misura necessaria.

Bonus commercianti, domande INPS sospese: niente indennizzo nel 2020

Non saranno rigettate ma sospese le domande per le quali non c’è copertura finanziaria. Saranno liquidate solo quelle trasmesse entro il 30 novembre 2019.

Per quelle inviate dopo e nel 2020, il messaggio INPS del 5 giugno 2020 fornisce alcune indicazioni operative per i propri operatori.

In presenza dei requisiti richiesti le domande saranno acquisite e memorizzate. La fase di calcolo però sarà inibita e verrà visualizzato un messaggio che informa sull’esaurimento degli stanziamenti.

Le domande saranno quindi archiviate in un contatore predisposto dall’INPS, al fine di valutare le ulteriori risorse necessarie per il pagamento del bonus ai commercianti.

Bonus commercianti 513 euro al mese: a chi spetta? I requisiti

Seppur momentaneamente sospeso, vediamo a chi spetta il bonus commercianti.

Il bonus di 513 euro al mese, fruibile per i beneficiari fino al raggiungimento dei requisiti della pensione di vecchiaia, spetta alle persone impiegate nelle seguenti attività:

  • un’attività di commercio al minuto in qualità di titolari o coadiutori con sede fissa, anche abbinata all’attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande;
  • ambulanti su aree pubbliche;
  • attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande;
  • attività di agenti e rappresentanti di commercio.

Oltre ad appartenere a una delle seguenti attività, è richiesto il possesso dei seguenti requisiti:

  • 57 anni di età per le donne e 62 anni per gli uomini;
  • iscrizione alla gestione dei contributi per le attività commerciali da un minimo di 5 anni;
  • attività commerciale definitivamente cessata e comprovata da invio della comunicazione al Comune di afferenza;
  • l’attività deve risultare cessata nei 3 anni precedenti al pensionamento.

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