Bonus 2.500 euro, come scoprire se spetta dalla Certificazione Unica

Simone Micocci

18 Marzo 2024 - 11:44

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Detrazioni familiari a carico, fino a 2.500 euro di rimborso Irpef in sede di dichiarazione dei redditi. Ecco come scoprire dalla Certificazione Unica 2024 se spetta o meno.

Bonus 2.500 euro, come scoprire se spetta dalla Certificazione Unica

Il datore di lavoro agisce come sostituto d’imposta in favore del dipendente, trattenendo dalla busta paga mensile l’Irpef dovuta calcolata utilizzando le aliquote previste in base agli scaglioni di riferimento, al netto delle detrazioni.

A tal proposito, le detrazioni considerate dal datore di lavoro sono due: quelle per i redditi da lavoro dipendente a cui si aggiungono quelle per coniuge, figli e altri familiari a carico.

Tuttavia, mentre nel primo caso il sostituto d’imposta non ha bisogno di particolari informazioni per applicare le detrazioni spettanti, nel secondo il dipendente ha l’obbligo di comunicare all’azienda i dati dei familiari a carico.

Per chi dimentica questo passaggio, quindi, le detrazioni in oggetto non vengono riconosciute mensilmente e chi non ha particolare dimestichezza nel comprendere la busta paga potrebbe non rendersene neppure conto.

E va detto che potrebbe trattarsi di un valore considerevole: 2.500 euro è la somma di quanto può spettare per coniuge, un figlio e un altro familiare a carico, ma l’importo varia a seconda delle circostanze (e può essere sia più basso che più alto).

A tal proposito, è importante sottolineare che se il “bonus” per familiari a carico non è stato percepito in busta paga c’è ancora possibilità per recuperarlo: in sede di dichiarazione dei redditi 2024, infatti, verranno recuperate le somme spettanti ma non riconosciute (riferite al periodo d’imposta 2023).

Vediamo dunque quanto spetta di bonus per i familiari a carico, nonché come fare per scoprire in pochi minuti se quanto spetta di diritto è stato già corrisposto in busta paga oppure se bisogna recuperarlo dalla dichiarazione dei redditi (ed eventualmente come fare).

Quanto spetta di detrazioni per i familiari a carico

Sono familiari a carico coloro che hanno un reddito complessivo che nell’anno d’imposta non supera i 2.840,51 euro. Il limite, per i soli figli under 24, è portato a 4.000 euro, ma ricordiamo che in ogni caso la detrazione spetta solamente per quelli che hanno compiuto 21 anni (e non percepiscono più l’Assegno unico).

Il valore massimo delle detrazioni per familiari a carico è pari a:

  • 800 euro per il coniuge;
  • 950 euro per i figli a carico tra i 21 e i 25 anni;
  • 750 euro per altri familiari, come ad esempio genitori, fratelli e sorelle.

2.500 euro totali, importo che può anche aumentare in presenza di più figli o ad esempio quando il lavoratore ha a carico entrambi i genitori.

È importante sottolineare però che i suddetti importi sono solamente il valore massimo che si può ottenere per ogni familiare. Esiste infatti una formula che riduce l’importo della detrazione spettante in base al reddito complessivo.

Ad esempio, nel caso del coniuge il valore è pari a:

  • 800 euro, di cui il valore viene diminuito del prodotto tra 110 euro e la differenza tra il reddito complessivo e i 15.000,00 euro;
  • se invece il reddito complessivo è compreso tra 15.000,00 euro e 40.000,00 euro l’importo della detrazione è di 690,00 euro;
  • infine, per i redditi compresi tra 40.000 euro e 80.000 euro, la detrazione è di 690 euro per la parte corrispondente al rapporto tra 80.000 euro - diminuiti del reddito complessivo - e di 40.000 euro.

Ma possono esserci anche delle maggiorazioni, come potete approfondire nel nostro articolo dedicato.

Come scoprire se le detrazioni per familiari a carico sono state applicate in busta paga

Come anticipato, è il dipendente a dover comunicare all’azienda (le modalità cambiano in base al posto di lavoro) che per quel periodo di imposta si vuole godere delle detrazioni per familiari a carico fornendo almeno il codice fiscale della persona e il rapporto di parentela.

Ad esempio, i dipendenti pubblici devono darne comunicazione tramite Noipa, mentre nel settore privato solitamente la comunicazione è più informale (attraverso un modulo predisposto dal datore di lavoro).

Senza comunicazione è probabile che le detrazioni non vengano applicate in busta paga, informazione che è facile recuperare dalla Certificazione Unica 2024 che proprio in questi giorni viene consegnata dal datore di lavoro.

Più precisamente è nel punto 362 di pagina 2, infatti, che sono indicate le detrazioni per familiari a carico applicate in busta paga.

Come non perdere le detrazioni per familiari a carico

Laddove l’importo dovesse essere pari a zero o comunque inferiore alle attese non dovete preoccuparvi perché in sede di dichiarazione dei redditi è possibile recuperare le detrazioni per familiari a carico non godute.

L’importante è indicare tutti i familiari interessati nell’apposito specchietto specificando il codice fiscale, il rapporto di parentela e le mensilità del 2023 in cui sono risultati a carico.

Sarà l’Agenzia delle Entrate a calcolare quanto spetta sottraendo quanto eventualmente già percepito in busta paga, disponendo così al rimborso che verrà effettuato in busta paga o direttamente su conto corrente del contribuente (a seconda che sia stato indicato o meno il sostituto d’imposta).

Ricordate comunque che l’importo spettante non può superare la capienza Irpef (punto 21 della Certificazione Unica). Se quindi dal calcolo delle detrazioni per familiari a carico dovessero spettare 2.500 euro ma la capienza Irpef è di appena 1.000 euro, sarà questo l’importo rimborsato.

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