Bonus benzina 2024 è una bufala (ma i grandi giornali cadono nella trappola)

Simone Micocci

21/03/2024

22/03/2024 - 09:24

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Tutti ne parlano ma pochi sanno davvero come stanno le cose: il bonus benzina di 200 euro non esiste più.

Bonus benzina 2024 è una bufala (ma i grandi giornali cadono nella trappola)

Il bonus benzina di cui stanno parlando tanti giornali in queste ore non esiste.

Prosegue così la campagna di disinformazione fatta da alcune testate giornalistiche - anche importanti - che in queste settimane hanno prima annunciato un fantomatico bonus di 500 euro per i figli erogato dal Comune per poi proseguire con il bonus Pc da 300 euro e adesso con il bonus benzina 200 euro.

Tutti questi bonus hanno un elemento in comune: non esistono!

Ma concentriamoci sull’ultimo errore in ordine cronologico, il bonus benzina che perlomeno si differenzia dagli altri per non essere stato inventato di sana pianta. Fino allo scorso anno, infatti, i datori di lavoro potevano effettivamente riconoscere ai propri dipendenti un bonus del valore massimo di 200 euro l’anno a titolo di rimborso per l’acquisto di carburante (e così era stato anche l’anno prima) senza doverci pagare le tasse, tuttavia questa agevolazione non è stata confermata nel 2024.

Cos’è il bonus benzina 200 euro

È stato il decreto Trasparenza (D.lgs n. 5 del 2023) a confermare quanto era stato previsto per il 2022 riguardo al bonus benzina. Qui, nell’articolo 1, si legge infatti che il valore dei buoni benzina e di analoghi titoli per l’acquisto di carburanti ceduti dai datori di lavoro privati ai propri dipendenti non concorre alla formazione del reddito del lavoratore nel caso in cui risulti non superiore a 200 euro. L’importo eventualmente erogato è stato però comunque soggetto a versamenti contributivi (mentre nel 2022 era esente anche per questo aspetto).

Tuttavia, qui viene precisato che l’agevolazione vale solamente per il periodo d’imposta che va dall’1 gennaio al 31 dicembre 2023. Quindi, per confermarlo anche nel 2024 serviva un nuovo stanziamento di risorse che tuttavia non è arrivato. A differenza di quanto stiamo leggendo da più parti, infatti, non c’è stata alcuna conferma del bonus benzina in legge di Bilancio 2024.

Nei commi 16 e 17 dell’articolo 1 dell’ultima manovra, infatti, ci si limita a rivedere le regole sulla tassazione dei fringe benefit (nei quali non rientrano i buoni benzina) stabilendo che limitatamente al periodo di imposta 2024 non concorre a formare il reddito entro il limite di 1.000 euro il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti. A questi si aggiungono solamente le somme erogate per rimborsare i lavoratori del:

  • pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale;
  • delle spese per l’affitto della prima casa;
  • degli interessi del mutuo relativo alla prima casa.

Il limite può essere portato a 2.000 euro nel caso dei lavoratori con almeno un figlio a carico a patto che - come precisato nel comma 17 - il dipendente dichiari al datore di lavoro di avervi diritto, indicando il codice fiscale dei figli.

Nessuna menzione alla conferma del bonus benzina, come tra l’altro non se ne parla nella circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 5 del 7 marzo 2023, con la quale sono state riepilogate le novità in materia di reddito di lavoro dipendente.

Dunque, non è più previsto nel 2024, neppure per i redditi inferiori a 35 mila euro come invece c’è chi sostiene (requisito privo di ogni fondamento visto che non era richiesto neppure nel 2023).

L’unico bonus benzina del 2024 è la Carta dedicata a te

Diversamente, il governo ha confermato anche per il 2024 l’erogazione della Carta dedicata a te, una carta acquisti che così come è stato lo scorso anno dovrebbe servire anche per acquistare carburante.

Il contributo, di un valore di circa 460 euro, sarà accreditato alle famiglie con un Isee fino a 15 mila euro dando la precedenza ai nuclei con almeno 3 componenti di cui almeno un minore di 14 anni.

L’assegnazione sarà automatica, non sarà quindi necessario presentare alcuna domanda. Tuttavia bisogna ancora pazientare perché per manca il decreto attuativo del ministero dell’Agricoltura, senza il quale non si può procedere alla nuova fase di assegnazione della Carta Dedicata a te per il 2024.

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